18 July, 2024
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Sarà presto una realtà l’elenco delle Guide del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
L’iniziativa è in linea con le finalità istitutive dell’ente, tra cui il perseguimento di un processo integrato di sviluppo sostenibile nei settori del turismo geo-minerario, ecologico e culturale, per cui diviene imprescindibile assicurare professionalità e competenza nella gestione della fruizione del territorio.
L’iscrizione negli elenchi è subordinata alla frequenza di un corso di formazione dedicato, che è gratuito e si rivolge a guide ambientali escursionistiche, guide turistiche e guide turistico sportive iscritte negli appositi registri, come da normativa nazionale e regionale.
Il corso prevede un minimo di 20 partecipanti, mentre le lezioni, che si svolgeranno a partire dalla seconda metà del mese di marzo presso la sede operativa dell’ente (ex Officine Meccaniche della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia), con frequenza obbligatoria, avranno una durata complessiva di 72 ore, ripartite in 9 giornate da 8 ore ciascuna.
Le guide che avranno superato il corso verranno inserite negli elenchi pubblicati sul sito istituzionale dell’ente, con obbligo di seguire corsi di formazione continua per la permanenza negli stessi.
Le domande di partecipazione al corso verranno prese in considerazione in ordine di arrivo e potranno essere presentate a partire dal 19 e fino al 29 febbraio 2024, seguendo le modalità e i requisiti espressi nell’avviso consultabile sul sito www.parcogeominerario.sardegna.it

Unisulky, Università Popolare del Sulcis, Associazione culturale S’Ischiglia, ha organizzato una conferenza della professoressa Angela Quaquero, presidente dell’Ordine degli psicologi della Sardegna, sul tema: «Diventare o non diventare genitori?»

L’appuntamento è fissato per le ore 16.00 di lunedì 19 febbraio, nella sala conferenze della parrocchia Beata Vergine Addolorata, nel quartiere di Rosmarino, a Carbonia.

 

 

Dopo una lunga e fitta serie di interlocuzioni a cui hanno partecipato attivamente i Comuni del territorio, tra cui il comune di Carbonia in qualità di città capoluogo, sono cominciati i lavori di realizzazione di una barriera in calcestruzzo, tipologia new jersey, per separare i sensi di marcia sulla strada provinciale n. 2, un’arteria nevralgica, ad alta densità di traffico, percorsa quotidianamente da centinaia di veicoli che da Carbonia e dai comuni del Basso Sulcis si dirigono verso Cagliari. Una strada che, purtroppo, negli ultimi anni è salita alla ribalta delle cronache per i numerosi incidenti in essa avvenuti, molti dei quali mortali.
I lavori, cominciati lo scorso 6 febbraio e la cui conclusione è stimata per fine maggio, prevedono la realizzazione di una barriera di una lunghezza totale di 12 km, di cui 1 km già completato nei giorni scorsi.
«La presenza di uno spartitraffico in grado di delimitare in modo netto e visibile i sensi di marcia è un risultato importante derivante dall’impegno congiunto dei comuni del territorio, capaci di fare rete e sintesi, interloquendo attivamente con la provincia del Sud Sardegna, che ringraziamo per l’importante investimento effettuato – quantificato in 5.750.000 euro – e per aver tenuto fede agli impegni, alle promesse assunte nei confronti dei Sindaci del territorio, rispettando il cronoprogramma dei lavori, che ci auguriamo possano presto restituirci una strada a 4 corsie più sicura e con una migliore viabilità a beneficio dell’intera collettività», si legge in una nota del comune di Carbonia.
   

La comunità di Giba è in festa per zia Marietta Matzeu che oggi 15 febbraio 2024, raggiunge lo splendido traguardo dei 100 anni.
«La sua giovinezza è per la nostra Comunità motivo di grande orgoglio e compiacimentoha detto il sindaco, Andrea Pisanu -. Nella sicurezza di esprimere il pensiero unanime delle Comunità di Giba e Villarios, tantissimi auguri di buon compleanno!»

A tutela degli elettori diversamente abili, e come disposto dall’art. 29, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, in occasione delle consultazioni elettorali del 25 Febbraio 2024 – Elezioni Regionali, il comune di Carbonia ha organizzato il servizio di trasporto pubblico al fine di favorire il raggiungimento dei seggi da parte dei predetti elettori.
Gli orari sono i seguenti:
– domenica 25 febbraio 2024 dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
L’elettore che intende usufruire del servizio può contattare l’associazione di volontariato “Le Rondini” al seguente n. di cellulare: 3282607992. sig.ra Franca Boi.

E’ attivo da oggi 14 febbraio l’ambulatorio AscoT di Sant’Antioco, presso i locali della Guardia medica, al fine di garantire l’assistenza di base agli ex pazienti del dott. Longu che attualmente non sono in carico a nessun MMG.
Il Servizio è garantito grazie alla disponibilità della dott.ssa Livia Gemmi e del dott. Federico Contu che si alternano presso l’Ambulatorio con i seguenti orari:
Lunedì 15.00 – 18.00 (dott. Contu)
Martedì 14.30 – 18.00 (dott.ssa Gemmi)
mercoledì 14.30 – 18.00 (dott.ssa Gemmi)
venerdì 10.30 – 12.30 (dott.ssa Gemmi)
Verranno tempestivamente comunicate eventuali modifiche.
I medici effettueranno visite e prescrizioni di farmaci, esami o visite specialistiche.
Per le prescrizione è necessaria la presenza del paziente o eventualmente del suo caregiver o tutore.
Per poter accedere alle prestazioni gli utenti dovranno esibire documento di identità, tessera sanitaria e, laddove richiesto, documentazione clinica (piani terapeutici in corso di validità o prescrizioni specialistiche). Se esenti dalla compartecipazione ticket dovranno essere muniti di certificazione attestante esenzione per patologia (anche rara), reddito o infortunio Inail, ecc. Si accede senza prenotazione nel rispetto degli orari dell’ambulatorio e dell’ordine di arrivo, a meno che non ci siano diverse indicazioni da parte del medico presente.

Fino al 30 maggio 2024 è possibile presentare richiesta per il riconoscimento del “Bonus Idrico Integrativo”, l’agevolazione tariffaria aggiuntiva rispetto al “Bonus Sociale Idrico Nazionale” rivolta alle cosiddette “utenze deboli”, ossia ai nuclei che versano in condizioni disagiate.

Possono presentare domanda i cittadini in possesso di una certificazione ISEE ordinario non superiore alla soglia di € 20.000,00 che siano intestatari di un’utenza domestica residente.

La richiesta dovrà essere presentata mediante la procedura on line disponibile nel sito dedicato www.bonusacqua.it o, in alternativa, con le modalità indicate nell’avviso pubblico.

Tutte le informazioni utili sono contenute nell’avviso pubblico disponibile ai seguenti link: https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/altri-contenuti/dati-ulteriori/item/5537-bonus-sociale-idrico-integrativo-avviso-pubblico-per-la-presentazione-della-istanza-di-ammissione-all-agevolazione-tariffaria-per-l-anno-2024

Il 19 gennaio la ASL Sulcis divulga una notizia apparentemente rivoluzionaria, il Direttore Generale definisce “estremamente importante dotare il territorio di servizi integrati che consentano di avere le migliori cure attraverso percorsi terapeutici condivisi”.
Inaugurazione con foto che passerà alla storia sul sito ASL Carbonia, entusiasmo alle stelle della dottoressa Giuliana Campus, del consigliere regionale, dell’oncologo ma anche del sindaco di Iglesias che apprezza l’iniziativa e prevede mobilità oncologica positiva da altri territori, se fosse un ciclista non scamperebbe all’antidoping.
Ma di cosa stiamo parlando? «Abbiamosentenzia il D.G. potenziato il servizio oncologico, niente tagli al Sirai». Espressioni salomoniche per dispensare un po’ di valium a possibili campanilismi. In realtà, per il momento l’iniziativa si limita ad una accoglienza ambulatoriale settimanale (una mattina) per i pazienti oncologici del distretto di Iglesias, non si può certo condividere l’euforia sanitaria per una città abituata alle inaugurazioni, ai fuochi d’artificio a salve senza continuità.
La regione sarda con delibera di giunta N. 41/36 del 1.12.2023 Istituisce il Codice DO7: «Sospetto diagnostico di patologia neoplastica».

Recente ma opportuna esenzione, prevede un finanziamento per la ASL di Carbonia dedicato, di quasi 64.000 euro per il 2023 e tre volte tanto negli anni successivi. Apparentemente qualcosa si muove ma quali sono le priorità per i pazienti tumorali e le rispettive famiglie? Come possiamo raccontare il tempo dell’angoscia, dell’incertezza che cresce di giorno in giorno dal primo sospetto di tumore al momento della proposta terapeutica?

Il cancro è malattia globale, malattia della famiglia

La Malattia Tumorale è sofferenza globale, decolla con un manipolo di cellule atipiche per dilagare e acchiappare l’umanità complessiva del paziente, la famiglia, la cornice sociale del paziente. Che fare? Ma, soprattutto, come fare in fretta perché quel sospetto interrompe, annichilisce sogni, progetti, speranze, non di attesa sopportabile si tratta.

Come procede oggi il percorso diagnostico oncologico dopo il sospetto? La risposta del Servizio sanitario pubblico è lenta, troppo lenta, inadeguata ad accogliere la domanda pressante di un futuro senza certezze. Nella mia esperienza quotidiana non ricordo prime diagnosi arrivate dall’Oncologia del Sulcis, dai reparti ospedalieri certamente, spesso in occasione di ricoveri e accertamenti ma in genere la diagnosi origina nel territorio per valutazioni proposte dal medico di famiglia o pediatra, confermati da specialisti privati, come mai? Il Paziente non trovando pronta accoglienza nella ASL perché inaccettabili i tempi della sanità pubblica, sperimenta la prima ma non sarà l’ultima delusione, deve confrontarsi con la non rinviabile necessità di investire da un momento all’altro i suoi risparmi quando ci sono e comunque decolla il calvario non solo economico ma emotivo, esistenziale e comincia il nomadismo per la salvezza.
Gli uomini sono uguali difronte alla legge? spesso, non altrettanto davanti al cancro certamente “democratico” ma la diagnosi precoce e quindi l’esordio terapeutico vede privilegiato chi ha buone disponibilità economiche.
Registro tra i miei pazienti, oggi più del passato, una grossa percentuale di viaggi per diagnostica oncologica extraregionale (Lombardia, Veneto, Lazio) e regionale extra ASL, come del resto una significativa percentuale di malati tumorali (70%) che ricevono chemioterapie e follow-up si proiettano verso lidi distanti dal Sulcis. Esiste quindi una significativa mobilità passiva (transumanza di euro) oncologica per la nostra ASL a cui si sommano le spese individuali ingiuste, disumane e i disagi di centinaia di famiglie che incrociano solitudine e l’abbandono dalle istituzioni sanitarie.

Su bixinau

Ho assistito con autentica emozione a collette di quartieri e gruppi di Amici (Su Bixinau, oggi, che tristezza, meno vissuto e partecipato di un tempo) che pur di sostenere un malato oncologico si sono organizzati per garantire il viaggio della speranza, sostituendosi al sistema sanitario sempre più ostaggio dei famelici partiti politici per i quali la solidarietà è solo elettorale. Da tanto frequento le trincee della sofferenza e della malattia e quando partecipo a trasformazioni della “normalità”, sempre più orientata all’egoismo e al disinteresse sociale, in solidarietà mi chiedo dopo qualche brivido e non poca rabbia cosa si dovrebbe fare? La triste realtà richiede responsabilità e buon senso da parte di tutti.
Ho sperimentato l’ingiustizia che subiscono tutti i pazienti fragili normalmente invocati nelle campagne elettorali ma subito dopo “scordati e scaricati” per iniziative più clientelari e vantaggiose. Da anni i pazienti del Sulcis, oncologici e non, come della Sardegna, devono affrontare, benché esenti,spese dovute al dilettantismo della regione incapace di garantire i diritti contemplati nei LEA. Questi pazienti sono la “mission” del medico e del sindaco del paese, questi garantiscono il mio onorario mensile, quello dei sindaci e i suoi dottoressa Giuliana Campus (indicata secondo lo Spoil system) eppure io mi indigno e vergogno come tanti miei colleghi ma Lei e i sindaci?
Chiesi nel 2021, considerandoli sensibili alle vicende dei loro cittadini, al presidente dell’ANCI Emiliano Deiana e del CAL Andrea Soddu un impegno per rivendicare dalla regione il rimborso ai pazienti riconosciuti titolari di esenzioni le spese per terapie e accertamenti urgenti sostenuti personalmente ma ingiustamente. Nessuna risposta, il sindaco Mauro Usai si impegnò pubblicamente nel marzo 2022 davanti a buona parte del consiglio comunale, numerose associazioni e sindacati a sostenere l’iniziativa…non pervenuta. Per segnalare la mia personale delusione e sfiducia in quanti in quella foto inaugurativa le hanno garantito, silenzio ipocrita e simpatia le racconto un episodio eloquente di come Lei, il suo staff e la Giunta regionale siete distanti dalla realtà, contraddittori e inaffidabili.
Martedì 23 gennaio, alle ore 16,30, in ambulatorio incontro (chiamiamolo) Giovannino, mi consegna gli esami e accertamenti che aspettavamo, preparo la richiesta di visita oncologica con ben evidenziata l’esenzione D07, il paziente raggiunge il CUP dell’Ospedale Santa Barbara e dopo 35 minuti rientra in ambulatorio per aggiornarmi:
«Dottore al CUP mi hanno detto che l’esenzione D07 non esiste e che se volevo la visita potevo farla tra qualche mese ma non al CTO, al Policlinico di Monserrato, non intendo aspettare, mi suggerisca il nome di uno specialista privato.»

«Non sappia la tua sinistra quello che fa la destra.»

Epidemiologia oncologica Sulcis 

Il distretto di Iglesias censiva secondo i dati presentati nel corso della Giornata del malato tumorale del 2011 (sarà mia premura farle arrivare le slide dell’iniziativa ) oltre 1.700 pazienti
Tumorali 4.000 nell’intero Sulcis, oggi per l’impennata dovuta all’invecchiamento arriviamo a 1.800 e 4.200, tra i miei pazienti il cancro è da alcuni anni la prima causa di morte, recentemente le diagnosi arrivano spesso dopo gravi ritardi o dopo importanti sforzi economici, francamente sentire Lei che dedicando una mattina alla settimana a questi malati fa invertire la rotta sgomenta, farebbe risparmiare la benzina a qualche famiglia per i 25 chilometri che separano Carbonia e ben figurare qualche politico di Iglesias, e poi?
Moltiplicare gli ambulatori senza rimodulare il metodo, garantire l’immediata diagnostica non produce vantaggi concreti ai pazienti. L’Oncologia negli Stati Uniti e Inghilterra da decenni propone un approccio differente, condivisibile e vantaggioso per i pazienti ma in Italia non è mai stato semplice accettare, handicap della nostra medicina, una variazione di rotta su convinzioni cristallizzate ma potenzialmente migliorabili.

Iglesias città dell’auto aiuto

Nel 2002 nasceva in città il primo gruppo di Auto Aiuto tra malati tumorali in Sardegna, ispirandosi al primo nato a Burlington nel 1974 e al Metodo Simonton. Si riconosce al paziente una innata energia, una potenzialità da mettere in gioco nei momenti di maggiore sconforto, tanta vitalità si può valorizzare sia nella fase diagnostico-terapeutica ma anche dopo e con l’Auto Aiuto trova la straordinaria opportunità di dare significato all’esperienza neoplastica.
Può la Medicina moderna quando tratta malattie globali come i tumori, l’alcolismo e il disagio mentale o le malattie demielinizzanti fare a meno della collaborazione preziosa e insostituibile dei Pazienti e delle loro famiglie impegnate nell’Auto Aiuto?

Sarebbe veramente utile la destinazione dei locali della ASL, nelle cittadine più popolate, dedicati ai pazienti per favorire l’incontro tra chi ha superato le difficoltà e coloro che le stanno affrontando, nascerebbe una alleanza terapeutica tra chi offre e chi riceve, i risultati sarebbero di grande aiuto ai medici di riferimento.

Dare senso alla vita

Il malato merita di essere valorizzato innanzitutto come Uomo, essenziale curare l’organo malato ma doveroso rinvigorire tutte le dimensioni sane che normalmente la Medicina sottovaluta, il primo oppositore alla neoplasia è la parte sana del paziente, da attivare senza rinvii. Chirurgia, Radioterapia, Chemioterapia da far decollare tempestivamente quando indicata ma immediato sostegno psicologico e Auto Aiuto in una visione olistica armonica. Simonton (Oncologo e Radioterapista) dimostrò che un supporto psicologico settimanale raddoppia la sopravvivenza del malato oncologico rispetto ai controlli. Iglesias dal settembre 2009 è Città dell’Auto Aiuto con delibera del Consiglio comunale, meriterebbe una rilettura, tra un evento e l’altro.

Un Servizio Oncologico Provinciale diventa riferimento solo se garantisce:
ACCOGLIENZA e ASCOLTO: Rapido nella diagnostica
CONDIVISIONE e SOLIDARIETA’: Empatia con la sofferenza
TERAPIA: quanto si possa realizzare in quel Territorio compresa di psicoterapia
SPERANZA nel FUTURO: certamente non facile da iniettare ma testimoniabile con L’Auto Aiuto
STRETTI e COSTANTI CONTATTI con il TERRITORIO
Un Servizio Oncologico Utile alla Comunità non si valorizza con numerose succursali ma deve essere UNICO, ORGANIZZATO, ACCESSIBILE in tempi rapidi con proposte e trattamenti immediatamente realizzabili. Tutto il resto sono chiacchiere, marchette politiche, battaglie campanilistiche, dannose al presente e futuro dei malati.
Chi vive lontano dalla prima linea è come il naufrago, parla senza sestante, propone senza avere ascoltato, annusato, visto, palpato e condiviso la realtà.
Le avanzo una proposta: accertamenti diagnostici gratuiti, garantiti rapidamente per tutti i pazienti con sospetta patologia tumorale prescrivibili dal medico di famiglia, ospedaliero, specialista Ambulatoriale che si assumono la responsabilità del sospetto diagnostico.
Non si offenda ma qualche visita in più al CTO secondo Lei cambia veramente questa storia?
Se i protagonisti dell’inaugurazione al CTO avessero un parente stretto con una sospetta neoplasia porterebbero la richiesta al CUP?

Giorgio Madeddu
Medico di famiglia Iglesias

A Carbonia il Carnevale continua: dopo il successo della tradizionale sfilata di Carnevale, svoltasi domenica scorsa nelle vie del centro cittadino, e la Pentolaccia presso l’ex Circoscrizione di Cortoghiana, altri appuntamenti sono previsti venerdì 16 febbraio, alle ore 15.30, presso l’ex Circoscrizione di Bacu Abis, e sabato 17 febbraio, alle ore 15.00, in piazza Santa Rita a Medadeddu. Eventi attesissimi da grandi e piccini con intrattenimenti, animazione e distribuzione gratuita di dolci.

I sindaci di Giba Andrea Pisanu, di Piscinas Mariano Cogotti e di Nuxis Romeo Ghilleri, hanno inviato una segnalazione sulla pericolosità delle traverse urbane presenti sulla Strada statale 293, all’ANAS e al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, per conoscenza, alla prefettura di Cagliari.

«Siamo estremamente preoccupati per le condizioni di sicurezza della Strada Statale 293 segnalano Andrea Pisanu, Mariano Cogotti e Romeo Ghilleri -, in particolare, facciamo nostre le segnalazioni che giungono dai cittadini che abitano e lavorano lungo la S.S. 293 all’interno delle traverse urbane, esasperati dalla velocità con la quale vengono percorse le traverse urbane. Solo per puro caso, o meglio per fortuna, non si sono verificati sinistri con tragiche conseguenze.»

«Il comune di Nuxis, con nota del 10.11.2023, ha chiesto di poter adottare tutti gli accorgimenti possibili (ad esempio, mediante realizzazione di dossi artificiali con attraversamenti pedonali rialzati) per rendere la traversa urbana della predetta Strada Statale, sicura per i pedoni e per tutti gli utenti della strada in genereaggiungono i tre sindaci -. Attraverso la comunicazione del 12.01 scorso, la Struttura Territoriale di ANAS ha negato il rilascio del nulla osta per l’esecuzione di opere idonee per la messa in sicurezza del proprio centro abitato. In questa situazione, poiché gli accorgimenti finora adottati dai nostri Comuni non hanno sortito alcun positivo esito, chiediamo alla Struttura Territoriale di ANAS S.p.A. di voler indicare quali possano essere le soluzioni per rendere più sicuri i centri abitati siti lungo la Strada statale 293.»

«Vi comunichiamo la nostra disponibilità ad eseguire un sopralluogo congiunto sul posto, al fine di verificare quale sia l’effettiva situazione di pericolo che ci permettiamo di portare alla Vostra attenzione», concludono Andrea Pisanu, Mariano Cogotti e Romeo Ghilleri.