Crisi del comparto sanitario: i 23 sindaci del Sulcis Iglesiente hanno chiesto un incontro urgentissimo alla presidente della Regione e all’assessore della Sanità
Il declino del sistema sanitario pubblico del Sulcis Iglesiente non conosce fine. Reparti e servizi cancellati o ridimensionati, tempi d’attesa interminabili che per alcune patoligie superano l’anno e sfiorano i due anni, l’articolo 32 della Costituzione («La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge») viene, sempre più spesso, letteralmente calpestato.
Le Sindache e i Sindaci dei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente, «a seguito della crisi sanitaria divenuta da tempo ormai cronica ma emersa con maggior evidenza durante il periodo delle festività natalizie, e che sta interessando i pronto soccorso, le guardie mediche e i medici di base, in particolare:
- assenza di guardie mediche in diversi paesi, soprattutto durante le festività (Buggerru, Domusnovas, Fluminimaggiore, Iglesias, Gonnesa, Nebida, San Giovanni Suergiu, Portoscuso, Carloforte, Sant’Anna Arresi, ecc.);
- file estenuanti nel PS dell’ospedale Sirai, con ambulanze bloccate anche 24 ore con pazienti a bordo, e conseguentemente territori scoperti dal primo soccorso da parte sia delle ambulanze medicalizzate che delle basi;
- assenza di medici di base in varie località con pazienti costretti a rivolgersi continuamente alle guardie mediche (quando presenti), ai PS o ai privati anche per una semplice ricetta»,
hanno chiesto alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore della Sanità Armando Bartolazzi, «un incontro urgentissimo per avere chiarimenti sulla programmazione e definizione del futuro prossimo della nostra Sanità, poiché queste gravi carenze che affliggono il comparto sanitario del Sulcis Iglesiente portano i nostri concittadini ogni giorno a mettere a rischio la propria vita».
«Siamo qui a chiedere per l’ennesima volta che si faccia luce su una situazione gravissima di mancanza di servizi fondamentali per i nostri territori – concludono i 23 primi cittadini -. Pertanto, invitiamo la presidente Alessandra Todde e l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale Armando Bartolazzi a volerci comunicare la propria disponibilità per un incontro presso l’Aula Consiliare del comune di San Giovanni Suergiu.»
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