Via libera alle direttive per il riconoscimento della cessione in proprietà degli alloggi ai soci delle cooperative.
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Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, la Giunta regionale ha dato ieri applicazione all’articolo 49 della recente legge regionale 24 del 2016, che ha previsto che le cooperative a proprietà indivisa possano essere autorizzate a cedere in proprietà ai soci gli alloggi realizzati. In passato, invece, questa possibilità era negata: la legge nazionale (la 179 del 1992) consentiva solo di assegnare ai soci gli alloggi in “godimento permanente”, e non in proprietà.
«Dopo tanti anni, abbiamo risposto all’esigenza presentataci da diverse cooperative – ha detto l’assessore Paolo Maninchedda -. Adesso, coloro che ne facciano richiesta, attraverso il procedimento amministrativo che abbiamo definito nelle direttive, potranno diventare pienamente proprietari degli alloggi che abitano, con evidenti benefici.»
La norma regionale prevede anche un vantaggio per le finanze regionali. La legge 179 del 1992 prevedeva per i soci che ricevevano l’alloggio in godimento permanente un contributo da restituire, senza interessi, in quindici anni a decorrere dal 31° anno successivo all’ottenimento del contributo. Attraverso il procedimento amministrativo previsto la Regione, infine, può recuperare in anticipo le somme (che avrebbe iniziato a incassare nel 2033, visto che la realizzazione degli alloggi risale al 2002), mentre i neo proprietari potranno godere di uno sconto del 50% del dovuto se optano per la restituzione, in un’unica soluzione o in dieci anni.
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