Le RSU di Igea S.p.A. denunciano – in una nota diffusa oggi – «comportamenti di carattere antisindacale evidenziando ancora una volta un modus operandi irrispettoso nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, asse portante dell’Azienda. L’Amministratore Unico promuove azioni unilaterali senza alcun coinvolgimento delle rappresentanze sindacali o informandole tardivamente minando di fatto i normali rapporti industriali e sindacali. Le uniche iniziative di carattere informativo lo vedono protagonista di comunicati epistolari autocelebrativi indirizzati a ciascun dipendente, che scientemente mistificano la realtà dei fatti. Atteggiamenti che in questi anni hanno caratterizzato la gestione della società, alquanto discutibili, che stanno portando Igea al non rispetto della sua mission iniziale, le bonifiche!!!»
«Come avvenuto diverse volte in passato, l’azionista Unico, ha appreso solamente ad eventi accaduti, fatti, decisioni e atti per i quali si è reso necessario un intervento diretto della stessa RAS al fine di attuare correttivi che altrimenti avrebbero potuto creare situazioni di difficile gestione anche sotto il profilo sociale – aggiungono i rappresentanti delle RSU Igea Gianfranco Mereu, Salvatore Corriga, Massimo Fois, Alessandro Cuboni e Angela Vargiu -. Ultimo atto, in ordine temporale, perpetrato ai danni di tutti i dipendenti di Igea S.p.A., quello di aver disatteso la ratifica di parte degli accordi concordati in sede di contrattazione di secondo livello del mese di marzo 2023, e quello di effettuare reiterate azioni di modifica dell’organizzazione del lavoro attraverso spostamenti di sedi di lavoro del personale, per sopperire a continue carenze organizzative, di pianificazione o scelte sbagliate di progettazione dei lavori da parte del Management Aziendale. Inoltre, promuove a suo piacimento il trasferimento di una parte del personale presso uno stabile di Cagliari così da creare un totale scollamento dalle attività/uffici di Iglesias che da sempre efficacemente hanno la funzione di Centro Direzionale. Ci troviamo, di fatto, come se ci fossero due Società distinte e distanti!»
«L’assessorato dell’Industria da un lato, riconosce Iglesias quale baricentro delle attività estrattive riportando nella città gli uffici del corpo delle miniere, dall’altra, l’AU delocalizza la società a Cagliari, creando una situazione inaccettabile che mortifica la storia di tutto il Territorio. Situazione e decisioni denunciate già dal 2021 dai lavoratori e dalla precedente RSU aziendale, alla quale l’AU rispondeva con proclami che bollavano come NON veritiere le affermazioni “sulla decentralizzazione della direzione aziendale a Cagliari”, di contro annunciava la costruzione di nuovi uffici a Campo Pisano – sottolineano i rappresentanti delle RSU Igea -. Nella realtà, Cagliari, continua ad essere operativa e super attenzionata e accoglie nuove assunzioni, mentre gli stabili di Campo Pisano sono in continuo abbandono e decadenza, alimentati tra l’altro da generatori di corrente da luglio di quest’anno, a causa di un guasto che ha messo fuori uso la sottostazione di Campo Pisano; guasto risolvibile con un nuovo allaccio ad oggi ancora senza alcun riscontro, specchio di una società incapace di relazionarsi persino con Enel. L’AU e la Direzione Amministrativa non si presentano e snobbano Campo Pisano da più di un anno.»
«Le lavoratrici e i lavoratori di Igea si oppongono con forza e convinzione al decentramento operato da questa amministrazione e promuovono il reintegro delle attività Direzionali presso il sito di Campo Pisano ad Iglesias, che così come da statuto è la città che non solo storicamente la vede protagonista, ma che ricordiamo è la culla di tutte le iniziative che in tempi fiorenti hanno visto questa società operare positivamente e con grande professionalità nel ripristino e recupero delle attività dismesse, oggi siti turistici e fiore all’occhiello portati avanti con vivo interesse dai Sindaci del territorio – si legge ancora nella nota delle RSU Igea -. Condividiamo con orgoglio quanto sostenuto dal Presidente della Regione Sardegna nel suo recente comunicato stampa in occasione delle celebrazioni di Santa Barbara: “Ricordiamo l’opera di Santa Barbara, martire cristiana e patrona dei minatori, in una delle città simbolo dell’attività mineraria in Sardegna. Iglesias e tutto il Sulcis sono state storicamente e sono ancora oggi realtà importanti per il tessuto economico regionale, sapendo reinventarsi e prestare i propri territori alle mutate esigenze industriali nel corso dei decenni. Questa Giunta sostiene senza mezzi termini il ricco patrimonio storico e culturale della zona e i suoi lavoratori”. Igea SPA deve essere messa in condizione di operare nel migliore dei modi, si deve rafforzare il ruolo nella messa in sicurezza finalizzata al recupero del patrimonio minerario anche ai fini turistici e si devono creare le condizioni affinché possano concretizzarsi maggiori collaborazioni con le Amministrazioni comunali, oramai in perenne conflitto con la Società. Metteremo in campo tutte le azioni necessarie per salvare l’IGEA Spa da smantellamenti e dalla distruzione in atto.»
Le OO.SS., infine, «lanciano un appello e attendono con fiducia nei prossimi giorni un atto concreto da parte del Presidente della Regione Sardegna, dell’assessorato dell’Industria, Sindaci e Consiglieri regionali interessati, al fine di dare risposte all’estremo disagio delle OO.SS., delle lavoratrici e lavoratori di Igea S.p.A che operano in un contesto organizzativo arrivato al capolinea e che necessita di azioni non più rimandabili per il rilancio della mission aziendale delle opere indispensabili per il proseguo dell’attività di bonifica, preservando la centralità direzionale nel territorio».