25 November, 2024
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Martedì 29 novembre, a Modena, è stato presentato il portale bilingue della prima Rete dei musei universitari italiani.

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Martedì 29 novembre, a Modena, è stato presentato il portale bilingue della prima Rete dei musei universitari italiani. Il portale, descritto ai media da Angelo O. Andrisano (rettore Università Modena-Reggio Emilia) e da Elena Corradini (coordinatrice nazionale Rete dei musei universitari, docente di Museologia) – mette in rete per la prima volta in Italia musei, centri e sistemi museali universitari. Per l’ateneo di Cagliari hanno perso parte alla presentazione le professoresse Micaela Morelli e Anna Maria Deiana, pro rettore per la Ricerca e responsabile del team che ha curato localmente l’iniziativa.

Nella prima fase del progetto è stata catalogata una piccola parte del patrimonio cagliaritano, pari a 1.442 i reperti. I percorsi tematici riguardano, tra gli altri, gli scienziati Eva Mameli Calvino, Patrizio Gennari, Gennaro Gorga, Domenico Lovisato e Clemente Susini. «Il portale consente a pubblici diversi di apprezzare la varietà dei patrimoni dei musei universitari, migliora la comprensione di significati di oggetti con l’utilizzo delle tecnologie informatiche. La sezione dedicata alle storie degli atenei contribuisce alla costruzione dei valori identitari delle nostre Università con percorsi dedicati ad alcuni dei più importanti docenti che hanno contribuito alla conoscenza scientifica» dice la professoressa Morelli. «La visita virtuale ci racconta le vicende degli uomini che hanno fatto la storia della scienza e ci mostra gli ambienti e gli strumenti con cui hanno operato. Inoltre, si offre orientamento a studenti e giovani laureati, si può produrre occupazione qualificata, si supporta la formazione e si apre un confronto proficuo con la società civile» spiega la professoressa Deiana. L’Università di Cagliari ha preso parte al progetto con il Centro interdipartimentale musei, collezioni e archivio storico. Le Collezioni archeologiche e l’Archivio storico (dipartimento beni culturali e territorio – referenti i professori Carlo Lugliè e Cecilia Tasca), Museo di fisica (dipartimento di fisica, Francesco Casula), il Museo sardo di antropologia ed etnografia, il Museo di zoologia e il Museo herbarium (dipartimento scienze della vita e dell’ambiente – Emanuele Sanna, Anna Maria Deiana e Annalena Cogoni), il Museo sardo di geologia e paleontologia “Domenico Lovisato” e il Museo di mineralogia “Leonardo De Prunner” (dipartimento scienze chimiche e geologiche – Gian Luigi Pillola) e la Raccolta delle cere anatomiche di Clemente Susini (dipartimento scienze biomediche, Francesco Loy ed Alessandro Riva) tra le strutture coinvolte.

Il portale fa capo al progetto di accordo avviato nel 2013, finanziato dal Miur (ministero istruzione, università e ricerca – legge per la diffusione della cultura scientifica), segue la costituzione nel 2012 di una Rete, che ha messo assieme i musei delle Università di Bari, Cagliari, Chieti-Pescara, Ferrara, Firenze, Modena-Reggio Emilia, Parma, Perugia, Roma “La Sapienza”, Salento, Siena, Tuscia, coordinate da Modena e Reggio Emilia. Sessantaquattro musei, 38 collezioni, nove Orti botanici/erbari, 28mila esemplari, reperti, oggetti e strumenti catalogati riferibili a sette macro-aree disciplinari declinabili in diciassette aree: questi i numeri della Rete dei musei universitari. Il progetto – basato su tecnologie informatiche, networking e valorizzazione del patrimonio culturale scientifico – ha per obiettivo, oltre al rendere operativa con il portale la rete tra le dodici università, il monitoraggio del patrimonio, l’ideazione e lo sviluppo di percorsi tematici e itinerari culturali sul territorio.

La Giunta regionale
Questa mattina, a Mo

giampaolo.cirronis@gmail.com

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