11 August, 2025
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In data odierna si è svolta, alla presenza delle segreterie territoriali e Rsu Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori diretti della Portovesme Srl

In data odierna si è svolta, alla presenza delle segreterie territoriali e Rsu Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori diretti della Portovesme Srl per condividere e analizzare le recenti novità che li coinvolgono. L’assemblea ha espresso apprezzamento sull’intesa del rinnovo CCNL Industria Chimica che porterà un aumento complessivo di 294 euro nel triennio 2025-2028. Ancora una volta il contratto collettivo nazionale di lavoro di settore conferma la sua propensione all’innovazione, individuando linee guida in tema di competenze e intelligenza artificiale. Un contratto che consegna gli strumenti per governare le transizioni e i grandi processi di cambiamento, definendo e proponendo azioni per il contrasto alle violenze di genere e migliorando istituti contrattuali come quello della malattia. Tutto questo è reso possibile dalla qualità delle relazioni industriali, che hanno consentito l’anticipazione del rinnovo rispetto alla scadenza, con un adeguato recupero salariale in linea con l’inflazione attesa e che comunque sarà verificata nel corso della vigenza.
Lunedì 14 u.s. è stato sottoscritto il rinnovo della Cassa Integrazione Guadagni, ma diversamente da quanto ipotizzato, ossia il rinnovo sino a dicembre 2025, tramite lo strumento del trattamento di CIGS di cui all’art. 44, co. 11 bis, del D.lgs. n. 148/2015, inserita nel meccanismo di area di crisi complessa, è stata rinnovata sino ad aprile 2026 quindi per un arco temporale di 12 mesi. Sul tema vertenza; rispetto ad un ipotetico nuovo possibile investitore che si propone di rilanciare le produzioni dello zinco come comunicato dal Governo a più riprese, compreso il 27 dicembre in occasione della visita nello stabilimento dei ministri Urso e Calderone e della presidente Todde, non si è ancora manifestato nessuno. Sul tema delle possibili nuove produzioni lo scorso 25 marzo è stata resa nota la decisione del Comitato europeo per le materie prime critiche (EU CRM Board) di riconoscere il “Portovesme Critical Raw Material Hub” come uno dei quattro progetti strategici dell’Italia nell’ambito del Regolamento europeo sulle materie prime critiche (European Critical Raw Materials Act) per contribuire alla fornitura di litio per le batterie oltre al recupero di Nickel, Manganese e Cobalto. Rispetto al futuro dello stabilimento l’assemblea ritiene che non si debba precludere nessuna possibilità “sostenibile”, valutare se esiste realmente un soggetto industriale interessato al rilancio delle produzioni di zinco, consapevoli che il tema del costo dell’energia, ieri come oggi, non ha trovato risposta e che se non affrontato e risolto rappresenterà una pietra tombale. Il soggetto imprenditoriale deve avere solidità economica e una struttura organizzativa consona a queste produzioni con esperienza nella produzione del primario; ovviamente per avviare una qualsiasi discussione e valutazione è fondamentale capire chi sono i soggetti interessati, competenze, presenza nel territorio. Appare altresì positivo il riconoscimento del progetto presentato da Glencore sul recupero del Litio e di altre materie critiche, ancora in fase di studio ma che produrrà effetti non prima del 2027, la sostenibilità ambientale deve rappresentare per le lavoratrici e lavoratori precondizione fondamentale per il suo sviluppo senza mai confondere la certezza dei tempi decisionali con chi pensa che non esistano gli iter autorizzativi previsti dalla legge italiana ed europea. Le tematiche ambientali, così come quelle sulla sicurezza, non sono mai oggetto di trattativa.
Il governo deve uscire dall’ambiguità innescata, proponendo da un lato un nuovo soggetto imprenditoriale e dall’altro dando pieno sostegno al progetto “Litio” senza mai evidenziare che entrambi i progetti si basano sull’utilizzo dell’impianto di lisciviazione presente nello stabilimento. E’ necessario che il governo convochi il tavolo di crisi e chiarisca. Per queste ragioni confermano il mandato alla RSU e alle organizzazioni sindacali di categoria per perseguire le soluzioni più realmente praticabili, senza fare salti nel vuoto, senza aggiungere incertezza ad incertezza e senza cadere in tifoserie poco utili alle lavoratrici e lavoratori.
Portovesme lì, 17 aprile 2025
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Portovesme srl
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giampaolo.cirronis@gmail.com

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