23 December, 2024
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Sostenere l’occupazione attraverso l’inserimento lavorativo di disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati nell’ambito del settore socio-sanitario e contemporaneamente contribuire ad affrontare le difficoltà inerenti l’erogazione di servizi socio-sanitari riconducibili alla carenza di personale. Con questo obiettivo la Giunta, su proposta dell’assessora del Lavoro Desirè Manca, d’intesa con l’assessore della Sanità, ha disposto l’autorizzazione della spesa di 9 milioni di euro per l’anno 2024, e di 4 milioni e mezzo di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, per il finanziamento di interventi finalizzati all’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati, Operatori Socio Sanitari e infermieri, da attivarsi presso le Aziende del Servizio Sanitario Regionale, relativamente a progetti di integrazione socio-sanitaria e di supporto ai servizi di assistenza e cura all’interno dei presidi ospedalieri.
«L’obiettivo di questa misuraspiega l’assessora del Lavoroè quello di offrire un contratto a tempo determinato, della durata di otto mesi, ai disoccupati e alle disoccupate con qualifiche in ambito sanitario e al contempo di assicurare il potenziamento delle dotazioni organiche di tutte le Asl della Sardegna. D’intesa con il collega alla Sanità, Bartolazzi, alla luce del periodo emergenziale dovuto alla carenza di personale e in attesa di una più ampia riorganizzazione delle Asl attualmente in corso, abbiamo deciso di destinare parte delle risorse che giacevano inutilizzate nelle casse dell’Assessorato del Lavoro per assicurare un immediato sostegno alle aziende sanitarie dell’isola attraverso l’attivazione di contratti a tempo determinato da destinare agli operatori sanitari e agli infermieri disoccupati”.
«Si tratta di cantieri sperimentali – precisa l’assessora del Lavoro – in quanto l’ambito sanitario finora è sempre stato escluso da questo tipo di assunzioni. Ci tengo a sottolineare che tali contratti non invalideranno e non ostacoleranno in alcun modo lo scorrimento della graduatoria ARES vigente. A tale proposito abbiamo previsto una riserva del 60 per cento sul totale dei posti disponibili, per ogni singola Azienda sanitaria, in favore degli idonei facenti parte della graduatoria del concorso indetto da Ares per Operatori socio sanitari.»
«I cantieri attivati presso le Asl – conclude l’esponente della Giunta Toddeavranno, infatti, durata definita, di otto mesi, e seguiranno due linee di intervento: una dedicata all’implementazione di progetti nell’ambito dei servizi territoriali presso presso le Asl e l’altra dedicata a progetti di supporto ai servizi di assistenza e cura all’interno dei presidi ospedalieri. La stessa norma individua inoltre l’Aspal come soggetto attuatore dell’intervento, in collaborazione con le Asl territoriali.»
In prima attuazione la norma prevede l’attivazione di cantieri sperimentali in favore dei disoccupati e delle disoccupate professionalmente qualificati OSS iscritti nell’elenco di uno dei Centri per l’impiego della Sardegna, residenti e domiciliati nel territorio regionale, che saranno assunti con contratto CCLN Sanità Pubblica.

Il Sulcis fuori dalla Programmazione territoriale strategica della Sardegna; l’Unione dei Comuni dell’Arcipelago del Sulcis fuori anche dalla programmazione SNAI, benché le isole minori siano la 76esima zona SNAI nazionale. Un dato che evidentemente chi guida la Regione Sardegna ignora, come è evidente a questo punto la strategia per tenere fuori il nostro territorio dagli strumenti di sviluppo, di cui tanto parla l’Assessore alla programmazione, nonché vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni.

Perché mi spingo a dire questo? Perché il Comune che amministro, così come tutti gli altri della Sardegna, compresi quelli del Sulcis, è stato invitato tramite lettera a un appuntamento fissato il Ottobre ad Arborea con oggetto: “Programmazione Territoriale e Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) – Incontro con i Sindaci”. Tuttavia ho poi ricevuto la chiamata di un collaboratore del vicepresidente Meloni, il quale mi ha comunicato che quell’invito recapitato alla casella PEC del nostro Comune non era rivolto a Sant’Antioco. Ma presumo che anche gli altri sindaci dei Comuni del Sulcis abbiano ricevuto la stessa telefonata. Strano, almeno per quanto riguarda l’Unione dei Comuni che rappresento, dato che come detto siamo dentro la programmazione SNAI e in questo incontro se ne parlerà, stando all’oggetto.

Questo è un fatto scandaloso perché se pensano ancora una volta di rabbonire i Comuni con la storiella del JTF o con la storiella del Piano Sulcis, sbagliano di grosso. Si direbbe uno scandalo senza precedenti, ma in realtà ci sarebbero quelli della Pianificazione territoriale iniziata dai professori Pigliaru e Paci, che promettevano di ammettere anche il Sulcis, poi proseguita da Solinas e Fasolino, che sono rimasti nella linea dell’esclusione. Questo è il fil rouge che lega Todde e Meloni a chi li ha preceduti e vede il Sulcis, 8% della popolazione sarda, tagliato fuori dalla programmazione. Una fetta di isola che meriterebbe appunto l’8% delle risorse e, soprattutto, di essere ascoltato.

Restiamo ignorati e dobbiamo persino prenderci la beffa di chi ci chiama per dirci: «Scusate, ma voi non siete invitati». Ricordo bene i colori con cui vennero suddivise le aree della Sardegna in riferimento alla programmazione delle risorse ai tempi di Francesco Pigliaru: il Sulcis era grigio. E tale lo vogliono lasciare.

Ignazio Locci

Sindaco del comune di Sant’Antioco

 

 

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E’ andato in archivio col segno più un altro ricco week end ciclistico in Sardegna. Le attenzioni degli appassionati erano tutte a Tertenia, dove, con l’organizzazione della locale Bike and Fitness, è andato in scena il 3° Trofeo Officine Formaensa Autronica, gara valida per l’assegnazione dei titoli regionali Medio Fondo. Il più veloce a tagliare il traguardo, dopo 104 km nei territori di Jerzu, Ulassai e Perdasdefogu, col tempo di 2h52’, è stato Eros Piras. Il portacolori della Donori Bike Team ha superato la concorrenza di Paolo Morbiato (Ciclo Club Acido Lattico La Maddalena, secondo) e Andrea Pisanu (Ciclo Club Antonio Manca, terzo). Si sono aggiudicati i titoli di campioni regionali per categoria Matteo Rosa (Elmt), Paolo Morbiato (M1), Eros Piras (M2), Fabrizio Farci (M3), Massimo Pintori (M4), Giacomo Orrù (M5), Christophe Nicolas Masserey (M6), Mario Giuseppe Fundoni (M7) e Giovanni Antonio Podda (M8)

I Master appassionati del bici fuoristrada si sono invece ritrovati domenica a Guspini. Nel Trofeo cittadino intitolato alle Miniere di Montevecchio, in ricordo di Francesco Fanari, organizzato dalla locale Unione Ciclistica Guspini, la vittoria è andata al partacolori di casa Nicola Saba, che ha chiuso la point to point di 40 km in 2h3’45’’ davanti a Enrico Onidi (Arkitano MTB) e Giovanni Puggioni (Ciclobottega Factory Team).

Per Esordienti, Allievi e Juniores, invece, i fari erano tutti puntati a Osidda. Qui, nella 2ª Coppa Comune di Osidda organizzata dalla SC Pattada la giornata da incorniciare è stata quella di Antonio Muredda. Il corridore del Mepak Junior Team chiuso per primo tra gli Juniores (2 giri da 28 km per 56 km complessivi) davanti a Federico Pileri (SC Terranova Fancello cicli) e Sergio Melis (SC Monteponi). Tra gli Allievi, il più veloce è stato Luca Biancu (SC Terranova) davanti al compagno di squadra Mattia Rossi e a Carlo d’Ambra (Ciclobottega). Successo gallurese (sui 28 km) anche nella categoria esordienti 1° anno, con Ismail Ben Yasin. Riccardo Vinci (Fabio Aru Academy) ha vinto tra gli Esordienti di 2° anno. Nel femminile vittorie dell’allieva Giorgia Melis (SC Monteponi) e dell’esordiente Soraya Cancedda (Veloclub Sarroch).

Saranno svelati sabato 5 ottobre i nomi delle vincitrici della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Con inizio alle 18.00, a Villacidro, nella Palestra di via Stazione, si terrà la cerimonia di proclamazione e premiazione delle vincitrici e la consegna dei Premi speciali.

Un’edizione tutta al femminile quella di quest’anno, che vede sei finaliste donne, come mai si era verificato prima nella storia del Premio. Ad ambire al premio per la sezione Narrativa sarà la terna composta da: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio); mentre per la sezione Poesia si contenderanno il riconoscimento: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).
Alle vincitrici andrà un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuna delle altre finaliste) oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Letterario Dessì.

Le due terne delle finaliste sono state individuate, tra le 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia), dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

La cerimonia di premiazione sarà guidata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, che dialogherà con le finaliste e con Alessandro Bergonzoni e Dori Ghezzi, i due vincitori dei già annunciati premi speciali, anch’essi consegnati durante la serata. A inframezzare la serata culturale ci saranno interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Il Premio speciale della Giuria è stato attribuito ad Alessandro Bergonzoni dalla giuria che ha così «[…]voluto mettere in risalto il lavoro da lui condotto sul linguaggio, segnalandolo così ai giovani e ai meno giovani come un prezioso maestro di libertà, inventività e intelligenza», mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, è stato tributato a Dori Ghezzi per «[…]ribadire e consolidare il legame con la Sardegna con orgoglio e con la gratitudine che si deve a chi ha saputo andare oltre gli “incidenti della felicità” per riconoscere in questa terra “un ritaglio di paradiso”.

Le lunghissime liste d’attesa sono uno dei grandi mali della Sanità sarda e la Giunta regionale guidata dalla presidente Alessandra Todde ha deciso di provare a mettervi mano per trovare quella soluzione mai raggiunta dalle precedenti Giunte, nonostante i ripetuti tentativi effettuati.

La Giunta, su proposta dell’assessore dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Armando Bartolazzi, ha stanziato oltre 13 milioni di euro per soddisfare la richiesta per prestazioni ambulatoriali ed ospedaliere dei cittadini sardi fino a fine anno.

«Si trattaha dichiarato l’assessore Armando Bartolazzidi un provvedimento in regime straordinario, riferito cioè ad un periodo specifico e finalizzato al recupero sostanziale delle liste d’attesa nella nostra regione. Lo stanziamento appena approvato stabilisce un’ulteriore attribuzione di risorse oltre a quelle già presenti nell’ultimo assestamento di bilancio proprio sul tema specifico del contenimento delle liste d’attesa. Il nostro obiettivo è quello di offrire alla popolazione risposte efficaci in tempi brevi, andando ad incidere nei settori dove le criticità si sono accumulate maggiormente e monitorando i risultati nel tempo, in modo da poter effettuare se del caso gli opportuni correttivi.»

Nello specifico le somme saranno ripartite in due direzioni: per le strutture pubbliche vengono stanziati 7 milioni e 600mila euro, di cui il 10% (761mila euro) destinato all’erogazione delle prestazioni in colonscopia. Le risorse rimanenti saranno ripartite secondo i criteri del Fondo sanitario regionale, dando priorità a:

– Prestazioni oggetto di monitoraggio (delibera della Giunta regionale n. 62/24 del 04.12.2020).

– Diagnostica per immagini (RM, mammografie, TC).

– Cardiologia, gastroenterologia, oculistica e otorinolaringoiatria.

– Ricoveri per chirurgia, ortopedia e urologia.

Vi sono poi i finanziamenti destinati alle strutture private accreditate: 5.440.000,00 euro saranno assegnati all’Azienda Regionale della Salute (ARES) per l’acquisto di prestazioni in regime convenzionato, con una quota ripartita nell’ordine del 50% per l’acquisto di prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e 50% per l’acquisto di prestazioni ospedaliere, dando priorità a:

– Prestazioni oggetto di monitoraggio (delibera della Giunta regionale n. 62/24 del 04.12.2020).

– Diagnostica per immagini (RM, mammografie, TC).

– Chirurgia, ortopedia e urologia (ricoveri).

«Nella delibera approvata dalla Giuntaha spiegato Armando Bartolazzi – sono previsti anche incentivi per i medici, con un aumento del compenso orario fino a 100 euro per i medici specialisti ambulatoriali che aderiranno ai progetti aziendali per il recupero delle liste d’attesa. Particolarmente importante è l’aspetto del monitoraggio. Un’osservazione ex ante ed ex post che consentirà di convogliare i fondi in maniera mirata ed efficace verso quelle aree e prestazioni che presentano le maggiori criticità in termini di attesa. E’ emersa la necessità di incidere in maniera decisa sulle prestazioni di colonscopia, che presentavano liste particolarmente lunghe. Le rimanenti risorse – ha concluso Armando Bartolazzi – sono state convogliate sulle prestazioni di monitoraggio previste nel Piano regionale di Governo delle liste d’Aattesa (PNGLAe sulle prestazioni specialistiche in maggior sofferenza.»

Le aziende sanitarie dovranno aggiornare i propri piani di recupero delle liste d’attesa (PAGLA) entro 15 giorni dall’approvazione della delibera.

Il comune di Carbonia ha attivata, grazie alle risorse del PNRR, la piattaforma tecnologica SEND (Servizio Notifiche Digitali) realizzata da PagoPA S.p.A al fine di digitalizzare e semplificare la notificazione a valore legale degli atti amministrativi, con risparmio per la spesa pubblica e minori oneri di notifica per i cittadini.
«Si tratta di un ulteriore tassello nella direzione impressa fin dal nostro insediamento dall’Amministrazione Comunale per garantire una maggiore digitalizzazione e informatizzazione dei servizi al cittadino», ha detto il sindaco Pietro Morittu.
Il nuovo servizio è stato al momento attivato per le notifiche riguardanti gli atti del Comando di Polizia locale, con possibilità di essere presto esteso ad altri uffici e servizi comunali. Con l’adozione di SEND da parte del comune di Carbonia per l’invio delle notifiche relative a violazioni del codice della strada e violazioni extra codice della strada, i cittadini che lo desiderano potranno scegliere di gestire queste comunicazioni a valore legale interamente in digitale, dalla ricezione al pagamento dei relativi importi, ove previsto.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessora alla transizione digitale Katia Puddu: «L’adozione della piattaforma delle notifiche digitali è un passo molto importante per il nostro Comune poiché renderà più semplice il processo di notifica per gli uffici e consentirà ai cittadini di scegliere, qualora la preferiscano, la notifica degli atti a valore legale in modalità digitale. La notifica digitale va ad affiancarsi alle modalità tradizionali di notifica e consente una razionalizzazione del processo e un risparmio di costi, a carico dei cittadini e dell’Ente. Il servizio è stato attivato grazie ai fondi PNRR – Next Generation Eu destinati alla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e costituisce uno dei primi risultati del lavoro di investimento in digitalizzazione che il comune di Carbonia sta mettendo in campo».
Per poter ricevere le notifiche digitali tramite la piattaforma SEND è sufficiente per il cittadino:
1) essere in possesso di un domicilio digitale, cioè di un indirizzo PEC, presente nei registri pubblici come INAD (l’indice nazionale dei domicili digitali) o indicato dal destinatario direttamente accedendo a SEND con SPID o CIE dal sito notifichedigitali.pagopa.it
2)  attivare il servizio su App IO (io.italia.it) per essere informati della presenza di una notifica tramite un avviso di cortesia, da cui visualizzare l’atto e pagare contestualmente eventuali importi dovuti; gli utenti possono indicare anche un recapito email o un numero di telefono cellulare su cui ricevere gli avvisi di cortesia con le istruzioni per accedere a SEND.
In assenza di recapiti digitali, SEND si occuperà dell’invio della notifica tramite raccomandata cartacea.
Questa innovazione si inserisce in un più ampio cambiamento operato già dal mese di ottobre 2023 dal Settore Polizia locale e riferito al servizio multe on line attivo sul sito istituzionale, che consente  la visualizzazione delle violazioni al Codice della strada. Il servizio consente al destinatario dei verbali di violazione, soprattutto per quanto attiene alle violazioni relative al superamento dei limiti di velocità e superamento del semaforo con luce rossa, di visualizzare on line il verbale, la fotografia della violazione e la facoltà di pagare tramite pagopa la sanzione amministrativa.
È necessario che l’utente inserisca il numero del verbale sul sistema per avere a cascata le informa: DIGzioni utili sia per il pagamento sia per effettuare l’eventuale comunicazione dei punti della patente ex art. 126-bis del CDS.
Parallelamente è stato attivato il sistema di pagamento PagoPA che coinvolge tutti gli altri settori dell’Ente con la possibilità di usufruire del servizio di pagamento in via digitale.

Anche quest’anno il comune di Carbonia aderisce all’evento “Puliamo il mondo”, promosso in ambito nazionale, da oramai oltre 30 anni, dall’associazione ambientalista Legambiente.
L’iniziativa, in programma l’11 ottobre in tutto il territorio comunale, è stata illustrata questa mattina dagli assessori comunali dell’Ambiente e dell’Istruzione, Manolo Mureddu e Antonietta Melas, in collaborazione con il referente di Legambiente Maurizio Soddu e della società De Vizia Massimo Simbula.
All’evento hanno già aderito oltre 2.000 studenti provenienti dagli istituti scolastici comunali, svariate associazioni di volontariato oltre a numerosi cittadini.
L’obiettivo, condiviso con la società d’appalto del servizio di igiene pubblica, De Vizia – sostenitrice diretta dell’evento – è quello di sensibilizzare il mondo giovanile e i cittadini al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente, coinvolgendo attivamente le scuole e il tessuto associativo locale per offrire un esempio concreto di senso civico e amore per la città di Carbonia.
            

Ritorna a Sant’Antioco l’appuntamento con la “Giornata delle Catacombe”, edizione d’autunno: “dal ricordo alla preghiera”. Un evento che prevede le consuete visite gratuite ma che quest’anno si arricchisce di un’importante novità: una mostra del tutto eccezionale che propone una fitta carrellata di fotografie storiche che, anche con l’ausilio di testi, racconta gli scavi e le scoperte nella Catacomba di Sant’Antioco Martire, patrono di Sardegna. La giornata all’insegna della cultura, organizzata dalla Pontificia Commissione di Archeologia sacra, è in programma giovedì 12 ottobre e prevede l’apertura della Catacomba al pubblico dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00. L’ingresso è gratuito e per le prenotazioni occorre inviare una e-mail all’indirizzo basilicasantantioco@tiscali.it .

Ma l’evento clou sarà l’inaugurazione della mostra, curata dai professori dell’Università degli studi di Cagliari Rossana Martorelli e Marco Muresu, che verrà allestita presso la sala mostre del Palazzo del Capitolo, in piazza De Gasperi (ingresso biblioteca) con apertura al pubblico alle 9.30, in contemporanea con le visite alla Catacomba, e la presentazione ufficiale a partire dalle 17.30. L’esposizione sarà visitabile dal 12 al 26 ottobre e dal 15 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.

La mostra, come detto, è promossa dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (presieduta da mons. Pasquale lacobone; segretario dott.ssa Raffaella Giuliani; Membro e Ispettore locale per la Sardegna prof.ssa Rossana Martorelli) ed è organizzata in collaborazione con il comune di Sant’Antioco, la Basilica di Sant’Antioco e l’Università degli Studi di Cagliari – Cattedra di Archeologia Cristiana e Medievale. Alla presentazione parteciperanno, oltre ai curatori Rossana Martorelli e Marco Muresu, il sindaco Ignazio Locci e l’assessore della Cultura Luca Mereu; la direttrice del Parco storico archeologico di Sant’Antioco Sara Muscuso, e, in rappresentanza della Basilica di Sant’Antioco Martire, il suo rettore don Mario Riu. I testi della mostra sono a cura di: Silvia Arba, Rossana Martorelli, Erika Meloni, Marco Muresu, Valentina Notari, Maria Francesca Piu, Marcella Serchisu, Laura Soro, Sara Tacconi, Antonio Francesco Vacca.

Duemila persone hanno partecipato ieri alla presentazione delle oltre 210.000 firme della proposta di legge tesa a bloccare la “invasione delle multinazionali dell’energia in Sardegna”. Il risultato della raccolta di firme avviata dal comitato “Pratobello 24” è andato al di là di ogni aspettativa, «rlamoroso, inaspettato, è un terremoto politico – ha detto l’avvocato Michele Zuddas a nome del comitatoIl presidente del consiglio regionale, i consiglieri regionali e la presidente devono fare in modo che questa legge arrivi al voto il prima possibile». 

Le scatole con i moduli sono state fatte sistemare dal personale del Consiglio e dalla Digos nel piano inferiore del palazzo, mentre all’esterno è proseguito per alcune ore il presidio con le persone che hanno invaso il piazzale sotto i portici, con vari interventi dal palco, canti e balli.

Il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, ha ricevuto una delegazione dei comitati, guidata dal sindaco di Orgosolo Pasquale Mereu e dall’avvocato Michele Zuddas, «per una questione di rispetto per il lavoro che hanno fatto. Siamo nella fase di verifica della regolarità delle firme, dei moduli e delle sottoscrizioni da parte degli elettori, prevista dallo statuto e dai regolamenti regionali e nazionali. Successivamente si aprirà la fase politica che riguarderà i tempi, i modi e le procedure attraverso le quali questa proposta di legge verrà discussa in sede alle commissioni».

Il presidente Piero Comandini ieri ha anticipato che il testo della proposta di legge «seguirà l’iter ordinario».

E la presidente della Regione, Alessandra Todde, ha ribadito oggi, al termine del vertice di maggioranza, che non ci sarà alcuna scorciatoia o corsia preferenziale per l’esame della proposta di legge “Pratobello 24”.

«Non si può pensareha aggiunto Alessandra Todde che le leggi predisposte da Giunta e Consiglio, deputati per Statuto a farlo, passino attraverso le commissioni e invece una legge così importante e di iniziativa popolare segua delle scorciatoie. Oltre al fatto che si deve soprattutto confrontare con una legge già esistente che viene sviluppata in questo momento e che è quella delle aree idonee, che va assolutamente nella stessa direzione.»

Foto credit di Alessandro Cantone

   

 

Una storia sospesa tra fiaba e commedia, ambientata nella Sardegna rurale, alla ricerca di moderne soluzioni alla crisi del mondo agropastorale. Arriva nelle sale “Il sogno dei pastori”,  lungometraggio del regista e sceneggiatore cagliaritano Tomaso Mannoni, apprezzato documentarista, al suo debutto nella fiction.

Il film, prodotto e distribuito da Ombre Rosse Film Production e Blue Film, sostenuto da Rai Cinema e dalla Fondazione Sardegna Film Commission, sarà presentato in anteprima per la stampa giovedì 10 ottobre, alle ore 11.00, al cinema Odissea, a Cagliari.

Alle 20.00, nella stessa sede, è in programma la proiezione per il pubblico, in prima nazionale. All’incontro saranno presenti il regista Tomaso Mannoni, alcuni tra gli attori protagonisti, Alessandro Gazale e Astrid Meloni, i produttori Luca Cabriolu e Andrea Di Blasio.