22 November, 2024
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RSU Eurallumina: «La prospettiva di ripresa produttiva di Eurallumina, riaccende la speranza in un’occupazione tra i giovani locali».

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«La prospettiva di ripresa produttiva di Eurallumina riaccende la speranza tra i giovani locali per un’occupazione, senza dover abbandonare il proprio territorio e gli affetti per intraprendere la strada dell’emigrazione.»

La RSU Eurallumina, in una nota, sottolinea la straordinaria importanza del progetto di rilancio dell’attività produttiva al centro di una lunga, difficile procedura autorizzativa.

«Come già accaduto nei precedenti sviluppi della lunga vertenza – aggiunge la RSU Eurallumina -, ad ogni segnale positivo, gli uffici del personale vengono subissati da curriculum vitae e candidature inviati da ingegneri, tecnici e varie professionalità operative. Il piano industriale che prevede un’occupazione diretta di 357 unità fa intravedere spazi di inserimento (l’attuale organico è di 280 unità, destinato a decrescere per ulteriori pensionamenti) di circa 100 nuovi assunti, mentre per le opere di cantiere (revamping completo degli impianti, opere per la produzione di energia, gestione e sicurezza sito di stoccaggio sono previste per alcuni anni circa 200 addetti degli appalti, la metà dei quali verrebbe stabilizzata nelle manutenzioni ordinarie, a cui verrebbero aggiunti gli operatori dei servizi mensa, trasporti, fornitori.»   

«Giornalmente circa 100 lavoratori (tecnici, amministrativi, manutentori), sono impegnati nelle opere di mantenimento degli impianti, tra loro una media di 20/30 delle ditte d’appalto mentre per l’impianto per il trattamento delle acque reflue industriali, il TARI (garanzia per la falda, insieme alla barriera idraulica già operativa presso il sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni), sono 24 gli operatori impegnati per tutte le 24 ore, a cui si sommano i 12 tecnici analisti di laboratorio. Nel ciclo operativo il personale viene richiamato ciclicamente in turni periodici di rotazione all interno dello stabilimento.

Le opere propedeutiche all’ apertura dei cantieri (oltre 200 milioni di investimenti) sono in parte realizzate e/o in fase avanzata, tra questi un importante investimento la ristrutturazione dei locali della mensa aziendale, che potrà essere avviata quanto prima, dopo l’espletamento di un apposito bando di gestione e che attende solo di poter erogare i pasti ai lavoratori.»

«Ma occorre andare cauti, come la RSU ha sempre affermato sino a compimento del completo ciclo autorizzativo e all’avvio delle opere che porteranno all’avvio della produzione entro gennaio 2019, non si può chiudere la vertenza e diffondere illusioni. Sempre nuovi ostacoli si frappongono tra questo obiettivo e andranno affrontati e superati con sempre più determinazione. Sulle legittime aspettative occupative dei ragazzi locali e dell’intero territorio, per la FAME da lavoro, il management locale, su espressa richiesta della RSU – conclude la nota -, ha replicato “che sino alla conclusione dell’iter autorizzativo e all’autorizzazione ad avviare gli investimenti dalla RUSAL, non verrà avviata nessuna selezione o tirocini di nessun tipo, ma che l’auspicio è di poterlo fare il prima possibile”.»

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