22 November, 2024
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Tensione alle stelle tra i lavoratori dell’Aias dopo il licenziamento del sindacalista Armando Ciosci.

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Si complica la vertenza dei lavoratori dell’Aias, in presidio permanente nella sede di Cortoghiana dopo l’interruzione del secondo sciopero della fame attuato per rivendicare il pagamento di nove mensilità arretrate ed il rispetto dei loro diritti.

La tensione è cresciuta ulteriormente ieri sera, quando è trapelata la notizia del licenziamento del sindacalista Armando Ciosci, autista del Centro Aias di Iglesias, già destinatario di un provvedimento disciplinare insieme ad altri 17 dipendenti per aver chiesto l’applicazione dell’articolo 1676 del codice civile per il pagamento degli stipendi arretrati, senza – sostiene l’azienda -, avere diritto all’applicazione dello stesso articolo.

Il licenziamento di Armando Ciosci, segue di alcune settimane quello di un altro sindacalista, Roberto Fallo, segretario generale della Funzione pubblica Cisl del Sulcis Iglesiente. Entrambi si erano battuti al fianco dei lavoratori nella difficile vertenza in atto con l’azienda.

La situazione – come sottolineato all’inizio, è diventata ormai insostenibile e non è più rinviabile un intervento della Regione Sardegna per una sua risoluzione. L’Aias rivendica crediti certi verso le Asl di oltre 36 milioni di euro e di circa 7 milioni verso i Comuni, e la Fondazione crediti certi verso le Asl e i Comuni di oltre 2,1 milioni di euro. Le rivendicazioni dell’Aias e della Fondazione – soprattutto le loro entità – sono contestate dalle Asl – e quindi dalla Regione Sardegna – e dai Comuni ed il contenzioso in atto ha fatto precipitare la situazione, con le manifestazioni messe in atto dai lavoratori. I lavoratori chiedono un intervento immediato della Regione Sardegna, perché ogni giorno che passa rende la loro situazione sempre più drammatica.

 

 

L'assessore degli Af
Giovedì e venerdì,

giampaolo.cirronis@gmail.com

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