9 January, 2025
HomeIndustriaSider AlloysFIOM, FSM, UILM e CUB: «Vertenza Sider Alloys-GMS: il tempo per l’azienda svizzera è terminato. Subito la convocazione al MIMIT»

FIOM, FSM, UILM e CUB: «Vertenza Sider Alloys-GMS: il tempo per l’azienda svizzera è terminato. Subito la convocazione al MIMIT»

Non ci sono più alibi per la Sider Alloys-GMS ma neanche per i governi nazionali e regionali, che troppe volte, hanno dichiarato strategico lo stabilimento di alluminio primario, senza però essere riusciti a imprimere una svolta nelle produzioni che mancano al Paese Italia dal lontano 2012. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la mancata retribuzione alle lavoratrici ed ai lavoratori, ma in realtà, in questi 7 anni la conduzione dello smetter è stato un continuo prendere tempo. La Sider Alloys (80%) ed il Governo (20%) proprietari dello stabilimento dal 15/02/2018, data in cui, attraverso l’accordo di programma gli venivano assegnati in dote, circa 150 milioni + 20 milioni dell’ex proprietaria Alcoa, da ciò la grossissima responsabilità di aver trascinato lo stabilimento, da un possibile rilancio produttivo al fare cassa in svariati modi, che proviamo a riassumere: prima la pandemia, poi le richieste di V.I.A., quindi il costo energetico e per finire le guerre in corso, sono stati gli eventi che nel tempo, hanno rallentato, secondo le giustificazioni aziendali, l’arrivo dei materiali utili per i conseguenti ritardi del fantomatico revamping. In realtà dietro a queste gravi circostanze, si è stati costretti a fare i conti con l’incapacità aziendale di programmare un vero piano industriale credibile, che puntualmente, veniva stravolto rispetto alla volta precedente.

Negli anni, si è assistito a un continuo rinvio nelle produzioni che obbligatoriamente devono passare attraverso il rilancio della sala elettrolisi, inteso come unico reparto davvero utile alla produzione di alluminio primario. Invece le lavorazioni effettuate sono servite a rimettere in marcia la fonderia, reparto utile a produrre attraverso le sole rifusioni. Reparto di fonderia fondamentale per la Sider Alloys, per giustificare le spese affrontate sino ad ora, in particolare per i lavori affidati alle aziende appaltanti, che hanno svolto gran parte delle lavorazioni senza essere pagate per gran parte dei lavori svolti e che in conseguenze dei pagamenti non ottenuti, si apprestano ad avanzare ingiunzioni di pagamento per diversi milioni €. Non soddisfatta, la proprietà, ha azzardato smantellamenti non previsti, che hanno consentito introiti per la vendita di tonnellate di ferro e attraverso la rifusione dell’alluminio presente in stabilimento, in particolare in molte delle vasche elettrolitiche. Queste ultime, dovevano essere preservate per il rilancio dello smelter e invece, sono andate distrutte per estrarre il letto di alluminio presente; azzardi che rischiano di compromettere il futuro del fondamentale reparto. Di fronte a questo scempio che si sta attuando, oggi comprendiamo il diniego a far visitare lo stabilimento per poter verificare le condizioni dello stesso, nonostante le continue richieste. Mentre vorremmo al più presto ottenere dei lumi, su cosa sono servite le visite e i controlli effettuati da Invitalia, per ultimo nell’agosto del 2024. A queste gravi motivazioni si sono aggiunte i mancati pagamenti degli stipendi dei propri dipendenti e al rischio di licenziamento dei dipendenti della mensa; insolvenze che hanno portato a questi ultimi due giorni di mobilitazione ai cancelli davanti alla fabbrica (7-8 /01/2025), motivo per cui FIOM, FSM, UILM e CUB territoriali, dichiarano inaffidabile la Sider Alloys per le cose brevemente soprascritte e chiedono un immediato tavolo di confronto al MIMIT, per comprendere una volta per tutte le reali prospettive di rilancio dello stabilimento, che a questo punto, non possono in alcun modo riproposte con l’attuale proprietà. Così come risulta per le scriventi ingiustificata l’ulteriore richiesta di finanziamenti a garanzia SACE, di 200 milioni di €. Vista la complessità della situazione e la gravità della conduzione nella gestione della SiderAlloys e lo sperpero delle risorse pubbliche affidatele, vista l’incertezza in cui si trovano i dipendenti e coloro cha attualmente sono in mobilità in attesa di rioccupazione, le OO.SS. territoriali, in considerazione delle diverse richieste di incontro avanzate dalle segreterie nazionali (ultima datata 9/01/2025), alle quali non si è ottenuto il dovuto riscontro, sono pronte a ulteriori iniziative di protesta e in assenza di imminente convocazione, si apprestano ad organizzare una manifestazione al MIMIT per la prossima settimana al fine di superare l’attuale situazione di stallo, oramai insostenibile.

Segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB Sardegna Sud Occidentale e Sulcis Iglesiente

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UGL: «Glencore Port

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