6 January, 2025
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Dopo la pausa di fine anno, riparte questo pomeriggio il campionato di Eccellenza con la prima giornata del girone di ritorno.

L’Iglesias di Giampaolo Murru, transitata al giro di boa al sesto posto insieme alla Nuorese, a quattro lunghezze dall’ultima posizione utile per l’accesso ai playoff, occupata dal Calangianus, ospita il San Teodoro Porto Rotondo, formazione in lotta per la salvezza. Dirige Federico Cosseddu di Nuoro, assistenti di linea Antonio Carbini di Olbia e Andrea Cubeddu di Sassari.

Giampaolo Murru ha convocato i seguenti 18 calciatori: Fabricio Alvarenga, Santiago Brailly, Antony Cancilieri, Nicola Capellino, Stefano Crivellaro, Alessandro Fenu, Sasha Giorgetti, Adam Idrissi, Gianluigi Illario, Bryan Mancini, Samuele Mastropietro, Lorenzo Mechetti, Alberto Piras, Edoardo Piras, Mattia Pitzalis, Vincenzo Riccio, Momo Sakho, Alessandro Restivo.

Il Carbonia, dopo aver festeggiato il Natale e Capodanno con il morale alto per la vittoria sulla Ferrini che ha chiuso il girone d’andata, “battezza” il girone di ritorno sul campo della capolista Budoni. Sulla carta è una partita quasi impossibile ma poterla affrontare serenamente costituisce una buona base sulla quale cercare di costruire un’impresa. Dirige Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Samuel Fronteddu di Nuoro e Mario Canu di Olbia.

Diego Mingioni ha convocato i seguenti 20 calciatori: Enrico Galasso, Stefano Atzeni, Mateo Broglia, Costantin o Chidichimo, Nicolas Garcia, Wellinto Caverzan, Nicolas Ricci, Tomas Pavone, Lorenzo Isaia, Davide Doneddu, Giovanni Carboni, Leonardo Tocco, Gianluca Filippi, Gianluca Cocco, Lorenzo Sartini, Francesco Dioneddu, Federico Moreno, Mauro Abbruzzi, Nicola Mancini, Danilo Cocco.

Sugli altri campi, spiccano l’impegno della capolista Monastir a Gavoi con il Taloro, quello dell’Ossese sul campo della pericolante Ferrini e l’impegno casalingo del Tempio con la Nuorese. Completano il programma della prima giornata del girone di ritorno le partite Alghero-Calangianus, Li Punti-Bari Sardo e Villasimius-Ghilarza.

 

Sideralloys, la storia infinita di una fabbrica che non decolla. Dal 2018, quando la fabbrica venne rilevata dall’Alcoa attraverso Invitalia, nulla è cambiato se non qualche intervento nella fonderia.
Renato Tocco, segretario territoriale della UILM UIL, lancia un messaggio forte e chiaro.
«Il Governo deve essere parte centrale per la soluzione del problema e prendere decisioni che non possono più essere disattesedenuncia Renato Tocco -. Attualmente buona parte di lavoratori sono in mobilità e proprio per questo motivo il rientro dei lavoratori in fabbrica è incerto. A tale riguardo il 7 gennaio i lavoratori saranno ai cancelli per manifestare e denunciare questa situazione di stallo.»
«Il management Sideralloysprosegue Renato Tocco deve essere chiamato alle sue responsabilità e dire in modo chiaro e definitivo quale futuro produttivo intende dare allo stabilimento, il cui destino sembra non interessi nessuno.»
«Noiconclude Renato Tocconon ci fermeremo mai sino a quando il Governo non prenderà decisioni definitive, al fine di chiudere definitivamente questa situazione, salvaguardando così il futuro dei lavoratori, delle loro famiglie e, soprattutto, di un intero territorio.»
Armando Cusa

La fabbrica di alluminio primario della Sider Alloys non decolla, martedì 7 è prevista un’assemblea, si riparte con la mobilitazione dei sindacati e dei lavoratori che chiedono l’intervento del Governo. Da sciogliere c’è il nodo relativo al riavvio della fabbrica che sino alla fermata degli impianti del 2012 produceva una media di 150 tonnellate di alluminio primario. Al momento funziona la fonderia, dove resta da completare la ristrutturazione della sala elettrolisi.

Ad oggi non sappiamo nulla, c’è un accordo di programma che la proprietà non ha mai rispettato, allo stato attuale non è stata in grado di produrre nemmeno un piano industriale, né tantomeno una prospettiva di ripresa che permetta lo svolgimento del revamping dello stabilimento, per questo motivo è necessario che il Governo prenda una posizione forte che faccia completare il revamping e rimettere in marcia gli impianti, anche perché, e bene ricordarlo, partecipa all’impresa attraverso Invitalia con il 20%. Non solo va ricordato che il 5% dell’azienda e in mano ai lavoratori.

E’ stata prorogata di una settimana la sospensione natalizia delle attività per questioni tecnico-organizzative, i lavoratori non dovranno rientrare il 7 come previsto ma il 13 gennaio p.v.; inoltre, il pagamento delle tredicesime che non sono state liquidate a dicembre e il probabile pagamento degli stipendi entro il 31 gennaio crea una situazione ancor più allarmante in prospettiva futura. Quindi la situazione si è ulteriormente aggravata, dovuta ai debiti esponenziali della Sider Alloys verso le aziende terze come mensa e servizi che quindi a loro volta a dicembre non hanno pagato gli stipendi.

Una situazione di incertezza e precarietà che non garantisce prospettive a chi e rientrato in fabbrica e a coloro che sono in mobilità in deroga da anni a 480 euro e attendono il rientro nello stabilimento. E’ necessario quanto prima, essere messi a conoscenza della situazione e ricevere aggiornamenti sullo stato di avanzamento del cronoprogramma del progetto di rilancio. Per quanto ci riguarda, abbiamo la necessità che arrivi la convocazione da parte del Ministero per avere degli elementi certi legati al futuro dello stabilimento. Occorre che la politica Regionale e Nazionale intervengano per sbloccare definitivamente questa vertenza che ormai dura da troppo tempo. Serve maggiore attenzione e monitoraggio da parte delle istituzioni per avere garanzie e certezze produttive ed occupazionali.

Giuseppe Masala

Segretario territoriale FSM-CISL

«Saremo ai cancelli della SiderAlloys, per un’assemblea con le lavoratrici ed i lavoratori SiderAlloys, in conseguenza dello slittamento imposto dall’azienda della ripresa lavorativa, nonché il ritardo nei pagamenti della 13ª e della retribuzione di dicembre.»

Lo scrivono, in una nota, le segreterie FIOM CGIL, FSM CISL e UILM UIL.

«Alle 8.00 ci sposteremo alla Portovesme srl per un’assemblea con i lavoratori SKV, in considerazione delle sempre maggiori difficoltà in cui versa il territorio, per mantenere viva l’attenzione sarebbe importante la partecipazione delle Istituzioni davanti ai cancelli della SiderAlloys», conclude la nota.

La Direzione della Sider Alloys ha comunicato la proroga della sospensione dell’attività fino al 12 gennaio 2025 per ragioni tecniche-organizzative e, in merito al pagamento della tredicesima e delle competenze del mese di dicembre 2024, l’Azienda s’è impegnata ad accreditare quanto dovuto entro e non oltre il 31 gennaio 2025.

Un grande appuntamento per chiudere in bellezza le festività: lunedì 6 gennaio, a partire dalle ore 10.00, si svolgerà la 7ª edizione della “Festa della Befana”, organizzata dall’associazione “Le Simpatiche Canaglie” con il patrocinio del comune di Carbonia.
Il programma prevede alle ore 10.00 la partenza della parata delle befane in bici e in moto da piazza Ciusa, l’esibizione degli sbandieratori di Iglesias, il trenino della befana, personaggi dei cartoni animati e cosplayer e, infine, l’arrivo delle befane in piazza Roma con consegna di 1.000 calze gratuite per bambini e bambine e un concorso gratuito delle befane e degli spazzacamini con estrazione lotteria e mercatini di Natale.
Nel pomeriggio la Befana donerà le calze ai pazienti del Reparto Dialisi dell’ospedale Sirai.

Il declino del sistema sanitario pubblico del Sulcis Iglesiente non conosce fine. Reparti e servizi cancellati o ridimensionati, tempi d’attesa interminabili che per alcune patoligie superano l’anno e sfiorano i due anni, l’articolo 32 della Costituzione («La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge») viene, sempre più spesso, letteralmente calpestato.

Le Sindache e i Sindaci dei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente, «a seguito della crisi sanitaria divenuta da tempo ormai cronica ma emersa con maggior evidenza durante il periodo delle festività natalizie, e che sta interessando i pronto soccorso, le guardie mediche e i medici di base, in particolare: 

  • assenza di guardie mediche in diversi paesi, soprattutto durante le festività (Buggerru, Domusnovas, Fluminimaggiore, Iglesias, Gonnesa, Nebida, San Giovanni Suergiu, Portoscuso, Carloforte, Sant’Anna Arresi, ecc.); 
  • file estenuanti nel PS dell’ospedale Sirai, con ambulanze bloccate anche 24 ore con pazienti a bordo, e conseguentemente territori scoperti dal primo soccorso da parte sia delle ambulanze medicalizzate che delle basi; 
  • assenza di medici di base in varie località con pazienti costretti a rivolgersi continuamente alle guardie mediche (quando presenti), ai PS o ai privati anche per una semplice ricetta», 

hanno chiesto alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore della Sanità Armando Bartolazzi, «un incontro urgentissimo per avere chiarimenti sulla programmazione e definizione del futuro prossimo della nostra Sanità, poiché queste gravi carenze che affliggono il comparto sanitario del Sulcis Iglesiente portano i nostri concittadini ogni giorno a mettere a rischio la propria vita». 

«Siamo qui a chiedere per l’ennesima volta che si faccia luce su una situazione gravissima di mancanza di servizi fondamentali per i nostri territoriconcludono i 23 primi cittadini -. Pertanto, invitiamo la presidente Alessandra Todde e l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale Armando Bartolazzi a volerci comunicare la propria disponibilità per un incontro presso l’Aula Consiliare del comune di San Giovanni Suergiu.»

Ci accingiamo ad aprire questo 2025 con una vera e propria crisi d’identità per il NOSTRO STABILIMENTO. Le produzioni storiche così come le abbiamo conosciute non ci sono più. Dopo la chiusura della linea piombo nel 2023 Glencore, rompendo l’impegno assunto con le Organizzazioni sindacali e il territorio, il cinque settembre scorso ha comunicato la fermata anche della linea zinco.
Eppure, l’impegno prevedeva che si sarebbe andati avanti con lo Zinco sino alla definizione dello studio di fattibilità per il Litio. Produzione, in aggiunta alle altre, accolta favorevolmente in quanto inserita in un percorso eco-sostenibile, alla luce dell’approvazione da parte dell’Europa (e recepita dall’Italia del Critical Raw Materials Act). Tema importante ma, per stessa ammissione della Glencore, non imminente dato che l’approvazione sulla fattibilità del progetto non sarà data prima di gennaio 2027.
L’attenzione straordinaria che il Governo Nazionale e quello Regionale oltre che tutti gli Enti Locali stanno dedicando alla vertenza, deve urgentemente portare atti concreti. Da un lato condividiamo la lettura che si sta dando alle scelte di Glencore: ossia di un vero e proprio disimpegno nel territorio; dall’altro il fronte unico a sostegno del futuro industriale del 27 dicembre presente a Portovesme non ha evidenziato al momento proposte concrete. Noi riteniamo che le lavoratrici e i lavoratori di questo stabilimento meritino la giusta considerazione per serietà, competenze e professionalità.
Le iniziative mai strutturali messe in campo dai vari governi in materia di energia non sono bastate da far recedere Glencore dalla fermata anche della linea zinco oltre che di quella del piombo.
Durante l’incontro del 5 dicembre al Mimit e la successiva visita allo stabilimento della Portovesme srl il Ministro Urso ha ipotizzato da un lato la nazionalizzazione della produzione e dall’altra, in alternativa, la cessione ad altra società. La domanda riporta al tema dei temi: ci aspettiamo nell’immediato atti concreti che garantiscono la riduzione dei costi energetici, ovvero quali possano essere i player, degni di questo nome, non escludendo anche un manager, nominato dallo stesso Governo, in grado di sostenere tali costi per produrre piombo e zinco in Sardegna e in Italia.
Attendiamo che il governo, rappresentato dai Ministri nella loro visita del 27 dicembre, diano in tempi brevissimi queste risposte.
Riteniamo che lo stabilimento abbia ancora un potenziale che non possiamo pensare vada perso mettendo al centro la competitività. Inoltre, e non è un aspetto secondario, riteniamo debbano essere salvaguardate le competenze e le capacità delle lavoratrici e lavoratori. Il lento passare del tempo può compromettere la ripartenza degli impianti ormai fermi, per questo motivo vogliamo ribadire la necessità che vengano risolte con urgenza le criticità che ci hanno proiettato in questa drammatica situazione.
Per quanto ci sia ancora poco in marcia, riteniamo che qualsiasi considerazione si stia facendo rispetto ad un passaggio nella gestione dello stabilimento debba passare dagli impianti in marcia.
Abbiamo già esperienza vicino a noi di cosa voglia dire una transizione con gli impianti fermi, e non abbiamo intenzione di esporre le lavoratrici e lavoratori allo stesso drammatico rischio.
La Rsu non si dichiara pregiudizievolmente contraria a nessun percorso individuato che dia una prospettiva sul medio e lungo termine, ma per fare questo sono necessarie alcune condizioni fondamentali:
1) Valutare caratteristiche tecnico-economiche dei players attraverso un advisor indipendente. Il player individuato dovrà contare su un pacchetto “energia” proposto dal Governo al fine di garantire competitività con una proiezione di almeno dieci anni.
2) Il disallineamento della linea zinco impianto con il Waelz non regge anche a costi energetici estremamente bassi; quindi, appare evidente che ci potrà essere un solo player nello stabilimento.
3) Lasciare l’impianto Waelz in marcia fino all’ingresso trasferendo l’impianto caldo.
4) Investire nell’infrastruttura dell’area portuale per renderla competitiva, partendo dall’escavo del porto.
Condizioni, queste, che ci permetteranno con convinzione di dire che le produzioni di Zinco e Piombo possono e devono continuare ad esistere alla Portovesme Srl a prescindere dal soggetto industriale.
Questo vorrebbe dire davvero considerarle strategiche per il paese.
I lavoratori e le lavoratrici hanno guardato con molta attenzione la visita del 27 da parte del Governo Nazionale e Regionale e si aspettano e ci aspettiamo siano conseguenti, non abbiamo più tempo per la propaganda.
L’auspicio è che questo nuovo anno possa iniziare con una forte e netta inversione di tendenza per le sorti di tutti noi e delle nostre famiglie.
Con tanta ambizione, vi auguriamo un buon 2025.

Rsu Portovesme Srl

5/01/2025

Anche quest’anno, sotto il cielo di Sant’Antioco, è possibile ammirare il bellissimo presepe del maestro Gianni Salidu. Organizzata dall’associazione culturale “Sant’Antioco abbraccia il mare”, è una mostra da non perdere: un connubio tra arte, cultura e antiche tradizioni. Dall’anima più profonda e dura della pietra di basalto, trachite di onice e di ciotoli trovati nelle spiagge della sua isola prende forma in tempi diversi il presepe dell’artista che pur essendo scomparso ormai da diversi anni, continua a far sentire la sua essenza attraverso l’impegno della moglie Pinella Bullegas che ogni anno gli dedica amore e dedizione, passione e tempo.

Nadia Pische

 

Il collegio regionale di garanzia elettorale ha dichiarato Alessandra Todde decaduta dalla carica di consigliere regionale e, conseguentemente, da quella di presidente della Regione. All’origine della clamorosa decisione del collegio regionale di garanzia elettorale c’è la contestazione della rendicontazione delle spese sostenute nella campagna elettorale della candidata presidente, poi risultata eletta.

«La notifica della corte d’appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo», ha detto la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.

Come è possibile che in una serata freddissima a Carbonia si sia sentito un “brivido caldo” che ha infiammato il cuore dei presenti. Ebbene sì era il 30 dicembre e sul palco di Piazza Roma si esibiva il gruppo “The Lords” Zucchero Cover Band. Musicisti d’eccellenza, coristi travolgenti, pezzi d’autore brillantemente interpretati. Una band con in scena Andrea Busonera alla voce, Paola Mistroni voce e cori, Roberto Ionta chitarra e cori Raffaele Pillai basso e cori, Gianni Peloso tastiera e cori, Marco Piludu alla batteria. Se non li conoscete ancora provate a seguirli e sarà subito amore…

Di seguito alcuni scatti della serata.

Nadia Pische