16 January, 2025
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Oltre 450 presenze alla II edizione di La Sardegna di Vinodabere, che si è tenuta domenica 21 e lunedì 22 gennaio a Roma all’Hotel Belstay.

A degustare le oltre 160 etichette sono stati 160 operatori di settore (enotecari, ristoratori ed agenti), e circa 90 comunicatori del vino tra giornalisti, blogger ed influencer.

Le due masterclass, “Il Nepente di Oliena e le sue interpretazioni” e “Ogliastra, Orgosolo e Romangia, territori a confronto”, hanno registrato il sold out, con la partecipazione di oltre 90 persone tra comunicatori, operatori ed appassionati.

Con 35 cantine presenti ai banchi di assaggio, dove sono stati presenti i vignaioli, è stato possibile fare un viaggio unico tra i vitigni sardi ed apprezzare le differenze tra i vari territori. Non soltanto cannonau, carignano e vermentino ma anche vitigni più rari come il cagnulari, il bovale, la monica, la malvasia, il semidano, il torbato…

Con l’assaggio di 165 etichette, tra bollicine metodo classico e charmat, bianchi, rosati, rossi e vini dolci si è potuto avere un quadro di ciò che è la viticoltura sarda, fatta di impegno in vigna ed in cantina, di tradizioni e di sinergie. La presenza di alcune associazioni di produttori e di alcuni consorzi hanno dimostrato quanto fare squadra sia importante per emergere anche quando si è piccoli vignaioli e artigiani del vino.

L’appuntamento con la III edizione di La Sardegna di Vinodabere è per il prossimo anno.

Un grazie speciale va alle persone che hanno preso parte all’evento e soprattutto alle cantine presenti.

Elenco aree ed aziende che hanno partecipato alla II edizione

Alghero

Poderi Parpinello

Anglona

Tenute Rossini

Coros

Cantina Monte Fenosu

Salvatore Chessa

Gallura

Cantina Depperu

Jankara

La Contralta

Li Duni

Li Seddi

Siddùra

Surrau

Tenuta Muscazega

Tenute Grecu

Mamoiada

Cantina Marco Canneddu

Mandrolisai

Fradiles

Ogliastra

Alberto Loi

Tenute Perda Rubia

Oliena

Iolei

ASCOS, Associazione Produttori del Nepente e del Vino di Oliena:

Biscu

Gostolai

Guthiddai

Ruju Sardu

Salis

Vignaioli di Oliena

Orgosolo

Cantine di Orgosolo

Romangia

Fattorie Isole

Vini TraMonti

Consorzio Terre di Romangia:

Fara Giorgio

Nuraghe Cabrioni

Viticoltori della Romangia

Sulcis

AgriPunica

Cantina Santadi

Cantine Sardus Pater

Sud Sardegna

 

Audarya

Pala

Il 27 gennaio si celebra la “Giornata della Memoria”, una ricorrenza internazionale che ogni anno commemora le vittime dell’Olocausto, cioè il genocidio perpetrato tra il 1938 ed il 1945 ad opera del nazionalsocialismo e del fascismo nei confronti degli ebrei e di molte altre persone ritenute “deboli” e “indesiderabili”.

Una data che è stata scelta poiché in quel giorno del 1945 vennero aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, liberando i superstiti.

La parola shoah, è un termine che significa “catastrofe”.

Viene usato al femminile e si riferisce allo sterminio del popolo ebraico.

Il termine das Lager in tedesco significa “campo” o “magazzino”. Lager è l’abbreviazione di “Konzentrationslager” letteralmente tradotto “campo di concentramento”.

Si tolsero i diritti agli ebrei e vennero vietati i matrimoni misti tra ebrei e non ebrei.

Si consiglia la visione del cartone animato “La Stella di Andra e Tati”.

«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.

Guardiamo in faccia gli orrori per evitare di commettere gli stessi errori.»

Primo Levi

Queste sono le parole che dovrebbero essere utilizzate per descrivere ad un bambino tra gli 8 e i 9 anni perché si celebra la “Giornata della Memoria”. Lasciando descrizioni più crude ed eventi più crudeli ad un’età maggiore, onde evitare traumi psicologici data la realtà cruenta di questi fatti.

Ma lasciarli all’oscuro sarebbe altrettanto sbagliato, visto il tanto parlare da parte dei media e dei social e della presenza che ormai questi hanno nella vita non solo degli adulti ma anche dei bambini.

E’ importante iniziare a parlarne con attenzione e delicatezza, per indurre alla riflessione su un doloroso passato e, allo stesso tempo, consolidare le basi perché nel presente e nel futuro non si ripetano più fatti cosi incresciosi per l’intera umanità.

Nadia Pische

Nella foto di copertina Modesto Melis, tornato a Mauthausen 69 anni dopo la liberazione

Addio Gigi Riva. Un grande calciatore, tra i più grandi, ma soprattutto un grande uomo, onesto, leale e coerente… non comprabile dalle logiche di mercato. Ha rifiutato compensi ben cospicui da società calcistiche ben più importanti del “Cagliari Calcio”, ma lui “No”!

Fedele sempre al “Cagliari Calcio”, fedele per sempre alla sua Sardegna di cui è diventato parte integrante. Spero che tante istituzioni che ci governano e ci governeranno, sappiano amare la Sardegna almeno in questo modo, senza mai compromettersi con logiche di mercato e sempre al servizio della gente, di tutta la gente sarda, di ogni persona della nostra meravigliosa Sardegna e, conseguentemente, per il Bene comune. Grazie Gigi.

Antonio Mura, prete “tifoso ” della Sardegna

Unisulky Università Popolare del Sulcis, associazione culturale S’Ischiglia, ha organizzato un corso di astronomia in partenariato con il Planetario dell’Unione Sarda e con il professor Manuel Floris, astrofisico che del Planetario è responsabile. Si tratta di un corso per l’acquisizione dei primi rudimenti di astronomia e per l’osservazione della volta celeste. Il corso, della durata di 10 ore, è articolato in 5 lezioni, una alla settimana, si terrà a Carbonia ad un costo di 100 euro a persona, realizzabile con un minimo di 10 adesioni. La prima lezione, comunque, dovrà svolgersi al Planetario. Tempi, giorni e orari sono tutti da concordare di comune accordo con coloro che daranno la loro adesione, quanto prima possibile.

Il sindaco Pietro Morittu e l’intera Amministrazione Comunale di Carbonia esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Gigi Riva.

«Una perdita enorme per il mondo sportivo internazionale, nazionale, ma soprattutto per la Sardegnadice Pietro Morittu. Terra di cui è stato un simbolo, un paladino e un alfiere. Terra a cui ha giurato eterno amore, volendo restare per tutta la vita a Cagliari e rifiutando anche il trasferimento in squadre più blasonate e titolate come la Juventus. Gigi Riva è stato una leggenda, un mito. Uno degli eroi del Cagliari del tricolore del 1970, quello che lo scrittore Giuseppe Podda non esitò a definire sulle colonne dell’Unità “lo scudetto delle aree depresse”. E fu proprio Riva, “Rombo di tuono”, con le sue prodezze a trascinare i rossoblù alla vittoria dello scudetto.»

«Uno scudetto che aveva il sapore del riscatto e della rinascita di un’intera isola. Gigi Riva, un campione dentro e fuori dal campo», ha concluso il sindaco di Carbonia Pietro Morittu.

Un goal del capitano rossoblù Gianluigi Illario al 56′ ha deciso il derby Iglesias-Carbonia. E’ stata una partita molto equilibrata, che ha visto la squadra di Giampaolo Murru tenere più a lungo l’iniziativa, soprattutto in avvio di ripresa, ma è stata la squadra di Diego Mingioni, goal dell’Iglesias a parte, a costruire le due più nitide occasioni da goal, una per tempo, sfumate la prima per uno straordinario intervento del portiere Samuele Guddo su una grande conclusione dal limite dell’area di Ezequiel Cordoba, la seconda con un gran destro del capitano Gabriele Dore, con il pallone terminato sulla parte interna del palo alla destra di Samuele Guddo e poi allontanato dalla difesa dopo aver attraversato l’intero specchio della porta alle spalle del portiere.

Le due squadre si sono presentate in campo prive di due calciatori importanti come Andrea Porcheddu e Maurizio Bringas, l’Iglesias anche di Francesco Doneddu, tutti e tre squalificati. Giampaolo Murru, per il resto, ha presentato l’undici tipo di questo scorcio di stagione; Diego Mingioni ha presentato il nuovo arrivato Valerio Bigotti tra i pali e il capitano Gabriele Dore, al rientro a tempo pieno dopo una lunga assenza e lo spezzone di partita giocato con il Bari Sardo, al posto di Andrea Porcheddu.

 

Bella cornice di pubblico, oltre 500 spettatori, quanti non se ne vedevano da tempo al Monteponi.

L’avvio di partita ha visto l’Iglesias più intraprendente, alla conclusione con Lorenzo Isaia (uno dei tanti ex, con Fabio Mastino, Ayrton Hundt, Fabio Porru e Mattia Pitzalis in campo, Gioele Zedda in panchina) e Gianluigi Illario, ordinaria amministrazione per la difesa del Carbonia. Ed è stata la squadra biancoblù ad andare vicinissima al goal del vantaggio al 18′, con Ezequiel Cordoba, che liberatosi all’altezza della trequarti, è arrivata alla conclusione dai 20 metri, impegnando severamente Samuele Guddo, bravissimo a togliere il pallone da sotto la traversa con un intervento acrobatico.

Nel finale del tempo l’Iglesias ha trovato il goal con Wellington Bruno Caverzan (molto attivo sulla fascia destra), ma il direttore di gara lo ha annullato su segnalazione del suo assistente di destra.

Dopo il riposo, l’Iglesias è tornata in campo più determinata, ha preso in mano il controllo del gioco a centrocampo ed il Carbonia è apparso impaurito, incapace di tenere gli avversari lontani dalla propria area di rigore. Dopo due timidi tentativi, l’Iglesias è andata in goal all’11’ con il suo capitano Gianluigi Illario, pronto alla conclusione vincente su assist di Antony Cancilieri, con un tiro angolato, imparabile per Valerio Bigotti.

Ritrovatosi sotto di un goal, il Carbonia ha reagito e ha messo sotto pressione la difesa dell’Iglesias, con le iniziativa guidate da Gabriele Dore. E proprio il capitano biancoblù alla mezz’ora è andato a centimetri dal goal, con un gran destro che ha superato Samuele Guddo ma – come già rimarcato all’inizio – ha visto il pallone terminato la sua corsa sulla parte interna del palo e terminare a lato dall’altra parte del campo, poi liberato dai difensori, con il portiere rossoblù spettatore.

L’Iglesias, sventato il pericolo, ha continuato a soffrire le iniziative del Carbonia, forse nel ricordo di esperienze simili vissute a inizio stagione, ma ha rischiato solo in un’altra occasione, su una conclusione di testa del nuovo entrato Jacopo Falletto, terminata molto alta, in pieno recupero. Il finale di partita è stato molto nervoso, con qualche scontro, fisico e verbale, tipico dei derby, nei quali sono rimasti coinvolti anche i due allenatori, ammoniti dal direttore di gara che, tra l’altro, nel finale ha accusato un problema muscolare ad una gamba ed ha concluso la partita dopo essersi sottoposto a lunghi massaggi.

L’Iglesias al triplice fischio finale, giunto dopo quasi 10 minuti di recupero, ha dato sfogo alla grande gioia per la ritrovata vittoria nel derby, dopo la sconfitta del girone d’andata e le due della passata stagione, che allunga la serie positiva ad otto giornate, nel corso della quale ha vinto sei partite pareggiato le altre due, per un bottino di 20 punti che la rilanciano in classifica, alla vigilia del recupero della partita con il Tempio, rinviata due settimane fa per impraticabilità del campo, in programma mercoledì 24 gennaio, alle 15.00, allo stadio Monteponi. Se riuscisse a vincere, l’Iglesias salirebbe a quota 29 punti dove aggancerebbe il Ghilarza, in piena zona play-off, una posizione impensabile due mesi fa dopo il disastroso avvio di stagione.

        

Il Carbonia, dal canto suo, resta fermo a quota 17 punti, al terz’ultimo posto, a cinque punti dalla quota salvezza, occupata dalla Tharros, con una partita in meno giocata. E proprio la Tharros sarà una prossima avversaria, a Oristano, dopo la partita casalinga con il Li Punti. La squadra biancoblù nel derby non ha demeritato, a parte l’avvio timoroso della ripresa, e mostra segnali di crescita, ma i risultati mancano ormai da troppo tempo, la vittoria dal 28 ottobre (2 a 1 al Bosa) e tre soli punti nelle ultime nove partite giocate hanno fatto scivolare la squadra in piena zona retrocessione, dopo il promettente avvio di stagione.

Iglesias: Guddo, Mastino, Pitzalis (dal 75′ Capellino), Isaia, Hundt, Porru, Caverzan (72′ Carubini), Piras, Pavone (84′ Zedda), Illario, Cancilieri. A disposizione: Daga, Castanares, Fadda, Laplace, Atzeni. Allenatore: Giampaolo Murru.

Carbonia: Bigotti, Cocco (dall’89’ Falletto), Saia (66′ Adamo), Chidichimo, Wojcik, Mancini (54′ De Vivo), Cordoba (83′ Pitanza), Prieto, Basciu, Dore, Omoregie. A disposizione: Caroli, Carboni, Giganti, Lambroni, Lecca. Allenatore: Diego Mingioni.

Arbitro: Giuseppe Cozzolino di Oristano.

Assistenti di linea:

Marcatore: 56′ Illario (I).

Ammoniti: Woycik (C), Murru (all. Iglesias), Mingioni (all. Carbonia).

Spettatori: 500 circa.

«Perché l’autonomia scolastica dell’IPIA Loi con 410 studenti, unico Istituto in tutta la provincia del sud Sardegna ad avere un indirizzo per ottici, con una sede staccata a Sant’Antioco con indirizzo enogastronomico e MAT e, dunque, con una significativa complessità gestionale e didattica è stata tagliata? Quale criterio è stato applicato per la soppressione della sua autonomia scolastica?
Perché al Liceo Baudi di Vesme, nella vicinissima Iglesias, con meno di 400 alunni, con una complessità gestionale e didattica meno complessa ottiene il mantenimento dell’autonomia scolastica?
E ancora, sempre nella vicinissima Iglesias, all’Ipia Ferraris, con nessuna sede staccata in altri paesi e, dunque, con una minore complessità gestionale, con meno di 400 alunni mantiene la sua autonomia scolastica? Due pesi e due misure? Criteri diversi applicati a situazioni analoghe? Linee guida regionali applicate in maniera differente?»

A porsi e a porre queste domande è la RSU dell’Istituto IPIA Emanuela Loi di Carbonia, riunitasi venerdì 19 gennaio.

«892 alunni sarebbe la popolazione scolastica dell’Istituto che nascerebbe dall’accorpamento dell’IIS Beccaria con l’IPIA Emanuela Loi di Carbonia per decisione dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu con l’approvazione del piano di dimensionamento della della regione Sardegnaaggiunge la RSU -. Servivano forse quei numeri per compensare il numero insufficiente di alunni dell’IPIA Ferraris e del Baudi di Vesme e per mantenere la loro autonomia scolastica con meno di 400 alunni?). Il tutto a discapito dell’autonomia scolastica mostruosa che nascerebbe dall’accorpamento del Beccaria con l’IPIA Loi: istituto che risulterebbe così composto: due sedi a Carbonia con una pluralità di indirizzi di studio e con corsi diurni e serali + 1 sede a Villamassargia con corsi diurni e serali, + 1 sede a Sant’Antioco con corsi diurni e serali + 1 sede a Santadi con corsi diurni e serali + 2 aziende agrarie.
Ma chi ha partorito questo piano ha idea di come funziona un professionale enogastronomico e agrario? Ha idea della mostruosa complessità amministrativa, gestionale, e didattica che ha creato?»
«Il buon funzionamento dell’istituzione scolastica è messa a repentaglio da questa scelta che evidenzia una scarsa conoscenza della complessa gestione di una scuola e che in tal maniera di sottovaluta l’importanza di risposte adeguate al fabbisogno formativo di un bacino di utenza certamente composito e più numeroso che insiste nell’area del Sulcis e Basso Sulcis», conclude la RSU dell’Istituto IPIA Emanuela Loi di Carbonia.

Verde Isola – Kosmoto Monastir è la partita di spicco della 17ª giornata del girone A del campionato di Promozione regionale. Si gioca al Comunale Nuovi Caduti di Nassirya di Sant’Antioco. La squadra di Pasquale Lazzaro e quella di Marcello Angheleddu si sono già affrontate in Coppa Italia, con una vittoria per parte e qualificazione della Kosmoto per differenza goal. L’impegno della squadra tabarchina è molto arduo. La Kosmoto guida la classifica con due punti di vantaggio sul Castiadas e due partite in meno giocate. La Verde Isola occupa la penultima posizione con 11 punti.

Il Villamassargia gioca sul campo del Tortolì. La squadra sulcitana vive un periodo difficile, con risultati che l’hanno fatta scivolare al terz’ultimo posto con 16 punti.

Sugli altri campi, si giocano Arborea-Calcio Pirri, Guspini-Idolo e Terralba Francesco Bellu-Atletico Cagliari. Ieri sono stati disputati quattro anticipi: Arbus-Selargius 0 a 2, Lanusei-Gonnosfanadiga 3 a 1, Castiadas-.Gialeto 2 a 0, orrolese.Cus Cagliari 2 a 1.

Nella foto di copertina Pasquale Lazzaro, allenatore della Verde Isola.

Dopo i tre anticipi di ieri, tra i quali spicca la grande vittoria della Tharros per 3 a 0 sul Tempio, si conclude oggi con le restanti cinque partite, la terza giornata di ritorno del campionato di Eccellenza regionale. Nel programma odierno spicca il derby del Sulcis Iglesiente tra Iglesias e Carbonia, nel quale non ci saranno il capitano del Carbonia Andrea Porcheddu e per l’Iglesias Mauricio Bringas e Francesco Doneddu, tutti e tre squalificati. Dirige Giuseppe Cozzolino di Oristano, assistenti di linea Nicolò Pili di Cagliari e Andrea Orrù di Sassari.

Il derby del girone d’andata venne deciso con un goal su calcio di rigore, proprio dal grande assente di oggi, Andrea Porcheddu, appiedato per ben tre giornate dal giudice sportivo dopo la contestata espulsione rimediata al 37′ del primo tempo della partita casalinga con il Bari Sardo, seguita da tante polemiche e dalla presentazione del ricorso da parte della società biancoblù.

L’Iglesias arriva al derby lanciatissima, reduce com’è da ben cinque vittorie e due pareggi nelle ultime sette partite giocate, risultati che, con 17 punti, l’hanno rilanciata a metà classifica con 23 punti dopo un disastroso avvio. Ed il bilancio della squadra di Giampaolo Murru potrebbe ancora migliorare, considerato che mercoledì 24 gennaio è in programma allo stadio Monteponi il recupero della partita con il Tempio, rinviata due settimane fa per impraticabilità di campo.

Il Carbonia, viceversa, non vince dal 28 ottobre scorso, quando si impose 2 a 1 sul Bosa, e nelle ultime otto partite giocate ha messo insieme solo tre punti, frutto di altrettanti pareggi, a fronte di cinque sconfitte. La squadra di Diego Mingioni, comunque, contro il Bari Sardo è apparsa in crescita, ed ha strappato un meritato pareggio giocando senza il suo capitano dal 37′ del primo tempo.

La Villacidrese di Graziano Mannu ospita la capolista Ilvamaddalena al Santa Lucia di San Gavino Monreale. Dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Annamaria Sabiu di Carbonia e Andrea Porcu di Oristano La vittoria di Bosa, terza stagionale, ha consentito a Lamacchia e compagnia di agganciare in classifica il Sant’Elena ed ha confermato i segnali di ripresa, dopo un avvio di stagione da brividi e la successiva campagna di riparazione.

Sugli altri campi, scontri ad alta quota Ossese-Ghilarza e San Teodoro Porto Rotondo-Villasimius, il Li Punti ospita il Sant’Elena. Riposa il Bosa.

Ieri, come già sottolineato, grande impresa della Tharros di Antonio Lai che ha battuto 3 a 0 il quotato Tempio, risultato maturato nei primi 12 minuti, con una doppietta di Andrea Sanna (41 anni giovedì prossimo 25 gennaio) al 2′ e al 7′ e terzo goal di Joseph Tetteh al 12′. Il Tempio ha accusato il colpo pesantissimo subito a inizio partita, ha cercato di reagire ma la Tharros s’è difesa molto bene, rischiando poco ed è riuscita a portare in porto il risultato e i 3 punti senza subire goal.

Negli altri due anticipi, vittorie esterne per la vicecapolista Ferrini a Calangianus, 1 a 0 con goal di Alberto Usai, e per il Taloro Gavoi a Bari Sardo, 2 a 0, con goal di Nicolas Ricci ed Alessandro Pusceddu.

Giampaolo Cirronis

 

 

«Nell’incontro tenutosi al MIMIT, Sider Alloys non è stata in grado di riportare quante e quali risorse pubbliche e private sono state utilizzate fino ad oggi per il progetto di reindustrializzazione, comprese quelle messe a disposizione da Alcoa, e di illustrare lo stato di avanzamento degli investimenti ed il riavvio dello smelter. Vogliamo sapere se la multinazionale svizzera sia in grado di portare a termine l’investimento e raggiungere l’obiettivo della riassunzione di tutti i lavoratori dell’ex Alcoa e la ricostruzione di tutto l’indotto e della relativa occupazione.»

Lo hanno detto Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, e Renato Tocco, segretario Uilm del Sulcis Iglesiente.

«Ad oggi – hanno sottolineato Guglielmo Gambardella e Renato Toccoconstatiamo che l’azienda non è in grado di fornirci un cronoprogramma aggiornato, non ha confermato i contratti a termine di oltre 20 lavoratori, ha ritardato il pagamento delle ditte con conseguenti licenziamenti. Sinceramente, non ci convincono gli alibi avanzati sui ritardi registrati.»

«Crediamo che ci sia bisogno di capire se Sider Alloys sia ancora in grado di portare a compimento l’investimento. Visto l’utilizzo di fondi pubblici ed altrettanti previsti. Abbiamo chiesto al MIMIT e Regione Sardegna e Invitalia, socio al 20% in Sider Alloys, di effettuare una riflessione sulla vertenza e verificare le condizioni per il prosieguo del progettohanno concluso Guglielmo Gambardella e Renato Tocco -. Attenderemo con attenzione i prossimi incontri già pianificati per i prossimi 6 e 19 febbraio.»