25 November, 2024
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Sede rinnovata e nuovi servizi per la clientela, grazie al Progetto Polis. Ha riaperto al pubblico l’ufficio postale di Nuxis dopo i lavori di ristrutturazione.

Tra i principali interventi, la funzionale ottimizzazione degli spazi, la nuova configurazione della sportelleria con altezze ribassate per agevolare tutti i segmenti di clientela, le postazioni di lavoro ergonomiche per favorire posture corrette, la posa di un percorso in rilievo sul piano di calpestio per consentire alle persone con deficit visivi la piena autonomia negli spostamenti all’interno della sala al pubblico senza l’ausilio di assistenza.

Grande attenzione anche per la sicurezza. L’ufficio postale di Nuxis , infatti, è dotato di impianto di videosorveglianza a circuito chiuso collegato con la Security Room di Genova, operativa 24 ore su 24 in attività di controllo e vigilanza dei siti aziendali, che consente di monitorare possibili intrusioni nei locali e all’occorrenza intervenire con l’attivazione dei sistemi di allarme e con la richiesta di pronto intervento delle forze dell’ordine; inoltre, il sistema antirapina “roller cash” gestisce per ogni postazione una cassaforte ad apertura temporizzata consentendo di mettere in sicurezza il contante al termine di ogni operazione a sportello.

L’iniziativa rientra nel progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, ideato da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti, contribuendo al loro rilancio.

Il progetto Polis valorizza gli uffici postali non solo da un punto di vista infrastrutturale, ma anche in relazione all’offerta di nuovi servizi. In particolare, come in numerosi uffici postali del Sulcis, anche a Nuxis è già possibile richiedere direttamente a sportello i primi tre certificati INPS: il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M”, che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico.

L’ufficio postale di Nuxis è a disposizione dei cittadini con il consueto orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35.

Cinque giorni di proiezioni, musica, incontri e racconto del territorio. L’edizione 2024 del Carbonia Film Festival – organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia per la direzione artistica di Francesco Giai Via – va in archivio rinnovando il suo rapporto con il pubblico attraverso un numero sempre crescente di spettatori, senza mai smarrire la sua dimensione intima e sociale, capace di abbattere le barriere tra ospiti, pubblico e staff, a favore di una convivialità che rende l’esperienza uno spazio fertile di idee e confronto.

Dal 13 al 17 novembre si sono alternate nel Sulcis le migliori voci del cinema indipendente italiano, da Francesco Costabile a Rosa Palasciano, da Silvia Luzi a Luca Bellino; e i nuovi sguardi sul contemporaneo, con il regista Milad Tangshir e il fumettista Majid Bita – autori iraniani trapiantati in Italia; senza però tralasciare i grandi temi internazionali, grazie al  regista palestinese in esilio Mohamed Jabaly, che da anni si batte per i diritti umani attraverso il cinema.

A chiudere un cartellone come sempre multidisciplinare è stato il concerto di Dente, uno dei musicisti più influenti della nostra canzone d’autore, dopo una lunga assenza dai palchi isolani.

Alla dimensione culturale del festival si accompagna quella socio-economica, con il coinvolgimento di 7 ristoratori, 3 strutture ricettive, 2 locali, 3 scuole superiori e una lunga serie di figure professionali. Hanno lavorato al CFF 15 tecnici con varie competenze, fotografi e social media manager, staff organizzativo, addetti all’accoglienza, maschere e autisti, per un gruppo di lavoro di oltre venti persone e una ricaduta sul territorio fatta di relazioni ma anche, e soprattutto, di economie concrete e sviluppo di nuove competenze.

Il festival si è concluso ma non i progetti del Centro servizi culturali Carbonia della Società Umanitaria. È ancora in corso, infatti, il Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, progetto coordinato dal regista Daniele Gaglianone e dal tutor Chicco Angius, che coinvolge sei giovani filmmaker selezionati in tutta Italia tramite bando: una squadra che sarà al lavoro sino al 25 novembre per la realizzazione di un documentario. L’iniziativa, ormai alla sua terza edizione, ha l’obiettivo di continuare a raccontare un territorio complesso e pieno di ricchezze nascoste come quello sulcitano.

Sarà invece visitabile sino al 23 novembre la mostra che ha inaugurato il festival: Sguardi Plurali per un’Italia Plurale, allestita negli spazi della biblioteca comunale. Una mostra fotografica che presenta gli esiti di un concorso rivolto a giovani fotografi e fotografe con retroterra migratorio. In mostra i lavori di 24 autori e autrici provenienti da tutta Italia; diversi sono nati qua, altri sono arrivati nel nostro Paese ancora molto piccoli. Alcuni sono rifugiati, altri sono cittadini italiani, altri sono in attesa di diventarlo.

 

Il Carbonia tiene testa ad una grande Ossese, rimonta due volte, costruisce tanto, sciupa altrettanto e alla fine perde 4 a 2, Per la squadra di Diego Mingioni è la quinta sconfitta nelle sei partite fin qui disputate al “Carlo Zoboli”, ma se due settimane fa nello 0-4 con la capolista Monastir era stata irriconoscibile, questa volta s’è ritrovata, ha giocato in fase di costruzione forse la miglior partita di questo primo scorcio di stagione, ma alla fine ha pagato per le ingenuità nella fase difensiva e la mancanza di lucidità e cinismo in attacco.
Diego Mingioni aveva tutto l’organico a disposizione e ha riproposto in attacco la coppia formata da Lorenzo Sartini e Federico Moreno, con Nicolas Ricci, Christian Mancini, Wellinton Caverzan e Lorenzo Isaia.
Nell’Ossese in campo dall’inizio tre ex: Werther Carboni, Marco Russu e Andrea Porcheddu. Non c’è il nuovo attaccante Mauricio Villa.
La prima occasione la costruisce il Carbonia al 4′ con un invito di Nicolas Ricci per Lorenzo Sartini, il cui colpo di testa termina di poco sul fondo.
 
L’Ossese, come è accaduto spesso quest’anno agli avversari del Carbonia, al primo tentativo ha sbloccato il risultato. Mattia Gueli sorprende la difesa del Carbonia con un assist perfetto per Filippo Mascia che ha superato agevolmente Mirko Atzeni.
 
La reazione del Carbonia è stata immediata e dopo poco più di un minuto Nicolas Ricci ha inventato il goal del pareggio con un tiro forte e angolatissimo che ha superato Werther Carboni a fil di palo.
La partita è equilibrata ma al 19′ l’Ossese s’è riportata in vantaggio ancora su azione generata da un calcio di punizione di Mattia Gueli , corretto di testa da Marco Russu per il tocco vincente da pochi passi di Ezequiel Franchi: 1 a 2.
Il Carbonia reagisce anche questa volta e alla mezz’ora Federico Moreno esalta le doti acrobatiche di Werther Carboni con una grande conclusione da favorevole posizione.
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E’ il preludio al goal del nuovo pareggio del Carbonia che è arrivato al 35′: iniziativa di Christian Mancini per Nicolas Ricci, lancio verso Mateo Broglia, assist per la deviazione vincente di Christian Mancini: 2 a 2.
Il Carbonia ci crede e mette in grande difficoltà la difesa dell’Ossese che prima del riposo, si salva prima con un’altra prodezza di Werther Carboni su conclusione di Mateo Broglia e mette in angolo. sugli sviluppi del quale un difensore ha salvato sulla linea a portiere battuto.
In avvio di ripresa è stato ancora il Carbonia ad andare vicino al goal del sorpasso prima con Federico Moreno poi con Nicolas Ricci che dopo uno scambio con Federico Moreno ha costretto ancora Werther Carboni ad un intervento decisivo in calcio angolo.
L’Ossese, fiutato il pericolo, s’è riportata in avanti e al 10′ Mattia Gueli ha calciato di poco a lato un calcio di punizione dai 20 metri. E un minuto dopo Ezequiel Franchi non ha trovato la deviazione vincente da pochi passi su assist di Paolo Tuccio. Replica del Carbonia al 18′, con una bella azione conclusa da Mateo Broglia e salvataggio di Marco Russu.
Giacomo Demartis al 65′ ha inserito Alssio Virdis al posto di Ezequiel Franchi e l’Ossese ha aumentato la pressione e al 67′ s’è riportata in vantaggio: il Carbonia ha perso colpevolmente palla sulla fascia destra, il pallone è stato servito ad Andrea Porcheddu che in due tempi ha trovato l’angolo giusto: 2 a 3 con goal dell’ex beniamino del “Carlo Zoboli”.
Il Carbonia non s’è arreso ed è andato vicinissimo al terzo pareggio prima con Mateo Broglia, salvataggio di Paolo Tuccio sulla linea di porta, poi con Christian Mancini e Lorenzo Sartini.
 
All’84’ con il Carbonia sbilanciato alla ricerca del goal del pareggio, l’Ossese ha trovato il quarto goal che ha chiuso la partita con Alesso Virdis.
L’Ossese conferma il terzo posto a cinque punti dalla coppia di testa formata da Monastir e Budoni. Per il Carbonia, alla quinta sconfitta nelle ultime sei giornate, la classifica è sempre più precaria e sabato prossimo c’è in programma il primo scontro salvezza, a San Teodoro.
Carbonia: Atzeni Mirko, Cocco (69′ Tocco), Broglia, Chidichimo, Garcia, Caverzan (73′ Abbruzzi), Ricci, Mancini Christian, Isaia, Sartini (78′ Mastropietro), Moreno (78′ Doneddu Francesco). A disposizione: Doneddu Davide, Stefano Atzeni, Carboni, Lambroni, Mancini Nicola. All. Diego Mingioni.
Ossese: Carboni, Russu, Fancellu, Franchi (65′ Virdis), Gueli, Pinna, Mascia, Ubertazzi, Porcheddu, Tuccio, Nurra (60′ Lisai). A disposizione: Sechi Antonio, Sechi Alessandro, Scanu, Fernandez, Tanda. Allenatore: Giacomo Demartis.
Arbitro: Gabriele Sari di Alghero.
Assistenti di linea: Alessandro Cola di Ozieri e Michele Acciaro di Alghero.
Marcatori: 9′ Mascia (O), 10′ Ricci (C), 19′ Franchi (O), 35′ Mancini Christian (C), 67′ Porcheddu (O), 84′ Virdis (O).
Spettatori: 250.
Giampaolo Cirronis

Avversari d’alta quota per Iglesias e Carbonia nella decima giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale. La squadra di Giampaolo Murru affronta la difficile trasferta di Tempio Pausania, con la squadra di  Mauro Giorico che insieme al Calangianus occupa la quarta posizione la precede di 1 punto. Dirige Christian Messina di Castellammare di Stabia, assistenti di linea Sergio Fara di Olbia e Alexandra Baneu di Oristano. Si tratta di un nuovo esame di maturità che se superato potrebbe aprire nuove prospettive nei quartieri nobili della classifica. In trasferta, finora, l’Iglesias ha fatto bene, vincendo tre delle cinque partite disputate, con San Teodoro Porto Rotondo, Ossese e Ferrini, mentre il Tempio al “Nino Manconi” ha già perso due volte, altrettanti scontri al vertice, con Monastir e Ossese.

Il Carbonia al Comunale “Carlo Zoboli” è chiamato ad un nuovo scontro con una squadra di vertice, l’Ossese, dopo aver affrontato, perdendo sempre, nell’ordine Budoni, Tempio e Monastir. Dirige Gabriele Sari di Alghero, assistenti di loinea Alessandro Cola di Ozieri e Michele Acciaro di Alghero. La squadra di Diego Mingioni in campionato attraversa un periodo complicato, che l’ha vista mettere insieme un solo punto nelle ultime cinque giornate, risultati che l’hanno fatta scivolare dal sesto al dodicesimo posto, con soli 8 punti. Quattro giorni fa, viceversa, è tornata al successo nella partita di andata della semifinale di Coppa Italia, rimontando un goal subito in avvio di partita con il Villasimius, e si presenta all’impegno odierno rinfrancata e decisa a “vendere cara la pelle” con il forte avversario, nel quale milita l’ex Andrea Porcheddu.

Sugli altri campi, le capolista Monastir e Budoni giocano in casa, rispettivamente con San Teodoro Porto Rotondo e Li Punti, mentre il Calangianus è impegnato in trasferta, a Ghilarza. Scontri di bassa classifica tra Villasimius e Taloro Gavoi, Bari Sardo e Ferrini. Completa il programma della giornata la partita Nuorese-Alghero.

Maurizio Cinus, difensore classe 2001, è ufficialmente un nuovo calciatore del Policoro Calcio, squadra che milita nel campionato di Promozione in Basilicata per la stagione 2024/2025. La società lucana ha deciso di puntare su Maurizio Cinus per rinforzare il proprio reparto difensivo, aggiungendo alla rosa un giovane promettente che ha già maturato una significativa esperienza in diverse categorie regionali e nazionali.

Nonostante la giovane età, Maurizio Cinus vanta un percorso calcistico che gli ha permesso di accumulare competenze e maturità tattica, giocando in vari club distribuiti principalmente in Sardegna. La sua carriera ha avuto inizio nell’Antiochense 2013. Successivamente, ha proseguito il suo percorso calcistico con il Samassi, club militante nel campionato di Eccellenza, dove ha avuto modo di affinare le sue capacità contro avversari di buon livello.

Maurizio Cinus ha poi indossato la maglia del Castiadas Calcio, squadra in cui ha giocato sia nel campionato di Eccellenza sia in quello di Promozione sarda. Dopo questa esperienza, è passato al Carbonia Calcio, club che gli ha permesso di confrontarsi con campionati di livello superiore, alternando stagioni tra Eccellenza e Serie D. Ha poi vestito la maglia del Guspini, sempre in Promozione e quella del Lanciano Calcio 1920, storico club abruzzese impegnato nel campionato di Promozione.

L’operazione che ha portato Maurizio Cinus al Policoro Calcio è stata condotta grazie all’intermediazione della GC Sport Consultants.

Proseguono senza soluzione di continuità le iniziative nell’alveo del progetto “Carbonia Città di fondazione”, finalizzato alla conoscenza dei fenomeni storici e culturali che hanno portato alla nascita delle città di fondazione. Il sindaco Pietro Morittu questa mattina ha partecipato ad Arborea al Festival Culturale ISTÒRIA, denominato “Nell’acqua – Il futuro e il cammino verso l’identità”, con l’obiettivo di tracciare un bilancio delle iniziative intraprese dal comune di Carbonia in un’ottica di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale cittadino, condividendo le linee di azione e le best pratices con i colleghi sindaci di Alghero e Arborea.

Sempre nell’ambito del progetto “Carbonia Città di Fondazione”, gli studenti degli Istituti superiori cittadini, nelle giornate del 13 e 14 novembre, hanno visitato l’Info Point multimediale “Carbonia Città di Fondazione “situato presso l’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari.

«Gli studenti hanno manifestato grande entusiasmo, interesse e curiosità nel vedere la loro città su grandi schermi che valorizzano in modo icastico la bellezza e la grande ricchezza del patrimonio materiale e immateriale della città», ha dichiarato l’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas. Nelle giornate del 19 e 20 novembre è prevista l’esplorazione guidata dei monumenti e degli edifici simbolo dell’architettura razionalista nella Piazza Roma e, a seguire, la proiezione del video del progetto Carbonia città di fondazione presso il Teatro Centrale. Destinatari gli studenti delle classi IV e V primaria e delle classi I, II, III secondaria di primo grado degli Istituti comprensivi della città. Il progetto “Città di Fondazione” è finanziato dalla Regione Sardegna con cadenza annuale e riguarda le città di Carbonia, Fertilia e Arborea.

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La Polizia di Stato ha arrestato un 41enne residente a Carbonia, ritenuto quale presunto responsabile dell’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli investigatori della Squadra Mobile di Cagliari e del Commissariato di Pubblica sicurezza di Carbonia sospettavano da tempo che l’indagato detenesse droga pronta per essere immessa sul mercato e danaro. L’intuizione si è rivelata esatta. Dopo il classico servizio di appostamento, infatti, gli agenti hanno deciso di intervenire e di procedere alla perquisizione dell’appartamento in uso all’uomo.

All’interno dell’abitazione sono stati così rinvenuti oltre 320 grammi di cocaina e circa 20 di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione e 400 euro in contanti. Al termine degli accertamenti l’uomo è stato arrestato, ristretto presso la Casa Circondariale di Uta ed al termine dell’udienza di convalida sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Per il prossimo Natale, vedremo un fenomeno a cui siamo abituati da anni e che può essere utile per spiegare cosa sta succedendo. In questi giorni può capitare, al momento di pagare, che alla cassa ci propongano di acquistare dei gadgets, o di fare un’offerta, a favore di un ricco ospedale, che diventerà un beneficio per i malati.
Premettiamo che un’offerta per la Sanità è un gesto altamente meritorio a cui tutti dovremmo partecipare. Questo meccanismo di raccolta fondi è anche utile per capire un fenomeno più generale diffuso in tutta Italia, soprattutto al Nord. Ci si chieda: chi ha pensato di raccogliere fondi per i malati? Forse i medici e gli infermieri? E’ poco probabile. E’ molto più probabile che l’idea provenga da un ufficio di contabilità ospedaliera. A cosa servono quei soldi? Servono senza dubbio a creare un “fondo integrativo “ per migliorare le cure del malato.
Bisogna tener presente che l’ospedale è già finanziato dal Fondo sanitario pubblico, ma il finanziamento pubblico non gli basta e raccoglie, privatamente, altri fondi. Secondo le norme i “fondi pubblici” dovrebbero essere “equamente” spartiti fra le Regioni, e assicurare “uguaglianza“ di trattamento a tutti gli italiani. La Costituzione, infatti, dispone l’“universalità“ delle cure. Ciò premesso, come vanno inquadrate quelle offerte natalizie? Si tratta di fondi extra che “integrano” il fondo pubblico, e che vengo definiti, per legge, “fondi integrativi”. Quei fondi verranno utilizzati dall’ospedale beneficiario in modo autonomo e indipendente dal controllo dello Stato, perché sono suoi, e lo Stato non interferisce nella libertà del loro utilizzo. Chi raccoglie fondi più ricchi conquista grande autonomia e grande potere di controllo sulla qualità e sulla scelta delle cure che erogherà. La differente entità di fondi integrativi esistente fra ospedale e ospedale, e fra Regione e Regione, può essere enorme; questo determinerà la differenza nella qualità di vita delle distinte popolazioni. Ciò avrà influenza sul criterio costituzionale di “uguaglianza”.
La rivoluzione dei principi di “equità”, di “uguaglianza” e di “universalità” introdotta da Tina Anselmi nella Costituzione, e da lei stessa concretizzata nella Legge 833/78, fu un’idea geniale ma venne depotenziata dal ministro Francesco De Lorenzo nel 1992 e poi dal ministro Rosy Bindi con la legge 299/1999; in quest’ultima vennero definitivamente riconosciuti i ”fondi integrativi” per finanziare gli ospedali.
Nel 2001 l’esistenza dei “fondi integrativi” ebbe un ulteriore supporto dalle modifiche portate al Titolo V della Costituzione. Gli emendamenti alla Costituzione hanno avuto conseguenze evidenti la Sanità nelle regioni ricche del Nord è una grande sanità. La Sanità nelle regioni povere è una povera Sanità. Non ci volle molto a capire che l’effetto dei fondi integrativi avrebbe differenziato gli italiani e da questa lezione prese piede l’idea nel ministro Roberto Calderoli di estendere quel metodo a tutti i servizi pubblici, e cioè, oltre alla Sanità, all’Istruzione, ai Trasporti, e a tutti i Servizi pubblici attinenti alla qualità della vita nazionale. Si tratta quei Servizi che tengono coeso un popolo. Il rischio, con la legge integrale di Roberto Calderoli, è quello di intaccare i quattro principi fondamentali della Costituzione: la Solidarietà, l’Uguaglianza, la Sovranità Popolare, i Diritti Inviolabili (articoli 1, 2, 3, 32, etc.).
Il difetto di Solidarietà e Uguaglianza si sta già vedendo nel sistema sanitario Sardo. E’ noto a tutti che, data la crisi profonda dell’assistenza sanitaria in Sardegna, molti sardi affetti da tumori, per curarsi, migrano verso le regioni più ricche del Nord Italia. Chi ha questa esperienza scopre che, secondo la Regione in cui vai, ogni malattia ha un costo diverso. Il prezzo da pagare è il DRG (Diagnosis Related Group) che permette di classificare tutti i malati dimessi da un ospedale in gruppi omogenei in base alle risorse. Ora, prendiamo il caso di una ipotetica paziente con cancro alla mammella che viene operata in un ospedale sardo. Il DRG per cancro di mammella operato in Sardegna viene pagato all’ospedale 4.500 euro circa. Se la stessa paziente venisse operata in un ospedale del Nord, il DRG per lo stesso intervento varrebbe circa 7.000 euro. Quindi l’ospedale guadagna di più e può offrire cure migliori. Chi paga l’aumento del costo, in questo caso, se il malato è sardo? Paga la Regione Sardegna. La differenza del costo dell’intervento per i malati di quella regione del Nord, viene pagato dai “fondi integrativi” della stessa regione. Tali fondi sono stati formati con un metodo paragonabile alle donazioni che facciamo nel corso degli acquisti di Natale. Si tratta cioè di fondi extra, indipendenti dal Fondo Sanitario Nazionale, che possono essere accumulati massimamente nelle regioni più ricche, sia attraverso donazioni sia attraverso una raccolta fiscale supplementare attuata dalla stessa regione.

I “fondi integrativi” di dette regioni possono essere scaricati dal conto che le stesse regioni devono allo Stato per finanziare la Solidarietà nazionale. Di fatto, quindi, tali regioni possono contribuire di meno alla formazione del Fondo sanitario Nazionale. Ne consegue che le regioni più povere possono attingere in misura minore e possono erogare una sanità di livello inferiore.
Questo meccanismo, secondo la legge sull’“autonomia differenziata” di Roberto Calderoli, dovrebbe essere esteso a tutti i Servizi pubblici, dalla Sanità ai Trasporti, dall’Istruzione e Università alla Viabilità e all’edilizia pubblica, etc.. Se passasse integralmente quella legge creerebbe una distanza incolmabile sulla qualità di vita tra i cittadini delle regioni del Nord e quelli del Sud. Lo stesso Sergio Mattarella ha messo in guardia sul pericolo che si corre nell’intaccare i diritti inviolabili della Costituzione; fatto che ci esporrebbe alla disgregazione nazionale. Verrebbero intaccati non solo i LEA (livelli essenziali di assistenza), ma anche i LEP (livelli essenziali di prestazioni); in sostanza ne soffrirebbero tutti i servizi pubblici.
Oggi la Consulta ha dato il suo parere sulla legge e sostiene che essa è costituzionale (art. 116) ma illegittima in alcune parti decisive. I Giudici, infatti, richiamano al rispetto della Costituzione e sottolineano che la forma dello Stato, insieme al ruolo fondamentale delle Regioni, riconosce i principi della Unità della Repubblica, della Solidarietà tra le Regioni, dell’Eguaglianza, della garanzie dei Diritti dei Cittadini e dell’equilibrio di bilancio. Testualmente sentenzia: «La distribuzione della funzione legislativa e amministrativa tra i diversi livelli territoriali di governo (Comuni, Province, Regioni) non deve corrispondere all’esigenza di un riparto di potere tra i diversi segmenti del sistema politico, ma deve avvenire in funzione del bene comune della società e di tutela dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione. A tal fine, è il principio costituzionale di sussidiarietà che regola la distribuzione delle funzioni fra Stato e Regioni. In questo quadro l’Autonomia differenziata deve essere funzionale a migliorare l’efficienza degli apparati pubblici e ad assicurare maggior responsabilità politica, rispondendo meglio alle attese e ai bisogni dei cittadini».
La sentenza richiama al rispetto dell’articolo 116 della Costituzione e all’osservanza dei principi fondamentali della Costituzione tutta. Principi che il proponente ignorava.
Le quattro regioni che hanno ricorso, per adesso, ci hanno salvati da un disastro.

Mario Marroccu

I vigili del fuoco del distaccamento di Carbonia sono intervenuti pochi prima delle 18.00 in via don Luigi Orione, a Carbonia,per un incidente stradale che, per cause ancora da accertare, ha coinvolto due auto. A causa dello scontro frontale uno dei due veicoli si è successivamente ribaltato su un fianco.
I vigili del fuoco, giunti sul posto, hanno provveduto alla stabilizzazione del veicolo, alla messa in sicurezza dei mezzi e all’estrazione dell’autista dall’auto ribaltata, un uomo di 54 anni, per poi affidarlo alle cure del personale del 118, intervenuto con 2 ambulanze.
I sanitari hanno poi disposto il trasporto presso il vicino ospedale Sirai di Carbonia anche per il conducente del secondo veicolo, una donna di 56 anni.
Sul posto, oltre alla squadradei vigili del fuoco e al personale sanitario del 118, sono intervenute anche le forze dell’ordine per quanto di loro competenza.