8 January, 2025
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Il Sud Sardegna da ieri ha un nuovo centenario: Giuseppe (Peppino) Lolliri. Originario di Domusnovas, ha vissuto 14 anni a Carbonia con la famiglia, poi per un breve periodo a Iglesias.

Figlio di Anna Maria Mura e Sisinnio Lolliri, Peppino ha sposato Santina Casula (deceduta all’età di 93 anni), con la quale ha avuto tre figli: Anna (deceduta recentemente), Nella e Marco. Quattro i nipoti (Mirko, Roberto, Andrea e Giulia), due i pronipoti (Luca e Simone).

Peppino Lolliri ha iniziato la sua lunga esperienza lavorativa alla Carbosarda, carpentiere e saldatore in officina; nel 1955 si è trasferito ad Assemini, dipendente di un’impresa di Capoterra. Da lì a Cagliari, responsabile di un’officina elettromeccanica.

Alla fine degli anni ’60, pur lavorando e risiedendo ancora a Cagliari, ha costruito una casa ad Arbus, dove si è trasferito definitivamente quando ha raggiunto il collocamento in pensione.

Ieri Peppino Lolliri ha festeggiato il suo centesimo compleanno circondato dall’affetto di tutti i familiari, figli, nipoti e pronipoti.

Giampaolo Cirronis

 

Il cedimento di una condotta nella quale scorrono le acque provenienti dalla zona a monte del centro urbano, ha provocato l’apertura di una voragine alla periferia di Carbonia, nel terreno che si trova tra due grandi attività commerciali e la carreggiata della statale 126, nei pressi della rotonda che conduce alla zona del Pip (Piano insediamenti produttivi) e a Nuraxeddu. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Carbonia e la Polizia locale. L’area è stata transennata per evitare qualsiasi pericolo.

La chiesa di San Pietro di Serrachei, sperduta nelle campagne tra Iglesias e Nebida, si trova in uno stato molto critico, utilizzata come stalla. L’accesso alla chiesa non è semplice perché è in un terreno privato aperto ma ci sono dei cani non proprio accoglienti.

La chiesa ha una grande valenza storica e artistica, riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività culturali.

«Dal punto di vista stilistico e cronologico, l’edificio potrebbe essere inquadrato nell’ambito tardo-bizantino dell’Italia meridionale, stante le analogie con altri edifici coevi, nonostante nel caso in questione non siano presenti – o più probabilmente non siano oggi più visibili l’abside e la cupola nel prebisterio, come normalmente invece avviene in questi edifici – si legge, tra l’altro, nella relazione storico-artistica del Ministero per i Beni e le Attività culturali -. Per quanto attiene più direttamente al territorio isolano, alcune analogie di tipo strutturale sono riscontrabili con la chiesa di San Salvatore ad Iglesias e con le volte a botte degli edifici quadrifidi di Sant’Elia e di San Teodoro a San Vero Congiu… Si ritiene necessario formalizzare l’interesse culturale ai sensi del D.Lgs. 42/2004 per la chiesa in questione, di proprietà privata, che costituisce un raro esempio di chiesa tardo bizantina della Sardegna e, pur nelle attuali condizioni di grave disagio, assolutamente meritevole di essere salvaguardato, anche in vista di un possibile ed auspicato recupero.»

Denise Diana, giovane laureata in Beni culturali e Spettacolo, appassionata studiosa e amante del patrimonio storico e archeologico del territorio, si è occupata nella chiesa di San Pietro di Serrachei nella tesi di laurea della triennale, nella quale evidenzia i particolari architettonici, grazie al libro del professor R. Coroneo ed auspica il recupero di un bene del territorio per il territorio.

Il passaggio integrale contenuto nella tesi di laurea di Denise Diana.

«La chiesa di San Pietro di Serrachei risale al periodo alto medievale, insieme ad altri due edifici di culto che sono la chiesa del Salvatore e la chiesa di Sant’Antonio Abate e si trovano nel comune di Iglesias. L’edificio è situato nell’agro denominato “Sa terra e Tuvara”. Sconsacrata, è oggi adibita a fienile e si mostra in grave stato di degrado. Grazie alla lettura dei caratteri architettonici, si è pensato che la chiesa di San Pietro di Serrachei può essere stata edificata attorno ai secoli X-XI. L’edificio presenta uno schema a navata unica, lunga m 7,65 per una larghezza di m 4,50. La copertura a botte si instaura sulle murature perimetrali che sono caratterizzate dall’utilizzo dell’opus incertum e dell’opus latericium. In opus latericium è stata costruita un complesso composta da tre arconi a pieno sesto impostati su pilastri a forma rettangolare, appoggiati alle murature del perimetro. I pilastri impiegano come modulo il mattone cotto; ogni pilastro è largo il tanto di due mattoni messi di taglio e si forma con una sequenza di due mattoni cotti affiancati di taglio, a quattro infissi di testa. Nel punto di imposta gli arconi si diramano dalla testa del pilastro con ghiere di mattoni cotti messi di testa in file di due parallele interrotte da una perpendicolare. Lo spazio di risulta che si crea tra gli arconi, quando si diramano, è stato riempito con mattoni cotti, che formano una muratura a “V”. Lo schema disposto a mattoni nella chiesa di San Pietro in Serrachei, rivela una perizia che non si ritrova in nessuna altra struttura iglesiente di età alto-medievale. L’intreccio farebbe ipotizzare la ricerca di un risultato decorativo, sopratutto all’esterno; l’edificio al suo interno è intonacato. L’intonaco custodisce oggi segni di pitture murarie che un tempo decoravano le mura e la volta di questa piccola chiesa di campagna, della quale si ha speranza del restauro. La maggiore somiglianza della chiesa di San Pietro di Serrachei, con la chiesa di San Salvatore di Iglesias si trova nella facciata che ha la stessa larghezza, e un grande varco per il portale maggiore. Le mura sono costruite in opus incertum, mentre invece la centina del portale è in opus latericium, le centine sono disposte intervallando due mattoni di taglio a due di testa. L’utilizzo del mattone ha come obbiettivo la decorazione nella monofora, lungo il lato sud ovest, con un metodo che richiama alle monofore del tiburio del San Salvatore di Iglesias e alla monofora del Sant’Antonio Abate di Iglesias.»

Sarà come sempre un Natale ricco di sorprese ma anche di gradite conferme: l’intramontabile e sempre più suggestivo “Villaggio di Natale” con tantissima animazione dedicata ai più piccoli, a cui faranno da contorno sfavillanti luminarie; il videomapping in piazza De Gasperi; il concerto gospel, nonché – grande novità di questo 2024 – tre spettacoli musicali di rilievo, eventi imperdibili grazie alla partecipazione al Bando della Regione di Capodanno: il 23 dicembre Giorgio Vanni più dj resident; il 29 DJ Jad e Wlady from Articolo 31 cui seguirà dj resident e il 30, infine, l’atteso concerto dei Tazenda. Spettacoli che andranno ad aggiungersi a un programma capace di far brillare il cuore di Sant’Antioco e i cuori dei visitatori che si attendono numerosi, tra tradizione, emozione e innovazione.

«Al centro della propostaracconta l’assessora del Turismo Roberta Serrenti il Villaggio di Natale, con la casa di Babbo Natale e le nuovissime installazioni luminose, pensato per i più piccoli ma ideale per tutte le famiglie: un luogo dove ogni angolo è studiato per far stare bene i nostri concittadini e i visitatori, creando un’atmosfera calda e accogliente che inviti tutti a vivere insieme il vero spirito del Natale. Nella nuova Piazza Umberto avrà spazio una piccola fiera con prodotti esclusivamente locali che offrirà un’opportunità per scoprire le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, facendo conoscere a tutti le meraviglie che la nostra terra ha da offrire. Sant’Antioco si propone come destinazione ideale per chi vuole trascorrere le vacanze natalizie all’insegna del divertimento, del buon cibo e della magia del Natale, ma anche per chi desidera scoprire e ammirare le nostre bellezze naturalistiche e culturali. È cosi che miriamo a incrementare l’indotto nelle nostre attività commerciali e turistiche in generale.»

«Gli eventi natalizi del comune di Sant’Antioco sono sempre più numerosi e partecipati e sono divenuti un’attrattiva irrinunciabile per tutto il territoriocommenta l’assessore della Cultura Luca Mereucome amministrazione comunale sentiamo la responsabilità di essere all’altezza del compito e cerchiamo di offrire, anno dopo anno, un cartellone di eventi e manifestazioni per tutte le età anche grazie al contributo irrinunciabile delle associazioni culturali cittadine: dai suggestivi gospel alle proposte artistiche-musicali a tema natalizio sino ad arrivare a un’altra grande novità di questo Natale, lo scenografico spettacolo di videomapping che renderà Piazza De Gasperi un caleidoscopio di luci, colori e musica. Sant’Antioco è dunque pronta ad accogliere un mese ricco di appuntamenti imperdibili col fine di rivitalizzare il tessuto urbano e produttivo e far diventare il nostro paese il punto di ritrovo privilegiato per trascorrere momenti di svago e spensieratezza in questi giorni di festa.»

«Da ormai 8 anniaggiunge il sindaco Ignazio Locciper noi la programmazione di Natale, non  solo è un momento per vivere questa festa in comunità, ma anche un’occasione per continuare a crescere, perché la nostra attenzione verso la promozione del nostro territorio non si ferma mai. È anche attraverso questa azione che possiamo affermare che Sant’Antioco sta diventando sempre più un punto di riferimento nel panorama regionale ed è pronta ad accogliere i visitatori tutto l’anno con eventi e iniziative che ne valorizzino ogni angolo, invitando tutti a scoprire un’isola ricca di storia, cultura e bellezza. Ringrazio sin da adesso tutte le associazioni culturali e non solo che come ogni anno collaborano alla buona riuscita dei festeggiamenti natalizi. Nei prossimi giorni saremo più precisi con il cartellone dettagliato degli appuntamenti.»

Conoscere più a fondo le meraviglie dell’isola di Sant’Antioco, tra flora, fauna e siti archeologici, nell’ambito di un percorso dedicato alla storia e alla natura. Sarà possibile il 30 novembre e 1 dicembre, grazie alla collaborazione tra il Comune di Sant’Antioco, il Parco Storico Archeologico e il Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna.

La giornata di sabato 30 novembre sarà dedicata alla visita dei diversi siti cittadini del Parco storico archeologico di Sant’Antioco, guidati da professionisti esperti che aiuteranno a scoprire le meraviglie presenti all’interno della città più antica della Sardegna.

La mattinata di domenica 1 dicembre si potrà partecipare al cammino di 5 km nel settore sud-occidentale dell’isola con partenza dal complesso nuragico “Grutti ‘e Acqua”. Il circuito prevede la visita ai principali monumenti archeologici dell’area, per poi procede in direzione Porto Sciusciau e in seguito raggiungere la tomba dei Giganti Su niu de su Crobu.

Attraverso la partecipazione e collaborazione di archeologi, biologi e guide locali, sarà possibile conoscere le peculiarità della costa antiochense riguardanti la flora, la fauna e le testimonianze dei popoli più antichi presenti nel territorio, il tutto immersi in alcuni degli angoli più suggestivi della nostra isola.

Il programma prevede:
Sabato 30 novembre
• ore 9.30 Visita Museo Archeologico Ferruccio Barreca e Tofet
• ore 11.30 Visita alla Necropoli e Villaggio ipogeo
• ore 13.00 Accoglienza e degustazione con produttori locali presso il Mab
• ore 13.30 Saluti finali dell’Amministrazione Comunale.
Nel pomeriggio sarà possibile proseguire la visita libera degli otto siti del Parco e del centro storico.

Domenica 1 dicembre

  • ore 8.30 ritrovo presso area parcheggio loc. “Grutti ‘e Acqua” e registrazione partecipanti con consegna kit (zaino, borraccia, t-shirt)
    • ore 9.00 partenza cammino dal complesso nuragico di “Grutti ‘e Acqua” che si svilupperà attraverso varie tappe intermedie con gli interventi del biologo, dell’archeologo e della guida
    • ore 13.00 dopo circa 5 km di cammino rinfresco per i partecipanti presso il Mab.

I partecipanti dovranno far pervenire la propria richiesta di adesione all’indirizzo mail archeotur@tiscali.it
L’escursione è adatta a tutti e i minori di anni 14 dovranno essere accompagnati da un genitore o un adulto. É previsto unicamente il costo ridotto di 8,00 euro per la visita agli otto siti del Parco cittadino, con la possibilità di visitarli in autonomia anche nelle serate di sabato e domenica.
Si prevede l’obbligo di attrezzatura idonea per la camminata, come le calzature da trekking (scarponcini o scarpe da trail running). Si consiglia una piccola scorta d’acqua da utilizzare durante il percorso.

Sale il clima della protesta e della mobilitazione tra i lavoratori degli appalti della Portovesme srl. Questa mattina hanno operato un blocco ai cancelli e poi si sono messi in marcia per incontrare il sindaco di Portoscuso Ignazio Atzori e don Antonio Mura, parroco delle due chiese di Portoscuso e della chiesa di Paringianu e responsabile della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Iglesias. Dopodiché hanno occupato la sala consiliare del comune di Portoscuso.

La segreteria della FIOM-CGIL Sardegna Sud-Occidentale ha diffuso una nota nella quale esprime pieno sostegno alle lavoratrici ed i lavoratori degli appalti della Portovesme srl, in sciopero ed in occupazione al comune di Portoscuso.

«La FIOM-CGIL sostiene totalmente l’iniziativa odierna messa in campo dal coordinamento appalti della Portovesme srl e dalle delegate ed i delegati degli appalti. Affiancano le lavoratrici ed i lavoratori che dopo l’assemblea in sciopero di ieri hanno oggi proseguito la protesta presso l’incrocio dello stabilimento e dei cancelli del bilico sud (ingresso mezzi pesanti), per poi mettere in piedi un corteo, che dallo stabilimento ha visto i lavoratori raggiungere la Chiesa di Santa Maria D’Itria dove sono stati accolti da Don Antonio, per poi recarsi al comune di Portoscuso e incontrare il sindaco dottor Ignazio Atzori e la Giunta. Le lavoratrici ed i lavoratori dopo aver relazionato sulle problematiche che hanno portato alla protesta e sentito le considerazioni prima del parroco don Antonio, e poi del sindaco, al termine dell’incontro hanno deciso di occupare la sala consigliare per l’intera giornata. Le azioni messe in campo tendono a mettere al centro la gravissima situazione in cui si trovano le lavoratrici ed i lavoratori degli appalti, i quali rischiano di vedersi stravolta la loro vita, in conseguenza delle scelte della Glencore che vede cessare gran parte degli appalti il 31/12/2024. Situazione che a breve potrebbe vedere ricevere il licenziamento per 2/3 delle lavoratrici e lavoratori in forza fabbrica (circa 1000 unità). La FIOM CGIL condivide la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori, sostiene con ogni mezzo le iniziative che le delegate ed i delegati o il Coordinamento appalti intraprenderanno a difesa dei loro diritti e dei posti occupazionali, messi in discussione dall’ennesima delocalizzazione che il governo non può assolutamente permettere.»

I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 12.10, per un incendio che ha coinvolto un edificio adibito a B&B con annessa SPA, composto da due piani fuori terra, posta in vico V Nazionale a Quartucciu.
Le fiamme, che hanno interessato uno degli alloggi posti al primo piano della struttura, hanno probabilmente avuto origine da problemi di natura elettrica.
Sul posto è stata inviata una squadra di vigili del fuoco dalla centrale operativa di Cagliari, che ha provveduto a circoscrivere le fiamme, evitando che il rogo si generalizzasse all’intera struttura ed a far evacuare dal fumo l’immobile.
Nessuno degli ospiti e dei gestori, presenti all’interno della struttura, è stato coinvolto dalle fiamme o dai prodotti della combustione.

 

Con la direttiva del ministero dell’Interno del 3 aprile 2024, sono stati determinati per l’anno 2024 gli obiettivi generali del Fondo U.N.R.R.A e i criteri di assegnazione dei relativi proventi, disponendo contestualmente la priorità nell’assegnazione per i progetti a contenuto socio-assistenziale, diretti a fornire:

– servizi di assistenza e supporto in favore delle donne vittime di violenza di genere;

– servizi di assistenza e supporto di malati di Alzheimer ed ai loro familiari.

A tal fine il ministero dell’Interno ha pubblicato gli avvisi, rivolti a Enti pubblici e Organismi privati, che intendano presentare dei progetti.

Gli Enti pubblici e/o Organismi privati interessati potranno presentare i progetti entro e non oltre le ore 12:00 del 25 novembre 2024, esclusivamente tramite il seguente link: https://fondounrra.dlci.interno.it/ , secondo le modalità definite dai relativi avvisi allegati.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il seguente link:

https://www.comune.carbonia.su.it/novita/avviso-pubblico-u-n-r-r-a-anno-2024/

Per ulteriori informazioni in merito, consultare il sito del ministero dell’Interno al seguente link: http://www.interno.gov.it – sezione “Bandi di gara e contratti”.

Il progetto del comune di Carbonia “Città di Fondazione” annovera alcune azioni specificatamente destinate alle scuole cittadine, con il pregio di sensibilizzare e accrescere l’amore degli studenti per la propria città attraverso percorsi diversificati, tesi a valorizzare il patrimonio materiale e immateriale nell’ottica di una immagine di Carbonia accogliente, capace di suscitare la curiosità di scolaresche e turisti di ogni età interessati a scoprire la bellezza di una significativa pluralità di occasioni culturali.
Ieri e oggi le classi di quarta e quinta elementare e le classi della scuola media degli Istituti Comprensivi Sebastiano Satta hanno partecipato alla attività di esplorazione della Città di fondazione con i suoi edifici che si affacciano sulla Piazza Roma.
L’illustrazione è stata condotta dalle guide del sistema museale. Al termine della visita degli edifici, i ragazzi si sono recati nel teatro Comunale dove hanno assistito alla proiezione di alcuni filmati, anche dell’Istituto Luce, sulla città di fondazione.

Sono diverse le iniziative programmate dal Comitato di sezione ANPI, unitamente all’Associazione donne La Mandragola e al coordinamento donne SPI-CGIL, a Iglesias, nell’ambito della celebrazione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Si tratta di iniziative finalizzate a promuovere azioni positive verso il riconoscimento degli stereotipi di genere, estremamente diffusi nella nostra cultura e nella nostra società, per favorirne l’eliminazione.

Considerato che il femminicidio sia figlio degli stereotipi di genere, è stato previsto un intervento mirato a stimolare e/o rafforzare l’azione educativa, curato da esperte dell’AIDOS (Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo).

Pertanto, destinatari/e privilegiati sono le/gli studenti delle scuole superiori, i/le docenti, la cittadinanza tutta.

– 21 novembre 2024, dalle ore 11,30 alle ore 13,30, incontro con le/gli studenti dell’Istituto Magistrale Baudi di Vesme. Al pomeriggio dalle ore 17,00 alle ore 20,00 – incontro dibattito pubblico con la cittadinanza;

– 22 novembre 2024, dalle ore 11,30 alle ore 13,30, incontro con le/gli studenti dell’Istituto Tecnico Fermi-Asproni. Al pomeriggio, dalle ore 15,30 alle ore 18,30, seminario di formazione rivolto ai/alle insegnanti delle scuole secondarie.

Infine, nella giornata del 25 novembre, in diversi punti del centro cittadino di Iglesias, verranno allestiti dei pannelli esplicativi sui femminicidi.