I Sindaci dell’Unione dei Comuni del Sulcis esprimono solidarietà ai lavoratori del Polo Industriale di Portovesme e forte preoccupazione per la crisi dell’intero settore

I sindaci dell’Unione dei Comuni del Sulcis hanno diffuso una nota nella quale «esprimono la loro piena e incondizionata solidarietà ai lavoratori del Polo Industriale di Portovesme, che stanno vivendo momenti di grande incertezza a causa della crisi profonda che da tempo colpisce il comparto produttivo della nostra regione. L’ultima decisione annunciata dalla multinazionale Glencore di fermare tutte le produzioni industriali della Portovesme S.r.l. rappresenta solo l’ennesimo segnale di una situazione ormai insostenibile».
«La crisi del Polo Industriale di Portovesme si inserisce in un quadro di difficoltà strutturali che stanno mettendo in ginocchio l’intero Sulcis Iglesiente, già provato da anni di dismissioni, chiusure e vertenze irrisolte – si legge nella nota -. Il blocco delle attività da parte di Glencore non è solo una minaccia per i lavoratori direttamente coinvolti e per l’indotto, ma rischia di compromettere definitivamente il tessuto economico e sociale del nostro territorio, con conseguenze devastanti per le famiglie e le imprese locali.»
«Come amministratori locali, riteniamo inaccettabile che decisioni di tale portata vengano prese senza un adeguato confronto con le istituzioni e senza una strategia di rilancio e tutela per i lavoratori – aggiungono -. È indispensabile un intervento immediato e concreto per affrontare l’emergenza e per delineare un futuro sostenibile per l’intero Polo Industriale di Portovesme.»
«Chiediamo con forza al Governo e alla Regione Sardegna di attivarsi senza indugi per l’apertura di un tavolo di crisi che coinvolga tutti gli attori interessati, al fine di individuare soluzioni che garantiscano la continuità occupazionale e produttiva. Il Sulcis Iglesiente non può permettersi di assistere passivamente all’ennesima emergenza industriale senza risposte concrete – conclude la nota -. Saremo al fianco dei lavoratori in ogni iniziativa di mobilitazione e lotta per difendere il diritto al lavoro e il futuro del nostro territorio.»
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