Il Banco di Sardegna replica alla Regione dopo la disdetta della convenzione in vigore per i mutui della legge 32/95.
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Il Banco di Sardegna replica alla Regione dopo la disdetta della convenzione in vigore per i mutui della legge 32/95.
«Il Banco di Sardegna prende atto della comunicazione con la quale viene annunciata dalla Regione la disdetta della convenzione in vigore per i mutui L.R. 32/85 e resta in attesa di valutare le condizioni che saranno riviste quando verrà avviata una nuova procedura – si legge in una nota -. Il Banco è convinto, a tutt’oggi, di non poter certo essere accusato di non aver difeso i diritti dei cittadini nell’avvantaggiarsi della L.R. 32/85 visto che ha in essere uno stock di 7.800 mutui regionali per un capitale erogato di complessivi 658 milioni, a conferma della grande attenzione nell’erogare questo servizio di pubblica utilità.»
«Il Banco non vuole altresì alimentare alcuna polemica rispetto ad affermazioni di contrapposizione fatte in questi giorni, mentre preferisce dare una corretta informazione di come si è attivato da maggio a tutt’oggi, cioè da quando l’assessorato competente ha emanato le linee guida di chiarimento in materia di rinegoziazione – aggiunge la nota -. Al riguardo, nell’attesa di rendere operative da gennaio 2017 le necessarie variazioni ai sistemi, il Banco si è prontamente attivato per andare comunque incontro alle richieste di rinegoziazione di 218 mutuatari L.R. 32/85, condividendo con loro soluzioni ad hoc, che hanno determinato l’applicazione di tassi in linea con le nuove condizioni di mercato, spesso anche inferiori al tasso di riferimento della convenzione regionale; così facendo, è stata anche riversata alla RAS la relativa quota di contributo interessi sulle rate a scadere, senza quindi creare, come invece si legge, alcun danno economico ai cittadini e tantomeno alle casse della pubblica amministrazione che hanno visto invece aumentare, con la restituzione, la provvista per la concessione di nuove facilitazioni. Altri 60 mutuatari hanno invece preferito attendere la scadenza della rata di dicembre per decidere se chiedere, da inizio 2017, la rinegoziazione sulla base del nulla osta regionale oppure se chiedere altre soluzioni, anche in termini di allungamento o altro, che la legge 32 non consente. Tutti questi aspetti sono stati resi noti all’assessorato competente con lettera del 9/11, regolarmente riscontrata.»
«Il Banco di Sardegna ritiene pertanto di non aver mai mancato né voluto mancare di rispetto alle Istituzioni e ai cittadini, di aver sempre operato nello spirito della convenzione e di aver lavorato con l’obiettivo di dare un servizio di interesse pubblico e di soddisfare i bisogni e i diritti dei cittadini sardi, salvaguardando allo stesso tempo economicità ed equilibrio tra rischio e rendimento; il Banco ricorda infatti, visto che nessuno ne ha parlato, che la Regione interviene unicamente con un contributo in conto interessi e per un periodo limitato nel tempo, mentre il Banco – conclude la nota dell’istituto di credito – eroga il capitale con fondi propri e a proprio esclusivo rischio per l’intera durata del mutuo.»
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