Lezioni all’aperto al via con “l’Orto dei nonni e delle nonne” a Villamassargia, Vallermosa, Siliqua e Domusnovas

Il mito di Aristeo, il primo, narra la leggenda, a civilizzare la Sardegna, rivive con i laboratori su latte, olio e miele e grazie alle tante manine laboriose pronte a prendersi cura di piante e ortaggi in uno spazio protetto in cui si coltivano buoni sentimenti, educazione ecologica e rispetto alla parità e alla disabilità. Preziosi insegnamenti radicati nella terra e da far fiorire negli adulti di domani.
Dai semi ai valori il passo è breve nell’Orto dei nonni e delle nonne ormai operativo da marzo, con lezioni didattiche all’aria aperta fino a giugno. Il progetto, finanziato dal Gal Sulcis Iglesiente e Capoterra, coinvolge i comuni di Villamassargia che ne è capofila, Domusnovas, Siliqua e Vallermosa, ciascuno con il suo orto dedicato ai piccoli cultori del verde che frequentano la scuola primaria.
Secondo un calendario ben definito, i bambini stanno così imparando l’importanza del ruolo delle api, che sfocerà con la sfilata di primavera a maggio, il valore dei prodotti della terra e il significato di irrigazione, potatura, protezione delle piante da malattie e parassiti e la tosatura degli animali.
Realizzati dalla sapiente mano della società Green Land guidata dall’imprenditrice Rosi Sgaravatti, e con Olandfloor che ne gestirà la manutenzione, gli orti sono infatti animati da tante attività didattiche tenute dalle aziende agricole: Alessandro Cugusi (laboratorio sul miele), Giuseppina Lai (laboratorio sull’olio) e Sebastiano Zanda (laboratorio sul latte), con Ceas e cooperativa “La Clessidra”.
I partners, coadiuvati dalle maestre, si stanno occupando del ciclo di lezioni «in un ambiente che riflette tradizione, conoscenza e connessione con la natura, il tempo, la stagionalità e l’attesa», ha dichiarato la sindaca di Villamassargia Debora Porrà che ha manifestato piena soddisfazione per la partnership con i soggetti privati.
«Un’importante possibilità di sviluppo e innovazione – ha sottolineato la prima cittadina – risiede nell’integrazione stabile delle aziende agricole nella gestione dei servizi educativi all’infanzia relativi alla cura di piante e animali. La principale base scientifica di riferimento per l’apprendimento è il curricolo ‘MiChiamoZeroSei’ del coordinamento pedagogico territoriale “Ilaria Alpi” e “per il futuro – ha concluso la sindaca – la prospettiva è quella di estendere questa buona pratica anche agli altri ordini di scuole.»
È seminando bene che si raccoglie, vale per la terra, così per le persone.
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