22 November, 2024
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Il Consiglio regionale ha approvato ieri sera la proposta di legge che istituisce l’Agenzia sarda delle Entrate (ASE).

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Il Consiglio regionale ha approvato ieri sera la proposta di legge che istituisce l’Agenzia sarda delle Entrate (ASE). L’agenzia è stata voluta con grande determinzione dalla Giunta Pigliaru e realizzata con la collaborazione di tutte le forze di maggioranza. Avrà un direttore generale, un revisore dei conti, 20 dipendenti, un costo stimato a regime di 2,5 milioni di euro all’anno, una struttura snella ma che garantisce competenze e funzioni strategiche rispetto al controllo del fisco in Sardegna, a garanzia di amministrazioni e cittadini. Prossimo obiettivo, già dal 2017, il riversamento diretto delle compartecipazioni erariali riconosciute alla Sardegna, col duplice obiettivo di garantire certezza di entrate e di tempi. «L’Agenzia sarda delle Entrate è un pezzo importante per il controllo fiscale complessivo, essenziale per la nostra regione e per gli interessi del popolo sardo» dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci.
Si realizza così un altro importante pezzo del programma di governo. Primo compito dell’ASE sarà il calcolo preciso delle nostre spettanze, grazie a un monitoraggio costante e a una trattativa paritaria e continua fatta da addetti specializzati direttamente con Roma. L’Agenzia accentrerà la riscossione dei tributi regionali propri (tassa sulla caccia, fitosanitaria, sul diritto allo studio ma anche tributo discarica rifiuti e concessione aziende agrituristiche), 5 milioni di euro all’anno finora dislocati in diversi assessorati e uffici con tutte le difficoltà che questa situazione comporta. Controllerà costantemente il flusso dei tributi di spettanza regionale derivati (Irap e addizionale Irpef) e compartecipati (per esempio imposta di registro, imposta di successioni e donazioni, accise energia elettrica e tabacchi). Ma non solo: perché l’obiettivo a breve termine, primavera 2017, è il riversamento diretto nelle casse regionali dei tributi erariali compartecipati (per esempio Irpef, Ires, condoni, proventi sui giochi, tasse automobilistiche, iva). Un passaggio, già previsto dalle norme di attuazione, che richiede un accordo con lo Stato già in avanzata fase di attuazione.
«Con questa Agenzia saremo più autonomi, efficienti e riusciremo a farci riconoscere tutte le entrate che ci spettano senza avere il dubbio che qualcosa non sia arrivata nelle nostre casse – sottolinea il vicepresidente della Regione -. La trattativa con i Ministeri non è sempre facile, servono persone specializzate e molte le abbiamo nell’amministrazione regionale. A queste ne affiancheremo altre in modo da garantire il controllo fiscale totale della nostra regione. La strada è segnata e ora si tratta di continuare a percorrerla: vogliamo andare avanti per acquisire il diritto anche all’accertamento e alla riscossione, competenze che sono dello Stato ma che vogliamo portare in capo alla Regione lavorando con la commissione paritetica per riuscire ad acquisire piena autonomia per la nostra regione. Oggi, garantendo il totale e autonomo controllo sul nostro fisco – conclude Raffaele Paci – centriamo un obiettivo importante tutelando al massimo la Sardegna e tutti i cittadini sardi.»

Paci - Pigliaru 58

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