22 November, 2024
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Avversari d’alta quota per Iglesias e Carbonia nella decima giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale. La squadra di Giampaolo Murru affronta la difficile trasferta di Tempio Pausania, con la squadra di  Mauro Giorico che insieme al Calangianus occupa la quarta posizione la precede di 1 punto. Dirige Christian Messina di Castellammare di Stabia, assistenti di linea Sergio Fara di Olbia e Alexandra Baneu di Oristano. Si tratta di un nuovo esame di maturità che se superato potrebbe aprire nuove prospettive nei quartieri nobili della classifica. In trasferta, finora, l’Iglesias ha fatto bene, vincendo tre delle cinque partite disputate, con San Teodoro Porto Rotondo, Ossese e Ferrini, mentre il Tempio al “Nino Manconi” ha già perso due volte, altrettanti scontri al vertice, con Monastir e Ossese.

Il Carbonia al Comunale “Carlo Zoboli” è chiamato ad un nuovo scontro con una squadra di vertice, l’Ossese, dopo aver affrontato, perdendo sempre, nell’ordine Budoni, Tempio e Monastir. Dirige Gabriele Sari di Alghero, assistenti di loinea Alessandro Cola di Ozieri e Michele Acciaro di Alghero. La squadra di Diego Mingioni in campionato attraversa un periodo complicato, che l’ha vista mettere insieme un solo punto nelle ultime cinque giornate, risultati che l’hanno fatta scivolare dal sesto al dodicesimo posto, con soli 8 punti. Quattro giorni fa, viceversa, è tornata al successo nella partita di andata della semifinale di Coppa Italia, rimontando un goal subito in avvio di partita con il Villasimius, e si presenta all’impegno odierno rinfrancata e decisa a “vendere cara la pelle” con il forte avversario, nel quale milita l’ex Andrea Porcheddu.

Sugli altri campi, le capolista Monastir e Budoni giocano in casa, rispettivamente con San Teodoro Porto Rotondo e Li Punti, mentre il Calangianus è impegnato in trasferta, a Ghilarza. Scontri di bassa classifica tra Villasimius e Taloro Gavoi, Bari Sardo e Ferrini. Completa il programma della giornata la partita Nuorese-Alghero.

Maurizio Cinus, difensore classe 2001, è ufficialmente un nuovo calciatore del Policoro Calcio, squadra che milita nel campionato di Promozione in Basilicata per la stagione 2024/2025. La società lucana ha deciso di puntare su Maurizio Cinus per rinforzare il proprio reparto difensivo, aggiungendo alla rosa un giovane promettente che ha già maturato una significativa esperienza in diverse categorie regionali e nazionali.

Nonostante la giovane età, Maurizio Cinus vanta un percorso calcistico che gli ha permesso di accumulare competenze e maturità tattica, giocando in vari club distribuiti principalmente in Sardegna. La sua carriera ha avuto inizio nell’Antiochense 2013. Successivamente, ha proseguito il suo percorso calcistico con il Samassi, club militante nel campionato di Eccellenza, dove ha avuto modo di affinare le sue capacità contro avversari di buon livello.

Maurizio Cinus ha poi indossato la maglia del Castiadas Calcio, squadra in cui ha giocato sia nel campionato di Eccellenza sia in quello di Promozione sarda. Dopo questa esperienza, è passato al Carbonia Calcio, club che gli ha permesso di confrontarsi con campionati di livello superiore, alternando stagioni tra Eccellenza e Serie D. Ha poi vestito la maglia del Guspini, sempre in Promozione e quella del Lanciano Calcio 1920, storico club abruzzese impegnato nel campionato di Promozione.

L’operazione che ha portato Maurizio Cinus al Policoro Calcio è stata condotta grazie all’intermediazione della GC Sport Consultants.

Proseguono senza soluzione di continuità le iniziative nell’alveo del progetto “Carbonia Città di fondazione”, finalizzato alla conoscenza dei fenomeni storici e culturali che hanno portato alla nascita delle città di fondazione. Il sindaco Pietro Morittu questa mattina ha partecipato ad Arborea al Festival Culturale ISTÒRIA, denominato “Nell’acqua – Il futuro e il cammino verso l’identità”, con l’obiettivo di tracciare un bilancio delle iniziative intraprese dal comune di Carbonia in un’ottica di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale cittadino, condividendo le linee di azione e le best pratices con i colleghi sindaci di Alghero e Arborea.

Sempre nell’ambito del progetto “Carbonia Città di Fondazione”, gli studenti degli Istituti superiori cittadini, nelle giornate del 13 e 14 novembre, hanno visitato l’Info Point multimediale “Carbonia Città di Fondazione “situato presso l’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari.

«Gli studenti hanno manifestato grande entusiasmo, interesse e curiosità nel vedere la loro città su grandi schermi che valorizzano in modo icastico la bellezza e la grande ricchezza del patrimonio materiale e immateriale della città», ha dichiarato l’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas. Nelle giornate del 19 e 20 novembre è prevista l’esplorazione guidata dei monumenti e degli edifici simbolo dell’architettura razionalista nella Piazza Roma e, a seguire, la proiezione del video del progetto Carbonia città di fondazione presso il Teatro Centrale. Destinatari gli studenti delle classi IV e V primaria e delle classi I, II, III secondaria di primo grado degli Istituti comprensivi della città. Il progetto “Città di Fondazione” è finanziato dalla Regione Sardegna con cadenza annuale e riguarda le città di Carbonia, Fertilia e Arborea.

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La Polizia di Stato ha arrestato un 41enne residente a Carbonia, ritenuto quale presunto responsabile dell’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli investigatori della Squadra Mobile di Cagliari e del Commissariato di Pubblica sicurezza di Carbonia sospettavano da tempo che l’indagato detenesse droga pronta per essere immessa sul mercato e danaro. L’intuizione si è rivelata esatta. Dopo il classico servizio di appostamento, infatti, gli agenti hanno deciso di intervenire e di procedere alla perquisizione dell’appartamento in uso all’uomo.

All’interno dell’abitazione sono stati così rinvenuti oltre 320 grammi di cocaina e circa 20 di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione e 400 euro in contanti. Al termine degli accertamenti l’uomo è stato arrestato, ristretto presso la Casa Circondariale di Uta ed al termine dell’udienza di convalida sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Per il prossimo Natale, vedremo un fenomeno a cui siamo abituati da anni e che può essere utile per spiegare cosa sta succedendo. In questi giorni può capitare, al momento di pagare, che alla cassa ci propongano di acquistare dei gadgets, o di fare un’offerta, a favore di un ricco ospedale, che diventerà un beneficio per i malati.
Premettiamo che un’offerta per la Sanità è un gesto altamente meritorio a cui tutti dovremmo partecipare. Questo meccanismo di raccolta fondi è anche utile per capire un fenomeno più generale diffuso in tutta Italia, soprattutto al Nord. Ci si chieda: chi ha pensato di raccogliere fondi per i malati? Forse i medici e gli infermieri? E’ poco probabile. E’ molto più probabile che l’idea provenga da un ufficio di contabilità ospedaliera. A cosa servono quei soldi? Servono senza dubbio a creare un “fondo integrativo “ per migliorare le cure del malato.
Bisogna tener presente che l’ospedale è già finanziato dal Fondo sanitario pubblico, ma il finanziamento pubblico non gli basta e raccoglie, privatamente, altri fondi. Secondo le norme i “fondi pubblici” dovrebbero essere “equamente” spartiti fra le Regioni, e assicurare “uguaglianza“ di trattamento a tutti gli italiani. La Costituzione, infatti, dispone l’“universalità“ delle cure. Ciò premesso, come vanno inquadrate quelle offerte natalizie? Si tratta di fondi extra che “integrano” il fondo pubblico, e che vengo definiti, per legge, “fondi integrativi”. Quei fondi verranno utilizzati dall’ospedale beneficiario in modo autonomo e indipendente dal controllo dello Stato, perché sono suoi, e lo Stato non interferisce nella libertà del loro utilizzo. Chi raccoglie fondi più ricchi conquista grande autonomia e grande potere di controllo sulla qualità e sulla scelta delle cure che erogherà. La differente entità di fondi integrativi esistente fra ospedale e ospedale, e fra Regione e Regione, può essere enorme; questo determinerà la differenza nella qualità di vita delle distinte popolazioni. Ciò avrà influenza sul criterio costituzionale di “uguaglianza”.
La rivoluzione dei principi di “equità”, di “uguaglianza” e di “universalità” introdotta da Tina Anselmi nella Costituzione, e da lei stessa concretizzata nella Legge 833/78, fu un’idea geniale ma venne depotenziata dal ministro Francesco De Lorenzo nel 1992 e poi dal ministro Rosy Bindi con la legge 299/1999; in quest’ultima vennero definitivamente riconosciuti i ”fondi integrativi” per finanziare gli ospedali.
Nel 2001 l’esistenza dei “fondi integrativi” ebbe un ulteriore supporto dalle modifiche portate al Titolo V della Costituzione. Gli emendamenti alla Costituzione hanno avuto conseguenze evidenti la Sanità nelle regioni ricche del Nord è una grande sanità. La Sanità nelle regioni povere è una povera Sanità. Non ci volle molto a capire che l’effetto dei fondi integrativi avrebbe differenziato gli italiani e da questa lezione prese piede l’idea nel ministro Roberto Calderoli di estendere quel metodo a tutti i servizi pubblici, e cioè, oltre alla Sanità, all’Istruzione, ai Trasporti, e a tutti i Servizi pubblici attinenti alla qualità della vita nazionale. Si tratta quei Servizi che tengono coeso un popolo. Il rischio, con la legge integrale di Roberto Calderoli, è quello di intaccare i quattro principi fondamentali della Costituzione: la Solidarietà, l’Uguaglianza, la Sovranità Popolare, i Diritti Inviolabili (articoli 1, 2, 3, 32, etc.).
Il difetto di Solidarietà e Uguaglianza si sta già vedendo nel sistema sanitario Sardo. E’ noto a tutti che, data la crisi profonda dell’assistenza sanitaria in Sardegna, molti sardi affetti da tumori, per curarsi, migrano verso le regioni più ricche del Nord Italia. Chi ha questa esperienza scopre che, secondo la Regione in cui vai, ogni malattia ha un costo diverso. Il prezzo da pagare è il DRG (Diagnosis Related Group) che permette di classificare tutti i malati dimessi da un ospedale in gruppi omogenei in base alle risorse. Ora, prendiamo il caso di una ipotetica paziente con cancro alla mammella che viene operata in un ospedale sardo. Il DRG per cancro di mammella operato in Sardegna viene pagato all’ospedale 4.500 euro circa. Se la stessa paziente venisse operata in un ospedale del Nord, il DRG per lo stesso intervento varrebbe circa 7.000 euro. Quindi l’ospedale guadagna di più e può offrire cure migliori. Chi paga l’aumento del costo, in questo caso, se il malato è sardo? Paga la Regione Sardegna. La differenza del costo dell’intervento per i malati di quella regione del Nord, viene pagato dai “fondi integrativi” della stessa regione. Tali fondi sono stati formati con un metodo paragonabile alle donazioni che facciamo nel corso degli acquisti di Natale. Si tratta cioè di fondi extra, indipendenti dal Fondo Sanitario Nazionale, che possono essere accumulati massimamente nelle regioni più ricche, sia attraverso donazioni sia attraverso una raccolta fiscale supplementare attuata dalla stessa regione.

I “fondi integrativi” di dette regioni possono essere scaricati dal conto che le stesse regioni devono allo Stato per finanziare la Solidarietà nazionale. Di fatto, quindi, tali regioni possono contribuire di meno alla formazione del Fondo sanitario Nazionale. Ne consegue che le regioni più povere possono attingere in misura minore e possono erogare una sanità di livello inferiore.
Questo meccanismo, secondo la legge sull’“autonomia differenziata” di Roberto Calderoli, dovrebbe essere esteso a tutti i Servizi pubblici, dalla Sanità ai Trasporti, dall’Istruzione e Università alla Viabilità e all’edilizia pubblica, etc.. Se passasse integralmente quella legge creerebbe una distanza incolmabile sulla qualità di vita tra i cittadini delle regioni del Nord e quelli del Sud. Lo stesso Sergio Mattarella ha messo in guardia sul pericolo che si corre nell’intaccare i diritti inviolabili della Costituzione; fatto che ci esporrebbe alla disgregazione nazionale. Verrebbero intaccati non solo i LEA (livelli essenziali di assistenza), ma anche i LEP (livelli essenziali di prestazioni); in sostanza ne soffrirebbero tutti i servizi pubblici.
Oggi la Consulta ha dato il suo parere sulla legge e sostiene che essa è costituzionale (art. 116) ma illegittima in alcune parti decisive. I Giudici, infatti, richiamano al rispetto della Costituzione e sottolineano che la forma dello Stato, insieme al ruolo fondamentale delle Regioni, riconosce i principi della Unità della Repubblica, della Solidarietà tra le Regioni, dell’Eguaglianza, della garanzie dei Diritti dei Cittadini e dell’equilibrio di bilancio. Testualmente sentenzia: «La distribuzione della funzione legislativa e amministrativa tra i diversi livelli territoriali di governo (Comuni, Province, Regioni) non deve corrispondere all’esigenza di un riparto di potere tra i diversi segmenti del sistema politico, ma deve avvenire in funzione del bene comune della società e di tutela dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione. A tal fine, è il principio costituzionale di sussidiarietà che regola la distribuzione delle funzioni fra Stato e Regioni. In questo quadro l’Autonomia differenziata deve essere funzionale a migliorare l’efficienza degli apparati pubblici e ad assicurare maggior responsabilità politica, rispondendo meglio alle attese e ai bisogni dei cittadini».
La sentenza richiama al rispetto dell’articolo 116 della Costituzione e all’osservanza dei principi fondamentali della Costituzione tutta. Principi che il proponente ignorava.
Le quattro regioni che hanno ricorso, per adesso, ci hanno salvati da un disastro.

Mario Marroccu

I vigili del fuoco del distaccamento di Carbonia sono intervenuti pochi prima delle 18.00 in via don Luigi Orione, a Carbonia,per un incidente stradale che, per cause ancora da accertare, ha coinvolto due auto. A causa dello scontro frontale uno dei due veicoli si è successivamente ribaltato su un fianco.
I vigili del fuoco, giunti sul posto, hanno provveduto alla stabilizzazione del veicolo, alla messa in sicurezza dei mezzi e all’estrazione dell’autista dall’auto ribaltata, un uomo di 54 anni, per poi affidarlo alle cure del personale del 118, intervenuto con 2 ambulanze.
I sanitari hanno poi disposto il trasporto presso il vicino ospedale Sirai di Carbonia anche per il conducente del secondo veicolo, una donna di 56 anni.
Sul posto, oltre alla squadradei vigili del fuoco e al personale sanitario del 118, sono intervenute anche le forze dell’ordine per quanto di loro competenza.

Nell’ambito delle visite istituzionali programmate dal Comando Provinciale dei Carabinieri, il sindaco Pietro Morittu questa mattina ha incontrato il comandante Luigi Grasso, accompagnato dal comandante della Compagnia di Carbonia Enrico Santurri e dal comandante di stazione Antonio Manicone. All’incontro erano presenti il comandante della Polizia Locale, la segretaria generale, il presidente del Consiglio comunale e la Giunta. Il generale Luigi Grasso ha rappresentato l’esigenza e la volontà di conoscere meglio il territorio, stando in contatto costante con le amministrazioni locali. Nell’occasione è stata confermata la vicinanza dell’Arma dei carabinieri alla cittadinanza quale presidio fondamentale a tutela della popolazione.

Il sindaco Pietro Morittu, in qualità di legale rappresentante del distretto socio-sanitario dell’Ambito PLUS Carbonia, giovedì 14 novembre, presso la Sala Anfiteatro a Cagliari, ha partecipato alla firma del Protocollo d’intesa per il funzionamento della rete antiviolenza, promosso dalla Regione Sardegna.

La definizione del protocollo sottoscritto e dell’operatività della Rete regionale antiviolenza mira a prevenirla, a proteggere le donne che la subiscono, per contribuire alla fase investigativa, processuale, di condanna e di trattamento del comportamento violento degli autori e di risarcimento delle vittime.

«È una grande notizia la sigla di un protocollo d’intesa da parte della Regione e di tutti gli enti che sono chiamati, ognuno per la sua competenza, a intervenire per contrastare ogni forma di violenza, compresa quella assistita e/o subita dalle persone minorenni, la violenza domestica e la violenza nelle relazioni di intimità», ha dichiarato il sindaco Pietro Morittu.

Il Protocollo d’intesa, in linea con i riferimenti normativi:

– riconosce che la violenza sulle donne è violenza di genere e costituisce un attacco all’inviolabilità della persona e alla sua libertà;

– converge sull’evidenza che la violenza contro le donne è una delle manifestazioni dei rapporti di potere tra uomini e donne, storicamente ineguali, che hanno portato alla loro discriminazione impedendone la piena realizzazione e dando luogo ad un’estesa violazione dei diritti umani e ad ostacoli significativi nel conseguimento dell’uguaglianza e della parità di genere;

– riconosce che il raggiungimento dell’uguaglianza di genere è un elemento chiave per prevenire la violenza contro le donne;

– riconosce che la violenza sulle donne è un fenomeno strutturale grave e diffuso nella società e rappresenta un rilevante problema di salute pubblica e sociale per le conseguenze che comporta;

– riconosce che le persone minorenni sono co-vittime della violenza domestica quando vivono esperienze della stessa natura psicologica, fisica, sessuale e intimidatoria vissute dalla madre o dalle figure di riferimento primario.

 

L’Amministrazione comunale si è aggiudicata un bando indetto dalla Regione Sardegna per la realizzazione di interventi di riqualificazione degli impianti sportivi cittadini per un importo complessivo pari a 1.500.000 euro.
1.000.000 di euro verranno messi a correre per la realizzazione dei lavori di riqualificazione del complesso sportivo via Balilla (Palazzetto e Pattinodromo) e 500.000 euro per gli interventi di riqualificazione dell’impianto sportivo “Dettori” di via dello Sport.
«Con l’aggiudicazione al bando Sport riguardante due strutture cittadine si conferma ancora una volta la capacità dell’Amministrazione comunale, come previsto nelle nostre linee di mandato, di intercettare tutte le possibili linee di finanziamento messe in campo dalla Regione, dallo Stato e dagli avvisi europei», ha detto il sindaco Pietro Morittu.
Soddisfazione è stata espressa congiuntamente dall’assessore dei Lavori pubblici Manolo Mureddu e dall’assessora dello Sport Giorgia Meli, che hanno «ringraziato gli uffici comunali per aver portato avanti con la consueta solerzia, tempestività e abnegazione le pratiche amministrative, seguendo le linee di indirizzo politico. Gli interventi previsti per la cittadella sportiva di via Balilla consistono nella climatizzazione ed efficientamento energetico del palazzetto e nella riqualificazione del pattinodromo e della balaustra, mentre gli interventi sul Dettori verteranno sulla riqualificazione della pista di atletica».