19 July, 2024
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8 cammini, 3.500 chilometri, 180 tappe, 8 destinazioni di pellegrinaggio, 16 luoghi francescani, 220 comunità e un’unica magnifica terra da scoprire camminando: la Sardegna.

Il progetto “Noi Camminiamo in Sardegna”, promosso dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, è un modello di turismo lento in cui la rete dei Cammini di Sardegna e delle destinazioni di pellegrinaggio diventano un’esperienza per tutti che valorizza il territorio, la sua identità e le eccellenze naturalistiche, architettoniche, enogastronomiche, storiche, religiose e culturali.

La Regione ha destinato tre milioni e mezzo di euro, stanziati dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo – FUNT del Ministero del Turismo, per infrastrutturare la rete dei cammini già esistente in Sardegna, composta da 3.500 chilometri di percorsi snodati su 180 tappe che incontrano 220 comunità composte da piccoli borghi, pittoreschi paesi e città capoluogo, conducendo i camminatori a scoprire a passo lento le bellezze della Regione. Uno spazio importante è riservato al turismo spirituale: sono infatti ben 8 le destinazioni di pellegrinaggio e 16 luoghi francescani attraversati da questi cammini, luoghi di fede come monasteri, santuari, chiese, località in cui santi, beati e martiri hanno vissuto.

Il progetto “Noi camminiamo in Sardegna” valorizza così questa rete fornendo agli otto cammini attualmente iscritti al registro regionale le infrastrutture necessarie all’accoglienza dei camminatori per scoprire il territorio della Sardegna a passo lento, il modo migliore per ammirare i suoi borghi storici, gli spazi incontaminati, le nature selvagge, i sentieri minerari, i mari cristallini, gli antichi nuraghe e le montagne scoscese.

L’infrastrutturazione sta avvenendo grazie alle indicazioni di guide esperte che hanno percorso tutti i cammini per comprendere le necessità di ogni tracciato. Questo lavoro porterà così tra l’1 e il 5 di ottobre 2024 all’inaugurazione degli 8 percorsi rinnovati con la terza edizione settimana “Noi Camminiamo in Sardegna”, in cui le stesse guide porteranno i camminatori a provarli di persona attraverso 15 itinerari.

Questi giorni daranno così il via a una nuova stagione dei cammini in Sardegna che punta anche a destagionalizzare il turismo nella Regione, tradizionalmente legato a quello balneare nei mesi estivi.

Le infrastrutture su cui i camminatori potranno fare affidamento comprendono una segnaletica costante e precisa lungo i tracciati cittadini ed extraurbani, una mappatura digitale scaricabile su noicamminiamoinsardegna.it, le indicazioni per le stazioni di rifornimento di acqua, la messa in sicurezza dei percorsi, la rimozione degli ostacoli che ostruiscono la viabilità, la manutenzione ordinaria e straordinaria e il tracciamento di nuovi tratti di sentieri e strade. Uno degli elementi di novità più rilevanti è il coinvolgimento attivo di oltre 100 strutture ricettive per l’ospitalità dei camminatori: B&B, alberghi, affittacamere, motel e spazi all’interno di conventi diventano così parte integrante del progetto. Le strutture sono posizionate strategicamente intorno alle tappe dei cammini, così da dare certezza di alloggio a prezzi competitivi. Grazie alle convenzioni con la Regione Sardegna, la spesa media per una notte si aggira infatti intorno ai 40€.

Obiettivi verso il Giubileo 2025

Uno degli obiettivi di “Noi Camminiamo in Sardegna” è il coinvolgimento sempre più attivo della microeconomia del territorio, quindi anche del sistema ristorativo e di accoglienza, bar, tavole calde, ristoranti, agriturismi valorizzando in particolare il comparto agroalimentare sardo, vera e propria eccellenza della Regione: dal pane Carasau ai Malloreddus, dal Porceddu a al settore vitivinicolo, dalla sua inimitabile produzione casearia ai Culurgiones, al Mirto e tanti altri prodotti di alta qualità.

Il camminatore medio che sceglie di venire in Sardegna attratto da un’esperienza che abbraccia a tutto tondo il territorio, in cui l’enogastronomia rappresenta uno degli aspetti più ricercati. L’età media si attesta intorno ai 40 anni, con una tendenza all’abbassamento, con sostanziale equilibrio tra donne (52%) e uomini (48%). I percorsi vengono intrapresi la maggior parte delle volte da microgruppi che vanno dai 2 ai 5 elementi, che pernottano per un periodo che va dalle 2 notti alle 6.

L’obiettivo è quello di far crescere il numero dei turisti slow posizionando i Cammini della Regione all’interno dei percorsi spirituali che saranno valorizzati con il Giubileo 2025, che farà convergere in Italia 30 milioni di pellegrini da tutto il mondo secondo le previsioni. Gli 8 cammini del progetto hanno tutti anche una vocazione spirituale, con una decisa impronta francescana data da ben 16 mete dedicate all’ordine fondato nel XIII secolo dal Santo di Assisi. Questa devozione non è il solo elemento che rafforza il legame con la Chiesa di Papa Francesco: Buenos Aires, capitale dell’Argentina di Bergoglio, prende infatti il nome dal Santuario di Nostra Signora di Bonaria che sorge a Cagliari. Questo grazie alla devozione molto radicata alla Madonna cagliaritana nel 1500 tra i colonizzatori spagnoli e alla presenza di numerosi marinai sardi tra coloro che per primi giunsero in queste terre del Sud America. Questo legame Sardegna-Argentina è un esempio del forte volano che rappresenta il Turismo delle Radici, i viaggi alla scoperta della propria storia familiare e culturale. “Noi Camminiamo in Sardegna” porta così i camminatori in 8 destinazioni di pellegrinaggio e 16 luoghi francescani nella Regione, come Oristano, Làconi, San Pietro di Sorres, Dorgali, Pula, Iglésias, Luogosanto e tanti altri.

Il Cammino minerario di Santa Barbara – 30 tappe per 500 chilometri ‘ad anello’ – si sviluppa lungo i sentieri dell’epopea mineraria, ‘legando’ santuari dedicati alla protettrice dei minatori e siti del parco geominerario. Il Cammino 100 Torri compie il periplo dell’Isola – 1284 chilometri – unendo circa cento baluardi difensivi eretti ai tempi della dominazione spagnola.  Il Cammino di Santu Jacu è una dorsale di 450 chilometri, da Cagliari a Porto Torres, sulle orme della devozione di San Giacomo Maggiore. Il Cammino di Sant’Efisio permette di percorrere tutto l’anno l’itinerario di 70 chilometri compiuto dal 1657, dal primo al 4 maggio, da migliaia di fedeli in processione da Cagliari a Nora e ritorno, per sciogliere il voto al santo. La Via dei Santuari connette, in 400 chilometri, venti novenari, luoghi di preghiera e festa, unicum identitario isolano, lungo antiche vie di pellegrinaggio del centro-nord della Sardegna. Il Cammino di San Giorgio, primo vescovo di Suelli, ripercorre il peregrinare del santo intorno all’anno mille, lungo i santuari a lui dedicati: da Cagliari ai Tacchi d’Ogliastra, poi il percorso si divide in una direttrice costiera e un’altra nei paesaggi lunari del Supramonte. Il Cammino Francescano in Sardegna unisce 17 centri da sud a nord, dove i francescani hanno lasciato tracce indelebili: qua gli ospiti incontrano la tipica accoglienza francescana e un’esperienza fatta di condivisione, raccoglimento spirituale e convivialità. Il Cammino dei Beati, che dalle acque cristalline del Golfo di Orosei porta sulle tracce lasciate dai Beati passando per Galtelli, Dorgali, Oliena sino a Orgosolo, nel cuore della Sardegna.

 

Questa mattina il questore di Cagliari Rosanna Lavezzaro ha donato all’Amministratore apostolico di Iglesias Sua Eminenza Cardinale Arrigo Miglio, un’ampolla contenente l’olio prodotto dall’Associazione “Quarto Savona 15” (nome della sigla radio utilizzata dall’equipaggio della scorta del Giudice Falcone), ricavato dagli ulivi piantumati nel luogo, rinominato “Giardino della memoria”, in cui avvenne l’attentato del 23 maggio 1992.
La consegna è avvenuta nell’Episcopio di Iglesias, presente una rappresentanza del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Iglesias ed il Cappellano provinciale della Polizia di Stato, don Eugenio Cocco.
Il Cardinale Arrigo Miglio ha ringraziato il Questore per il gradito dono, confermando che l’olio verrà consacrato nel corso della Messa Crismale che si terrà domani, Giovedì santo, alle ore 10.00, nella Cattedrale di Santa Chiara ed utilizzato come olio santo per le celebrazioni liturgiche.
L’iniziativa della Polizia di Stato, dall’alto valore simbolico, coinvolge tutte le Questure e le Diocesi del territorio nazionale e si inserisce nell’ambito delle manifestazioni per ricordare le vittime della mafia, nell’approssimarsi del 32° anniversario delle stragi di Capaci e di via d’Amelio, in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone con Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e i poliziotti incaricati della loro scorta, tra cui l’agente Emanuela Loi.
Proprio nel luogo in cui avvenne l’attentato del 23 maggio 1992, infatti, sorge il giardino curato dall’Associazione “Quarto Savona 15”, animata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta Antonio Montinaro. Su questo terreno insistono diverse piante di ulivo, dedicate agli esponenti delle istituzioni caduti per mano mafiosa, al fine di mantenerne sempre vivo il loro ricordo.

«Con il nuovo gruppo consiliare Iglesias Avanti mettiamo la prima pietra per un progetto inserito in un disegno di respiro regionale.»
A dichiararlo sono Federico Melis e Gianna Concu, rispettivamente capogruppo del nuovo gruppo consiliare e consigliera comunale.
«Vogliamo tenere fede al mandato che ci hanno dato gli elettori lavorando per il futuro della nostra comunità», aggiungono Federico Melis e Gianna Concu che all’inizio dell’anno avevano lasciato il gruppo della lista Mauro Usai, nel quale erano stati eletti, passando al Gruppo Misto e restando in maggioranza.

«Sono tante le criticità del nostro territorio come la situazione sanitaria e l’emergenza lavorativa ma altrettanto numerose le opportunità come le aree minerarie dismesse che potrebbero diventare un volano per la nostra economia sottolineano Federico Melis e Gianna Concu -: le bonifiche ambientali per risanare la salubrità del territorio e accrescere i posti di lavoro, etc. Il nostro nasce come un movimento civico che vuole guardare avanti, uscire dagli schemi e dalle logiche dei partiti e coinvolgere i cittadini con azioni politiche e iniziative sociali volte a dare una risposta ai bisogni della nostra comunità.»
«Iglesias Avanti si prefigge l’intento di dare un impulso positivo all’attività amministrativa, con idee e progetti volti a dare risposte concrete ai cittadini, ma sempre mantenendo lo spirito critico ed obiettivo verso le scelte che la politica riserverà al nostro territorio», concludono Federico Melis e Gianna Concu.

Nella vicina Carbonia, il gruppo consiliare “Carbonia Avanti” fa parte della maggioranza che sostiene la Giunta Morittu con cinque consiglieri ed è rappresentata dal presidente dell’assemblea e da due assessori.

Il comune di Carbonia ha comunicato oggi che la Biblioteca Centrale e le sedi periferiche di Barbusi, Cortoghiana, Is Gannaus e la sezione di Storia locale (locali ex torneria della Grande Miniera di Serbariu), in occasione delle festività pasquali, saranno chiuse al pubblico dal 29 marzo al 2 aprile 2024.
La Biblioteca Centrale resterà chiusa al pubblico nei giorni 26 e 27 aprile 2024.

Le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB Sardegna Sud-Occidentale e Sulcis Iglesiente chiedono al Governo che faccia chiarezza sulla situazione in cui si trova la Sideralloys di Portovesme.

«Quanto sta avvenendo all’interno dello stabilimento Sideralloys, sito che dovrebbe rilanciare la produzione di alluminio primario, ha del paradossalesi legge in una nota -. Il tentativo di ottenere un ingente finanziamento con le garanzie Sace, si scontra con importanti problemi contingenti che portano ad una mancanza di fiducia nella Sideralloys che si riassume in questo modo:
– Mancanza di fiducia da parte delle organizzazioni sindacali; non più coinvolte e informate su quanto sta accadendo in stabilimento e sulle procedure che si intendono perseguire.
– Mancanza di fiducia delle istituzioni nazionali e regionali; i continui rinvii sugli investimenti e le modifiche sui piani industriali, rendono complessi i rapporti che si dovrebbero basare su progetti seri a garanzia degli investimenti anche pubblici, dei quali Sideralloys ha potuto sinora godere.
– Mancanza di fiducia della Forza lavoro; la mancanza di chiarezza nel futuro aziendale, i debiti accumulati, i ritardi nei pagamenti delle retribuzioni, le falsità raccontate persino nelle sedi istituzionali, stanno di fatto facendo crollare il castello di sabbia su cui si basava il rilancio dello stabilimento.»
«Riscontrare dimissioni tra figure dirigenziali e sentire lo sconforto ed il malumore dei tecnici e delle lavoratrici e dei lavoratori, presenti in stabilimento, sono la conferma di una crescente preoccupazione, che impone a tutti una severa riflessione sul futuro della Sideralloyssi legge ancora nella nota delle organizzazioni sindacali -. Le voci continue sull’apertura della cassa integrazione, dopo un breve periodo di produzione legata alla rifusione del metallo, non fanno altro che alimentare i malesseri esistenti da tempo.
– Fuga di fornitori e aziende di appalto; si sta realizzando una fuga di massa, tra i tanti creditori nei confronti di Sideralloys. Troppe le aziende in appalto che hanno svolto lavorazioni senza che gli venisse pagato il lavoro svolto; troppi i fornitori, che hanno perso la fiducia nell’azienda in conseguenza dei mancati pagamenti e che non forniscono più quanto serve. Una gravissima situazione che sta alimentando l’incertezza e sta peggiorando l’economicità di un territorio devastato dalla crisi.»
«Le organizzazioni sindacali – ribadiscono segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB Sardegna Sud Occidentale
e Sulcis Iglesiente – si stanno ancora chiedendo come e dove sono stati spesi i finanziamenti inerenti l’accordo di programma sottoscritto nel 2018. Se quanto speso è giustificato da Invitalia. È il momento di dire basta, il governo nazionale affronti l’inaffidabilità dell’azienda e ne tragga le giuste conseguenze. Avere regalato lo stabilimento ad un imprenditore non esperto in materia di alluminio si è rivelato fallimentare. Errare è umano, non lo è perseverare.»
«Si lavori ad altre soluzioni, vista la dimostrata incapacità di rilancio. Al momento, al di fuori del reparto della fonderia, dove sono stati realizzati parziali investimenti, abbiamo assistito alla totale demolizione degli impianti esistenti. Impianti rottamati che hanno permesso comunque di fare cassa, di quale valore e per fare cosa? Così come dichiarato più volte, questo stabilimento ha un senso produttivo se si intende produrre alluminio primario, attraverso il rilancio della sala elettrolisi, unico reparto da cui ottenere alluminio primario. In caso contrario (è il caso del delle produzioni attraverso le rifusioni in fonderia), temiamo sia solo un tentativo di guadagnare tempo per spendere gli ulteriori finanziamenti richiesti, gioco al quale le organizzazioni sindacali, non vogliono partecipare in nessun modo. Il Governo faccia chiarezza, subito!», concludono le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB Sardegna Sud Occidentale e Sulcis Iglesiente.

Anche a Iglesias Poste Italiane celebra la Pasqua 2024 con una colorata e animata cartolina filatelica e un annullo filatelico speciale.

In città i due prodotti filatelici sono disponibili, fino al 2 aprile, nell’ufficio postale con sportello filatelico di Iglesias Centro (Serra Perdosa), oltre che sul sito filatelia.poste.it .

Con l’annullo filatelico speciale, oltre alla cartolina, si potranno timbrare le corrispondenze presentate allo sportello filatelico, presso il quale saranno disponibili i francobolli per l’affrancatura.

Una nuova occasione per i collezionisti o per chi vuole ricordare in modo originale una giornata speciale, un modo per sostenere il valore della scrittura e custodire nel tempo un ricordo della festività.

L’Amministrazione comunale di Carbonia organizza annualmente, nell’ambito del progetto “MULTI” e di un solido gemellaggio, uno scambio culturale con la città tedesca di Oberhausen fra i ragazzi di età compresa dai 15 ai 17 anni da compiere dopo la data del 31.08.2024.
Lo scambio di idee e la forte rete di relazione che i ragazzi intrecciano contribuiscono in modo sostanziale alla loro crescita culturale e alla loro integrazione europea.
Lo scorso anno è stata la città di Carbonia a ospitare presso le proprie famiglie i ragazzi tedeschi e dal 3 al 18 agosto 2024 saranno i ragazzi e le ragazze di Carbonia ad essere ospitati in Germania.
Gli interessati possono presentare domanda di partecipazione entro le ore 14.00 del 18 aprile 2024, inviando in formato Pdf la domanda, unitamente alla pagella del primo quadrimestre dell’anno scolastico 2023-2024 e la pagella dello scrutinio finale dell’anno scolastico 2022-2023 alle seguenti email:
aloberto@comune.carbonia.ca.it (email della referente del progetto “MULTI”).

Venerdì pomeriggio gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Iglesias, mentre percorrevano la S.S. 126 in direzione Iglesias-Carbonia hanno proceduto al controllo di un’auto con a bordo una donna di 27 anni ed un uomo di 46 anni.

Quest’ultimo è stato subito riconosciuto dagli operatori in quanto già arrestato nello stesso mese per il reato detenzione di droga ai fini di spaccio. Fin da subito, gli occupanti del veicolo, entrambi originari del posto, hanno mostrato segni di nervosismo ed in particolare, durante le fasi d’identificazione, l’uomo ha tentato di disfarsi di un involucro di cellophane, risultato poi contenere circa 2,5 grammi di eroina.

Da un controllo più approfondito, gli agenti hanno così rinvenuto, all’interno del veicolo, ulteriori involucri contenenti circa 2 grammi di cocaina e 0,5 grammi di eroina, nonché un bilancino elettronico di precisione.

La perquisizione, estesa anche alle rispettive abitazioni, ha consentito di rinvenire nel domicilio della donna un bilancino di precisione, della sostanza utilizzata per il “taglio” dello stupefacente e vario materiale per il confezionamento dello stupefacente.

I due sono stati tratti in arresto in flagranza per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I fatti accertati dagli investigatori della Polizia di Stato sono stati sottoposti alla valutazione del G.I.P. che, nell’udienza tenutasi sabato mattina, ha convalidato l’arresto, disponendo per entrambi gli arresti domiciliari e concedendo i termini a difesa.

 

La Polizia locale del comune di Carbonia effettuerà nel mese di aprile 2024 controlli sistematici su tutto il territorio comunale per verificare che siano rispettati i limiti di velocità da parte dei conducenti.

 Le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità saranno di volta in volta presegnalate, a norma di legge, dall’apposito segnale stradale di indicazione temporaneo ad alta visibilità, riproducente l’iscrizione “Polizia Municipale di Carbonia – Controllo elettronico della velocità”.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata con la presenza e sotto il costante controllo del personale appartenente al Comando di Polizia locale di Carbonia.

Da diversi mesi l’associazione ABC Dislessia Onlus di Iglesias sollecita, invano, il Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Asl Sulcis affinché si realizzi uno snellimento nei tempi per la presa in carico dei pazienti con DSA, acronimo di Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

«Dopo la presa in carico da parte dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza i tempi per effettuare le visite ed ottenere la diagnosi si sono dilatati moltissimodenuncia la presidente dell’associazione Donatella Erta -. In base al ticket di prenotazione attribuito risulterebbe, a tutt’oggi, una lista d’attesa di circa 800 pazienti, che tradotto in tempo significa attendere molti mesi se non anni. Tutto ciò è inaccettabile per le problematiche inerenti i disturbi dell’apprendimento, in particolare per l’impatto in ambito scolastico.»

«Siamo tutti consapevoli che una diagnosi precoce offre migliori possibilità di affrontare il problemaaggiunge Mariella Pala, vice presidente dell’associazione -. I disturbi dell’apprendimento non sono diversi dalle altre problematiche sanitarie per quanto riguarda il tempismo nel diagnosticare e, quindi, affrontare il problema con gli strumenti più adeguati. Una diagnosi tardiva espone i piccoli pazienti o quelli in età evolutiva ad ulteriori gravi difficoltà e perfino al rischio concreto di danni permanenti.»

La Scuola e la Famiglia

Circa il 5,4% della popolazione scolastica in Italia soffre di disturbi legati alla DSA, e la tendenza è in aumento. I dati parlano chiaro: negli ultimi due anni scolastici gli alunni a cui è stato diagnosticato un disturbo dell’apprendimento sono stati circa 320 mila. Un disturbo subdolo, difficile da diagnosticare e molto spesso, purtroppo, con carattere ereditario e genetico. Per questo è auspicabile che al più presto ogni Assl abbia a disposizione un’equipe multidisciplinare per la diagnosi precoce e il trattamento riabilitativo della DSA.

«Alle tante difficoltà quotidiane che un genitore deve affrontare quando si scopre il problema della DSA puntualizza ancora la presidente dell’associazione ABC Dislessia -, si aggiunge anche quello economico. Infatti, quando si trovano le porte chiuse nella struttura pubblica, per il bene del proprio figlio, la famiglia si rivolge alle strutture private. Una diagnosi, in un centro privato, però, può costare diverse centinaia di euro a cui si aggiunga la successiva riabilitazione che può durare mesi e avere un costo di diverse migliaia di euro. Mi chiedo come può, una famiglia normale, mono reddito, affrontare queste spese.»

La nuova legge

L’8 ottobre del 2010 è stata approvata la legge n. 170, la prima a riconoscere la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), in ambito scolastico. Da quel giorno il Sistema nazionale di istruzione e gli atenei hanno il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. La Regione Sardegna in data 14 maggio 2018 recepisce la suddetta legge e la fa propria con la legge n. 15. Inoltre, la Regione, in data 6 luglio dello scorso anno, delibera anche l’istituzione del Comitato Tecnico Scientifico sui DSA con lo scopo di «adottare tutte le misure volte a favorire interventi propedeutici a migliorare le problematiche afferenti ai diversi aspetti dei DSA».

Il prezzo da pagare

In realtà, come spesso accade in Italia, la legge c’è ma resta inapplicata o applicata solo in parte. Le cause sono ormai note a tutti e principalmente: carenze di organici nelle strutture sanitarie pubbliche, una burocrazia estremamente farraginosa a cui si aggiungono le scelte sbagliate perpetrate dal sistema sanitario regionale. Il prezzo che si paga per questa disorganizzazione, purtroppo, è abbastanza elevato. «L’impatto che ha una realtà scolastica ostracizzata sull’alunno con DSA non riconosciuta è estremamente grave precisa ancora Donatella Erta -. Il senso di inadeguatezza che pervade la psiche dell’alunno si trasforma in un incremento della dispersione scolastica, soprattutto dopo l’età adolescenziale. La mancata o parziale formazione scolastica unita al senso di inadeguatezza porterà alla creazione di giovani adulti fragili, insicuri e molto spesso afflitti da stati di depressione e ansia. E la famiglia, in questo contesto, è parte integrante della sofferenza del bambino-ragazzo-adulto».

Il Servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza

La dott.ssa Valeria Deplano, responsabile dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia, sentita sull’argomento, conferma, purtroppo, le difficoltà legate alla carenza di personale: «In questo periodo l’equipe è formata da quattro specialisti. Fino a poco tempo fa eravamo solo in due, quindi sono comprensibili le difficoltàspiega -. Ciò nonostante, nell’ambito della nostra equipe, cerchiamo di dare precedenza a tutti quei casi che necessitano di una diagnosi tempestiva, in particolare per i bambini più piccoli. Per quanto riguarda le lunghe liste d’attesa c’è da evidenziare che queste sono formate anche da pazienti più grandi, che non sono stati segnalati o che rientrano in un’altra fattispecie di diagnosi. Ovviamente auspichiamo che ci vengano assegnate nuove risorse professionali specialistiche, anche specializzandi, per poter dare risposte in tempi certi».   

L’associazione ABC Dislessia Onlus

«Per quanto riguarda la nostra associazioneconclude la presidente Donatella Erta -, cerchiamo di sostenere, con la nostra esperienza e l’ascolto, tutte quelle famiglie che a noi si rivolgono anche solo per un consiglio. Per poter essere più incisivi sarebbe opportuno avere a disposizione una piccola sede, magari messa a disposizione dal comune di Iglesias, a cui saremmo certamente grati.»

Carlo Martinelli