Crescono le manifestazioni iscritte alla Rete Pym di Fiere e Festival, fondata nel 2019 a Iglesias durante la Fiera del Libro, per l’incontro di volontà di Argonautilus, Festival Giallo Garda ed Elba Book Festival.
Il patto stipulato tra gli operatori culturali con formazioni e professionalità complementari, comporta l’aiuto e il supporto reciproco nell’attività condivisa di promozione della lettura quale strumento di benessere individuale e sociale. Non solo, da sempre la Rete aiuta la piccola e media editoria indipendente, nonché le espressioni culturali associative dei territori di appartenenza, specialmente se periferici.
A Elba Book, la Fiera Argonautilus del Libro di Iglesias, Giallo Garda e le Officine Wort, si aggiungono alla squadra anche il Festival Grisù 451 di Ferrara e la rassegna poetica Una Scontrosa Grazia di Trieste. E proprio la proclamazione dei vincitori del Premio Giallo Garda 2024, a Padenghe, nel bresciano, è stato il momento di rito per annunciare i nuovi membri della Rete, oltre al tema che caratterizzerà i palinsesti di ogni singola iniziativa nel corso del prossimo anno e che sarà “Chiavi di volta”.
«La chiave di volta, in architettura – afferma Eleonora Carta, fondatrice di Argonautilus – è l’elemento centrale che permette all’intera struttura di reggersi. Allo stesso modo, nel contesto culturale e letterario, rappresenta l’elemento portante di idee, sistemi di pensiero, progetti e movimenti; i concetti fondamentali che, come la pietra che chiude e sorregge l’arco, reggono e danno senso all’intero sistema.»
Riunirsi intorno al tavolo simbolico della Rete Pym è stato un invito ulteriore a riflettere sui punti di svolta e sugli elementi essenziali che modellano i flussi conoscitivi attuali e i paradigmi del contemporaneo.
Giovedì 14 novembre, alle ore 18.00, presso la Sala Remo Branca, in Piazza Municipio, a Iglesias, Ilario Carta presenta il suo nuovo romanzo “Japanischer Garten” (Arkadia Editore), una storia agrodolce, in cui emergono i rapporti filiali, i destini degli emigrati, i sogni delle generazioni di giovani costretti a lasciare l’Italia, l’inizio della globalizzazione. In dialogo con l’autore: Nicoletta Mocci.
«La situazione della Portovesme srl, come di tutto il Polo industriale sulcitano, ci preoccupa. La Cisl sarda continua a ritenere possibile e necessario un impegno straordinario del Governo nazionale e regionale per tenere aperte le filiere produttive e avviare nuovi investimenti. In questa visione, la produzione industriale sulcitana è centrale, nel quadro generale del settore e deve essere accompagnata da un coerente piano energetico. Al Governo la Cisl chiede un’azione concreta con la posizione assunta sin dal primo incontro a sostegno delle legittime rivendicazioni dei sindacati e dei lavoratori. La Cisl sarda, unitamente alla Cisl nazionale e alle federazioni, continuerà a impegnarsi affinché il Sulcis non venga ulteriormente penalizzato rispetto alla presenza industriale e affinché le multinazionali e le aziende presenti continuino a operare e a garantire l’occupazione.»
Lo scrive, in una nota, Federica Tilocca, segretaria regionale della Cisl.
«A sostegno della vertenza e affinché il governo riconvochi tempestivamente azienda e sindacati, una delegazione di Rsu e lavoratori sarà presto a Roma a manifestare sotto la sede del Ministero», conclude Federica Tilocca.
La festa di Sant’Anastasia che si celebra il prossimo week end, 16 e 17 novembre, a Sardara, coincide con il finissage della mostra “Nel segno della Dea Madre” di Carlo Romano Lavazza, a cura della Cooperativa Villa Abbas, in collaborazione con il comune di Sardara.
Sant’Anastasia, il cui nome deriva da anastasi (resurrezione), fu una giovane martire cristiana che morì arsa viva il 25 dicembre del 304, riconosciuta sia dalla chiesa cattolica sia da quella ortodossa e protettrice dei tessitori.
Per l’occasione il maestro di bisso marino Chiara Vigo (figlia di una levatrice sardarese) terrà una conferenza su “Dee Madri e donne acqua” domenica 17 novembre alle ore 16.00.
L’evento, gratuito e aperto a tutti, si terrà a Casa Pilloni, accanto alla bellissima area archeologica in centro che comprende la chiesa bizantina di Sant’Anastasia, il santuario nuragico-fenicio-punico e il tempio a pozzo sacro dove si svolgevano culti dedicati all’acqua.
Faranno gli onori di casa il sindaco di Sardara, Giorgio Zucca, e il presidente della Cooperativa Villa Abbas, Andrea Caddeo.
In terracotta, in bronzo, smaltate o dipinte: le Dee Madri di Carlo Romano Lavazza sono un viaggio nella storia e nell’arte di un sacro che appartiene forse più alla natura umana che al divino. Non è un caso se l’artista ha iniziato la sua lunga carriera come Madonnaro a Parigi negli anni Sessanta, si è specializzato in disegno anatomico all’Accademia di Brera e ha seguito un corso con lo scultore Nicola Gagliardi, attivo nella Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Già paragonate a quelle di Giacometti e Manzù, le sue sculture sono metafisiche, parlano un linguaggio comprensibile a tutti ma nello stesso tempo misterioso. Anche i suoi quadri sono frutto di una grande ricerca sui materiali per cui Carlo Romano Lavazza ha vinto diversi premi ed esposto in tutta Italia. La sua passione sono sempre state le donne, in particolare le madri. Con questa mostra rende omaggio a tutte le Dee Madri: dalla riproduzione della Venere di Willendorf (Austria), che ha circa 30 mila anni, a quella di Turriga (Senorbì), di 6.000 anni fa, agli originali in bronzo che rappresentano le madri moderne. Il culto del femminile si esprime anche nei dipinti con tre donne, a rappresentare un trittico.
Le sculture e i quadri sono in vendita, metà del ricavato sarà donato alla Fondazione Domus de Luna di Cagliari, riconosciuta a livello regionale e nazionale, che aiuta mamme, bambini e ragazzi in difficoltà (vedere allegato).
La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta fino a domenica 17 novembre, alle 18.00, a Casa Pilloni, in vico Eleonora d’Arborea 10.
È stato completato questa mattina, con il via libera al bilancio 2023, il percorso di approvazione dei bilanci di IGEA Spa, la società partecipata della Regione preposta alla messa in sicurezza, al ripristino ambientale e alla bonifica delle aree minerarie dismesse. È stato così conseguito l’obiettivo che l’assessore dell’industria, Emanuele Cani, si era prefissato, ovvero l’approvazione nel più breve tempo possibile dei bilanci della società relativi al 2020, 2021, 2022 e 2023.
«Questo ci consentirà di procedere speditamente nella definizione delle linee guida e dunque all’approvazione del nuovo Piano Industriale», ha commentato l’assessore Emanuele Cani.
«Il via libera ai bilanci – ha commentato l’amministratore unico di IGEA, Tore Mattana -, permetterà l’avvio di nuove attività e programmi che potranno concretizzarsi nell’immediato futuro.»
Entro il termine di scadenza, la mezzanotte di ieri, sono pervenute all’assessorato del turismo, artigianato e commercio 17 domande di partecipazione al bando per i grandi eventi del Capodanno. Cinque città: Alghero, Cagliari, Castelsardo, Olbia e Sassari hanno fatto istanza per i grandi eventi di fascia A, quelli per i quali viene approntato un piano di sicurezza per oltre 10mila persone e che ambiscono ad un contributo di 250mila euro. Dodici, invece, sono le richieste di finanziamento per gli eventi di fascia B, quelli con piani di sicurezza superiori a 3mila presenze e finanziamento da 100mila euro, si tratta dei comuni di: Assemini, Bosa, Carbonia, Decimomannu, Desulo, Dorgali, Golfo Aranci, Iglesias, Nuoro, Sant’Antioco, Tortolì e Villamassargia.
Il bando oltre agli spettacoli dal vivo del Capodanno, nelle giornate del 31 dicembre e del 1° gennaio, e in quelle immediatamente antecedenti del 30 e del 29, prevede anche la possibilità di finanziare eventi collaterali a partire dal 23 dicembre.
«Un quarto del finanziamento regionale – ha precisato l’assessore Franco Cuccureddu – dovrà essere destinato alle attività di promozione e comunicazione, alle quali si affiancherà una campagna promozionale su canali nazionali, realizzata direttamente dall’Assessorato, al fine di far percepire una Sardegna vivace ed attrattiva in tutte le stagioni e, soprattutto, nelle occasioni, quali il capodanno, nelle quali vi è una maggiore propensione a viaggiare.»
Nei prossimi giorni gli uffici dell’assessorato regionale del Turismo, stileranno la graduatoria delle istanze presentate ma si prevede che tutti i Comuni che hanno partecipato al bando possano essere finanziati.