19 July, 2024
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La Verde Isola sul campo dell’Atletico Cagliari, il Villamassargia in casa contro il Lanusei. La 28ª giornata di ritorno del girone A campionato di Promozione propone oggi due impegni molto importanti per le due squadre sulcitane. La squadra di Pasquale Lazzaro per coltivare il sogno della clamorosa rimonta sulla quota playout oggi deve assolutamente vincere per tenere accesa una fiammella di speranza per una clamorosa rimonta sulla quota play-out; la squadra di Fabrizio Anedda in classifica sta molto meglio ma dopo un filotto di risultati positivi che le hanno consentito di allontanarsi dalla zona della classifica più calda, deve riprendere la sua marcia-salvezza e, soprattutto, dimostrare di aver assorbito l’umiliante sconfitta per 8 a 0 subita la scorsa settimana sul campo della capolista Kosmoto Monastir.

La squadra di Marcello Angheleddu sul campo della Gialeto può festeggiare la promozione con sei giornate di anticipo sulla conclusione del campionato. Anche con un pareggio diverrebbe irraggiungibile per la prima inseguitrice, il Castiadas, che nell’anticipo di ieri ha vinto 5 a 1 sul campo dell’Orrolese.

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Calcio Pirri-Selargius, Cus Cagliari-Arbus Costa Verde, Guspini-Arborea, Idolo-Gonnosfanadiga e, infine, Terralba Francesco Bellu-Calcio Tortolì.

Nella foto di copertina, Giuseppe Buzzo e Pasquale Lazzaro, presidente e allenatore della Verde Isola.

Al Signora Chiara di Calangianus va in scena domenica pomeriggio il confronto tra Calangianus e Carbonia, per entrambe uno snodo fondamentale nella corsa verso la salvezza nel campionato di Eccellenza regionale. Le due squadre sono divise da 5 punti, con il Calangianus quint’ultimo a quota 33 appaiato alla Tharros che riposa, e il Carbonia quart’ultimo a quota 28. All’andata, il 3 dicembre scorso, al Comunale di Villaperuccio, il confronto terminò senza goal.

I punti in palio sono importantissimi ma non ancora decisivi per l’esito finale. Per capire come il Carbonia affronta questa trasferta, abbiamo intervistato l’allenatore Diego Mingioni.

Una numerosa rappresentanza degli studenti delle classi del triennio degli istituti superiori presenti nella città di Carbonia (Istituto di Istruzione Superiore Beccaria, Istituto Statale Professionale E. Loi, Istituto di Istruzione Superiore G.M. Angioy, Istituto di Istruzione Superiore Amaldi-Gramsci) ieri mattina ha partecipato con interesse, entusiasmo e curiosità alla presentazione del libro “La nostra marcia”, edito da Giampaolo Cirronis, alla presenza del sindaco Pietro Morittu, dell’assessora della Pubblica Istruzione Antonietta Melas e degli autori: Peppino La Rosa, Tore Cherchi, Antonangelo Casula, Sandro Mantega. Sono intervenuti anche alcuni protagonisti della marcia: Antonello Pirotto, Roberto Puddu, Riccardo Cardia, Rino Barca, e il professor Andrea Corrias.
L’evento, organizzato dal comune di Carbonia e svoltosi presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore Beccaria, è stato un prezioso momento formativo per valorizzare la memoria storica della città, promuovendo un’iniziativa rivolta ai giovani studenti per favorire la conoscenza della storia del Novecento, rievocando una pagina indelebile per tutti noi: la storica marcia per lo sviluppo economico e dell’occupazione realizzata nel Sulcis Iglesiente dal 19 ottobre al 15 dicembre 1992. Un’occasione per mantenere sempre viva la memoria degli uomini e delle donne che hanno lottato per lo sviluppo e il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche del Sulcis Iglesiente.

Nuovo appuntamento sabato 13 aprile nella miniera di Montevecchio con Open Your Mine, il format che, da alcuni anni, promuove il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

Miniera Montevecchio è ordinariamente aperta al pubblico nei Cantieri di Levante, con la fruibilità di cinque percorsi di visita, tra superficie e sottosuolo, ciascuno definito per approfondire una specifica tematica in base al settore/fabbricati/musealizzazione in esso inclusi.

In occasione di “Open Your Mine”, sino a 280 prenotati potranno gratuitamente visitare i percorsi “Galleria Anglosarda” (nel sottosuolo), “Piccalinna” e “Officine” (in superficie) nei Cantieri di Levante, e partecipare alle Escursioni Trekking e Mountain Bike nei Cantieri di Ponente, sino alla spiaggia di Piscinas.

L’occasione sarà validissima anche per visitare “Polvere della Memoria”, la mostra condivisa di vari Artisti regionali e nazionali, realizzata da Castia Arts Professional Group e curata da Cristian Castelnuovo. Espongono Beppe Fumagalli, Enrica Badas, Giovanni Sesia, Cristian Castelnuovo, Paola Falconi, Josto Mura, Romeo Pinna, Davide Volponi, Francesca Sorrentino, Alberto Masala, Andrea Forges Davanzati, Carlo A. Cicci Borghi, Carlo Arrica Nieddu. L’esperienza immersiva e senza tempo della tradizione mineraria, fusa con l’eccellenza artistica per essere focalizzata nei dettagli, regalandoci un connubio unico tra storia e creatività. Sia che siate appassionati d’arte o curiosi esploratori della natura umana di questi luoghi, l’accesso sarà gratuito, perché il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna è anche questo.

Il Percorso “Galleria Anglosarda” è immersivo, ancor prima che narrativo. Si sviluppa cu circa 600 metri di cammino in falsopiano, che segue le gallerie di estrazione mineraria, ancor prima che di carreggio, per addentrarsi nel sottosuolo e riuscirne do circa 45′. In più punti si incontra il filone estrattivo ed ovunque cristalli di neogenesi ed anche fenomeni di carsizzazione. Armature in legno di castagno, in ferro di varie forme, in pietra locale e in mattoncini di terracotta, in calcestruzzo. Oltre cent’anni di lavoro hanno qui lasciato le loro tracce indelebili, per poter essere oggi attenzionate dai visitatori.

Il Percorso “Piccalinna” vi farà ripiombare nei film in bianco e nero di Charlot nel film “Tempi Moderni”. Argani, compressore, pompe e il pozzo di San Giovanni, con le “gabbie”. In una parola unica ed oggi per tutti più immediata: l’ascensore. Quello con cui allora i minatori potevano scendere per centinaia di metri nel sottosuolo, a lavorare. Macchine giganti per fare imprese titaniche. La più moderna tecnologia e tecnica estrattiva dei primi anni del 1900. Storie di uomini che vissero questo che, con la “Novella Arborense”, fu il primo cantiere estrattivi della zona e che i minatori temevano per l’infernale temperatura presente nei livelli di coltivazione più profondi.

Il Percorso “Officine” è dedicato alla memoria ed al lavoro dei tantissimi minatori che operavano nelle Officine. In Falegnameria si preparavano i legni per le armature del sottosuolo, ma anche i modelli che avrebbero generato gli stampi in cui fondere il ferro per produrre i pezzi di ricambio. Ed ecco infatti la Fonderia, con i suoi giganteschi crogiuoli. Da qui, ingranaggi, palanchini, fioretti, e tutto il resto che occorreva, si spostava in Torneria. Trapani, torni, e tante altre macchine di allora, giunte dalle migliori fabbriche d’Italia e d’Europa, rifinivano il lavoro, condotte da mani abili e geniali, per mantenere tra i leader europei la produttività e la sicurezza sul lavoro della Montevecchio.

Il Percorso “Trekking” si sviluppa tra i cantieri di Ponente (Sanna, Casargiu, Telle) e Levante (Sant’Antonio e Piccalinna) su un percorso che consentirà ai partecipanti di essere completato entro la mattina (Ponente) e far ritorno nei cantieri di Levante per il pranzo. Si potranno vedere così i punti di affioramento del filone minerario, l’archeologia industriale immersa nella rigogliosa vegetazione che la sta pian pino ricoprendo, la Diga Donegani, il Cantiere di Azuni dove il 4 maggio 1871 morirono 11 cernitrici travolte dal cedimento di un vascone pieno d’acqua. Un cammino che ripercorre a tratti i sentieri percorsi dai minatori per muoversi tra i luoghi di lavoro ed anche l’odierno Cammino di Santa Barbara. Immersi nella vegetazione, potrebbero scorgersi cervi e cinghiali, lungo un percorso ad anello di quasi 11 km, a tratti molto panoramico, su un dislivello complessivo di 758 m, con fondo a tratti terroso ed a tratti sassoso.

Il Percorso “Mountain Bike” si sviluppa lungo la direttrice che lega le miniere di Montevecchio (si parte dai Cantieri di Levante) e Ingurtosu (che viene attraversata dopo i Cantieri di Ponente della Montevecchio), sino a giungere alla spiaggia di Piscinas (dove ha termine). Complessivamente saranno percorsi circa 30 km in prevalente discesa (dislivello totale 850 metri, si parte dal passo di Genna Serapis per raggiungere il mare), con un fondo variabile dal sassoso, al terroso, al sabbioso. Si attraversa tutto il SIC Montevecchio-Piscinas, regno del Cervo Sardo, dei boschi di lecci e sughere che verso il mare danno sempre più spazio ai ginepreti, impegnati a trattenere le immense dune di sabbia dorata. Le emergenze di archeologia mineraria sbucano ancora, di continuo tra la vegetazione, che selvaggia sta riconquistando il territorio, che l’uomo le aveva sottratto. I partecipanti verranno poi riportati al punto di partenza con mezzi organizzati dall’organizzazione.

La partecipazione alle attività sarà gratuita, ma con numeri limitati ed il sistema di prenotazione sarà esclusivamente con booking on line per le visite guidate a Miniera Montevecchio e telefonico per le escursioni trekking e mountain bike. Massimo 200 persone ammesse alle visite guidate in ciascuno dei 3 percorsi, 80 i possibili trekker e 20 i biker (che dovranno partecipare con le proprie biciclette).

Per maggiori informazioni e per accedere al sistema on line di prenotazione delle visite guidate ai percorsi di Miniera Montevecchio, potrete consultare la pagina internet www.minieradimontevecchio.it/open-your-mine-2024.html, mentre per informazioni e prenotazioni delle escursioni dovrete necessariamente contattare Mario (3483529274) per il trekking o Michele (3701133517) per la mountain bike. Per le informazioni di carattere generale potrete contattare il 3384592082.

I giorni scorsi i portatori di interessi diffusi e collettivi Italia Nostra Sardegna, Cagliari Social Forum, Comitato Riconversione RWM, Unione Sindacale di Base Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna, Confederazione Sindacale Sarda e Cobas Cagliari hanno inoltrato un corposo documento con relativi allegati grafici e relazioni tecniche col quale chiedono alla Direzione Generale dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna di respingere la richiesta di cancellazione dal reticolo idrografico dei corpi idrici interni alla proprietà di RWM Italia S.pa., così come formulata nella Relazione Tecnica presentata dalla società RWM Italia spa ai comuni di Iglesias e Domusnovas e fatta propria dai rispettivi Consigli Comunali.
Il documento inoltrato fa presente che la richiesta di cancellazione è stata redatta sulla base di una descrizione irrealistica e incompleta, che non corrisponde all’assetto attuale delle aree interne allo stabilimento RWM e ignora i rischi idrogeologici presenti nell’area in esame. Infatti, l’assetto plano-altimetrico reale, così come l’andamento effettivo dei corsi d’acqua interni allo stabilimento RWM, risultano notevolmente differenti rispetto a quelli descritti nelle Relazioni Tecniche che ne giustificano la cancellazione in quanto non tengono conto delle rilevantissime modificazioni intercorse dal 1998 ad oggi per effetto del notevole ampliamento dello stabilimento (in particolare tra il 2016 e il 2021).
Così come non viene considerata la presenza simultanea nell’area di studio di una zona a rischio idrogeologico molto elevato (Hi4) e di uno stabilimento a elevato rischio di incidente, coesistenza che comporta un Rischio Idraulico molto elevato (livello Ri4) in un’ampia fascia nella quale lo stabilimento è attraversato dal Rio Figu, e nella quale confluiscono buona parte dei corsi d’acqua dei quali si sostiene l’irrilevanza e si richiede la cancellazione dal reticolo idrografico.
Il documento presentato dai portatori di interesse all’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico evidenzia la superficialità della documentazione tecnica a supporto della cancellazione dei fiumi in quanto è del tutto assente una rilevazione aggiornata dell’area, un supporto fotografico del sito, sono del tutto ignorate le grandi trasformazioni prodotte dai lavori di ampliamento dello stabilimento dal 1998 ad oggi, in particolare quelli recentissimi, realizzati dal 2016 al 2021 e risultati poi irregolari alla luce delle sentenze del Consiglio di Stato che hanno annullato le relative autorizzazioni edilizie.
Non si è tenuto conto della criticità dell’area interessata da elevati rischi idrogeologici, non solo per la presenza del Rio Figu, che attraversa lo stabilimento in una zona ad elevato rischio di esondazione, ma anche per le zone franose, ad elevata acclività, con la presenza di depositi minerari abbandonati e instabili, così come è del tutto assente la descrizione del modello geologico, del modello geotecnico e dello schema geomorfologico, come raccomandato anche dall’ordine dei Geologi.
Viste le imponenti edificazioni, gli scavi e gli sbancamenti realizzati nell’area in seguito agli ampliamenti dello stabilimento RWM, anche nelle fasce di prima salvaguardia dei corsi d’acqua in esame, e persino nella zona a pericolosità idraulica molto elevata (Hi4), la cancellazione dal reticolo idrografico dei corsi d’acqua interni al perimetro dello stabilimento potrebbe oltretutto avere l’effetto di “sanare” in modo irregolare eventuali abusi commessi nell’area.
Per tutti questi motivi le sottoscritte Associazioni portatrici di interessi diffusi e collettivi hanno richiesto che venga rigettata la richiesta di variazione del reticolo idrografico interno delle aree della società RWM Italia S.p.a. e il mantenimento dell’attuale reticolo idrografico, aggiornandolo alla situazione reale che si è venuta a creare con l’ampliamento dello stabilimento, accertando anche l’eventuale realizzazione di opere abusive in una zona a rischio idrogeologico molto elevato (Hi4), dove vige l’inedificabilità assoluta per quanto riguarda gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, come quello della RWM di Domusnovas-Iglesias.

Graziano Bullegas

L’Atletico Masainas ha vinto 4 a 0 a Cortoghiana e festeggia una “storica” promozione…in Promozione regionale. La squadra di Marco Farci (un ex, avendo raggiunto lo stesso traguardo cinque anni fa alla guida del Cortoghiana) s’è imposta con due goal per tempo, doppiette di Pierluigi Achenza a Momo Cosa, e ha confermato il vantaggio di 19 punti sul Samugheo, prima inseguitrice, che oggi ha vinto 5 a 1 a Seulo e, a 6 giornate dalla fine, deve ancora riposare.

L’Atletico Masainas ha letteralmente dominato il campionato dalla prima giornata, con 23 vittorie e 3 pareggi, nessuna sconfitta, 83 goal realizzati e solo 19 subiti. La società guidata dal presidente Antonello Etzi ha costruito un progetto vincente facendo leva sul lavoro di un vasto gruppo dirigenziale che ha coinvolto tutto il paese, sempre vicino alla squadra anche nelle trasferte. Le ultime sei partite che mancano al termine saranno occasione per festeggiare il traguardo raggiunto e, al tempo stesso, passaggio fondamentale per gettare le basi per le prossima stagione che, in Promozione regionale, sarà sicuramente molto impegnativa.

Giampaolo Cirronis

Giovedì 4 aprile una pattuglia di agenti in borghese della Compagnia barracellare di Sant’Antioco, coordinati dal capitano Marco Mocci, mentre prestava attività di prevenzione e repressione in
matteria di discariche abusive, nel territorio della cittadina lagunare, ha rinvenuto in strada in località (Su de Campus), all’altezza del abbeveratoio comunale, un esemplare di tartaruga terreste. Gli agenti hanno provveduto a prenderla in carico, considerato che l’esemplare non è né di fauna autoctona ne fauna selvatica ma di specie protetta e l’hanno affidata al Comando del Corpo forestale della Stato. Il capitano della Compagnia barracellare di Sant’Antioco ha intensificato i controlli con nuovi strumenti all’avanguardia per ostacolare l’abbandono dei rifiuti sul territorio.

Il concetto di attenzione sarà il filo rosso della nona edizione della Fiera del Libro di Iglesias, da lunedì 22 a giovedì 25 aprile, un progetto dal respiro internazionale che parte dalla volontà di rivalutare culturalmente il territorio sardo. In quasi un decennio lo staff di Argonautilus ha ampliato il festival attraverso collaborazioni e partnership con le Librerie Italiane a Barcellona, Parigi e Lisbona, con il Salone Internazionale del Libro di Torino, nonché con partner storici come la Fondazione di Sardegna, la Regione, i comuni di Iglesias, Gonnesa, Portoscuso, Quartu Sant’Elena, l’Arma dei Carabinieri, il Cepell – Centro per il Libro e la Lettura del Mic, la Fondazione “Cammino Minerario” di Santa Barbara, il Premio “Morrione” per il giornalismo investigativo.
«Ormai conosciuto è il cosiddetto “effetto fiera”esordisce il direttore artistico Maurizio Cristellae cioè la capacità intrinseca della nostra manifestazione di fungere da catalizzatore nella creazione di connessioni e sinergie che perdurino nel tempo e nello spazio, generando impatti successivi e imprevedibili. Il tema di quest’anno è comune a tutta la Rete Pym e rappresenta una sfida, una provocazione, un auspicio per attraversare il contemporaneo.»
Una Fiera per tutti
L’attenzione è un processo cognitivo da allenare affinché si impari a selezionare i tanti stimoli che arrivano in ogni momento, ma soprattutto a ignorarne altri.
«Perseverare a parlare di libri, di storia, di geopolitica e di attualità significa per noi insistere sull’attenzione alla cultura, alla società, al territorio e alle nostre radiciaggiunge la scrittrice Eleonora Carta -. Un’attenzione che nasce per essere reciproca, che mette in relazione e in dialogo ambienti e civiltà diverse, che crea ponti di narrazioni, che rianima il silenzio lasciato dal lungo periodo del Covid. La letteratura, l’arte in generale è ciò che rimane dopo ogni catastrofe, dopo ogni paura collettiva, dopo la malattia e, proprio attraverso la malattia della società, si fa storia di un popolo. Nonostante i conflitti mondiali in corso, proprio l’arte continua a essere una fondamentale funzione dell’umanità che proprio nello spazio neutro e vitalistico dell’espressione artistica si riappropria della sua indivisibilità.»
Gli ospiti in programma
Il programma della Fiera si snoda nel corso di quattro giorni, dalle colazioni d’autore fino a sera. In cartellone si alternano presentazioni, masterclass di formazione gratuita, laboratori di lettura per gli alunni di ogni ordine e grado e tavoli tematici. Grande spazio avrà la dimensione fieristica, con la partecipazione di editori partner della media e piccola editoria indipendente. Tra gli ospiti più autorevoli in programma, risaltano Antonio Manzini, Carmen Lasorella, Piergiorgio Pulixi, Michela Marzano, Lucio Luca, Rocco Pinto, i rappresentanti della Rete Pym, Alosha il danzastorie di Sicilia, le libraie delle Librerie Italiane di Barcellona, Parigi, Lisbona Cecilia Ricciarelli, Flores Raut, Sara Cappai; i rappresentanti Biblioteche Civiche Torinesi con Alessio Pavarallo; i rappresentanti del collettivo Sicilia Niura con Rosario Russo; Massimo Battista, Riccardo Cavallero, Giorgio Lupo, Letizia Vicidomini, Ciro Auriemma, Livio Milanesio, Susanna Trossero, Matteo Giusti, Annamaria Petolicchio da Il Collegio.
Letteratura e magia
Per concludere, il 25 aprile la Fiera del Libro di Iglesias celebrerà l’universo letterario di Harry Potter con una giornata eccezionale. Allestimento di scenografie spettacolari nel centro cittadino, una riproduzione di Diagon Alley, giochi di magia, laboratori di pozioni, la cerimonia di smistamento, l’assegnazione del patronus, sfilate di animali fantastici e di figuranti travestiti da personaggi della celebre saga.
Tra le attività previste, la partecipazione del più grande collezionista di libri di Harry Potter, Massimo Battista, che arricchirà l’occasione con letture direttamente dai romanzi e condividerà la sua passione per la magia del mondo creato da J.K. Rowling. Il gran finale sarà curato dal Circolo Musicale Verdi con un concerto dedicato alla celebre colonna sonora dei film del mago più famoso della letteratura.

Diversi alunni delle scuole di Carbonia hanno superato le semifinali dei Giochi Matematici 2024 e sono approdati alle finali nazionali. «Un motivo d’orgoglio e soddisfazione per i ragazzi, per i loro genitori e per i docenti, nonché elemento che dà lustro alla nostra città in campo nazionale. Ci complimentiamo con gli studenti per l’ottimo risultato conseguito e inviamo loro un forte in bocca al lupo per le finali», hanno dichiarato congiuntamente il sindaco Pietro Morittu e l’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas.

Nel dettaglio, due studenti dell’Istituto Comprensivo Deledda Pascoli, Tommaso Fadda e Caterina Soddu, parteciperanno alla finale nazionale di Palermo, in programma il 19 maggio 2024. Inoltre, Riccardo Salis ha ottenuto la medaglia d’argento), Elisa Cocco la medaglia di bronzo.

Per quanto riguarda l’Istituto Comprensivo Satta, per la categoria P4, 2° posto per Amelie Balia e 3° posto per Asia Ghisu; per la categoria P5 1° posto per Marco Serra, che accederà alla finale nazionale di Palermo, in programma il 19 maggio.

Per quanto concerne gli istituti secondari di secondo grado, Andrea Enrico Vella, della classe 3ª A di Informatica dell’Istituto di Istruzione Superiore Angioy ha superato le semifinali dei Giochi Matematici – categoria L1 – svoltesi a Selargius e approda alle finali previste a maggio a Milano, nella sede dell’Università Luigi Bocconi.

Per l’Istituto Amaldi-Gramsci 2° posto, nella categoria individuale, per Michele Tomasi della 4ª C, che si è distinto anche negli anni precedenti sino ad ottenere nel 2023 una medaglia d’oro. Nella gara a squadre miste si sono classificati al 3° posto Michele Tomasi, Caterina Sarais, Gioia Potenza, Angelo Basciu, Francesca Secci, Maria Puddu e Francesco Contu.

Ha superato la semifinale dei Giochi Matematici Bocconi e andrà alla finale nazionale a Milano il 25 maggio per la categoria C1, anche l’alunno della Scuola Paritaria “Madre Camilla Gritti” di Carbonia Leonardo Locci.

 

Il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, ha incontrato la direttrice di ARES Annamaria Tomasella per rappresentare, in nome e per conto del territorio, la situazione critica in cui versa l’Ospedale Sirai, in particolar modo a seguito della sospensione temporanea dei ricoveri nel reparto di Ortopedia e Traumatologia nella struttura sanitaria di Carbonia.
La soluzione prospettata – si legge in una nota del sindaco di Carbonia Pietro Morittu – consiste nel trasferimento al Sirai di Carbonia di 5 specializzandi – attualmente al quarto e quinto anno della scuola di specializzazione – a cui si aggiungeranno – a seguito dell’espletamento del concorso pubblico previsto nel prossimo mese di maggio – eventuali altri medici strutturati.
«Nella consapevolezza che questo primo risultato raggiunto, seppur importante, non rappresenta certamente una soluzione definitiva al problema della carenza di risorse umane da impiegare nella struttura ospedaliera cittadina, l’auspicio è che a livello regionale si possa adottare un’attività di programmazione a lungo termine capace di prevenire e fronteggiare tempestivamente le criticità legate precipuamente alla scarsa presenza di personale medico.»