22 November, 2024
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E’ tutto pronto, a Palau, per la prima edizione dell’International Rallye Sardaigne Historique.

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Castelsardo sarà una delle sedi di tappa del Rally.

Castelsardo sarà una delle sedi di tappa del Rally.

E’ tutto pronto, a Palau, per la prima edizione dell’International Rallye Sardaigne Historique. Settanta fra le più belle vetture due ruote motrici da rally che attraversarono le strade europee tra il 1970 e il 1985, si daranno battaglia nella cinque giorni organizzata dalla A.S. Bocche di Bonifacio Racing dal 17 al 22 ottobre.

Giovedì 13 ottobre, alle ore 11.00, al Meeting and Business Center dell’Aeroporto Costa Smeralda di Olbia si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione organizzata dall’A.S. Bocche di Bonifacio Racing, associazione che, con il Rally delle Bocche di Bonifacio, per prima sperimentò dal 2007 al 2011 manifestazioni automobilistiche sovra-nazionali fra Sardegna e Corsica.

Alla conferenza stampa parteciperanno alcuni dei rappresentanti delle istituzioni regionali e dei comuni di riferimento, attraversati dalla corsa. Tra gli altri l’assessore de Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna Francesco Morandi, il vicesindaco ed assessore dello Sport e Turismo del comune di Palau Maria Piera Pes, e gli organizzatori del rally Yves Loubet e Vittorio Carlino.

La manifestazione, fissata nel periodo autunnale, quindi in bassa stagione, rappresenta un significativo volano per l’economia turistica regionale grazie alla partecipazione di equipaggi provenienti da tutta Europa appartenenti a un target economico di rilievo.

Arriva anche in Italia quindi un rally storico simile al Giru de Corsica Historic e al Rally del Marocco: grazie all’intraprendenza dell’ex pilota Lancia Yves Loubet, in collaborazione con l’amico Vittorio Carlino (ex pilota di rally) ecco questo primo International Rallye Sardaigne Historique. Una scelta non casuale quella dell’Isola, da sempre legata al mondo del rally, che qui, negli sterrati galluresi ha trovato scenografie di gare ideali prima con il pionieristico Rally di Sardegna e poi all’indimenticabile Costa Smeralda degli anni d’oro dei vari Alen, Auriol, Zanussi, Mouton (solo per citarne qualcuno), sino ai giorni nostri con le prove del Mondiale WRC. La scenografia sarà quella tipica della Sardegna: prove speciali di grande spessore sportivo e scenari incantevoli in luoghi meravigliosi, molti dei quali sono proprio gli stessi delle edizioni mitiche di quelle corse che hanno fatto la storia del rally in Sardegna.

In programma 5 tappe, tutte su terra, per un totale di 19 prove speciali per quasi 300 chilometri cronometrati sugli oltre 1.500 chilometri complessivi.

La sede della competizione sarà Palau, centro nevralgico di tutto il rally. Altre sedi di tappa saranno Castelsardo e Oliena, tuttavia l’iniziativa coinvolgerà buona parte dell’Isola e i territori delle province di Olbia-Tempio, Sassari, Oristano e Nuoro.

Questo il programma della manifestazione: lunedì 17 ottobre, primo giorno di gara, con l’apertura dei servizi e l’accoglienza dei concorrenti a Palau. Martedì 18 ottobre, prologo a La Prugnola, di 9,34 km, con la prima vettura che partirà alle 14,54. A seguire la speciale di San Giacomo, di 18,46 km, e il riordino ad Arzachena.

Mercoledì 19 ottobre, seconda giornata di gara: in programma le speciali di Osilo-Tergu, Sa Ruinosa, di 14,11 km (con lo start della prima vettura alle 9,25), la Erula-Tula (Fiorani) di 12,66, quindi la seconda speciale sulla Osilo-Tergu, sempre di 14,11. Il riordino è fissato a Erula. nel pomeriggio nuovo giro di lancette e altre due speciali, con la Erula-Tula, e la terza speciale sulla Osilo-Tergu. Il parco chiuso sarà sistemato a Castelsardo.

Giovedì si scende più a sud, con una serie di crono nell’Oristanese: alle 9,56 parte la Sinis 1, di 14,99 km, nel territorio di Mogorella. A seguire la Grighine 1 di 21,64 km e il riordino di Cabras. Nel pomeriggio Sinis 2, Grighine 2 e parco chiuso a Oliena.

Venerdì si sale tra i graniti galluresi, nella piana che ha visto alcune delle giornate più belle nelle ultime edizioni del WRC sardo. In programma la Bitti-Buddusò, Pedru Pintu, di 14,12 km, la Sos Nurattolos, Nuraghe Ruiu, di 14,85, e la Sa Conchedda-Monte Lerno, la speciale più lunga del rally, tutta da guidare con i suoi 22,36 km. Dopo il riordino di Pattada, nel pomeriggio si replica sempre con la Bitti-Buddusò, la Sos Nurattolos, e la Sa Conchedda-Monte Lerno. Il parco chiuso è a Palau.

Sabato ultimo giorno di corsa: si finisce lì dove si era partiti. In programma le ultime due speciali di Prugnola e San Giacomo, e l’arrivo di Palau.

Fra gli iscritti figurano personaggi dell’economia sudamericana, europea e araba, piloti degli anni Settanta e Ottanta come Philipe Gache e Gregorie De Mevius, l’argentino Jorge Perez, il tedesco Bernard Munster e l’altro belga Chistophe Jacob.

L’obiettivo della prima edizione del Rallye Sardaigne Historique è quello di ritagliarsi uno spazio importante nel settore delle auto storiche, già strutturato in un Campionato europeo della FIA, numerosi campionati nazionali indetti dalle Autorità sportive nazionali e una serie di grandi eventi internazionali dalla stessa FIA.

In questo contesto, l’International Rallye Sardaigne Historique si candida a diventare un grande evento dedicato alle auto storiche e organizzato per i numerosi gentlemen drivers che partecipano a questo tipo di manifestazioni e fra i quali vi sono personalità dell’industria, della finanza e liberi professionisti di tutto il mondo, dotati di una ampia capacità di spesa, ritenuti “opinion maker” nei propri settori professionali. Sia grazie al palcoscenico sportivo, sia attraverso la promozione delle bellezze del territorio e delle sue peculiarità, il primo International Rallye Sardaigne Historique punta ad ampliare la visibilità e la conoscenza dell’Isola presso privilegiati pubblici di riferimento, ritenuti moltiplicatori di consenso.

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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