22 November, 2024
HomeSanitàLa Giunta regionale ha ripartito i fondi destinati a rafforzare la lotta al randagismo fra le Aree socio sanitarie locali dell’ATS.

La Giunta regionale ha ripartito i fondi destinati a rafforzare la lotta al randagismo fra le Aree socio sanitarie locali dell’ATS.

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Duecentomila euro destinati all’ATS per la prevenzione del randagismo e il controllo delle nascite degli animali di affezione. La Giunta ha deliberato, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, la ripartizione dei fondi destinati a rafforzare la lotta al randagismo fra le Aree socio sanitarie locali dell’ATS, che avverrà per il 20% in base alla consistenza demografica dei Comuni afferenti a ciascuna ASSL, per il 30% alle attività svolte nel 2016, escluse le sterilizzazioni, per il 40% sulla base delle sterilizzazioni effettuate nello stesso anno, mentre il 10% è la quota fissa destinata a ciascuna Azienda. Oltre ai fondi regionali, il ministero della Salute assegna annualmente ulteriori risorse: la somma relativa all’annualità 2016 e non ancora riscossa, sarà ripartita tra le ASSL con gli stessi criteri.

Le risorse serviranno per l’implementazione dell’anagrafe canina regionale, sterilizzazione, pronto soccorso e interventi chirurgici su animali incidentati, vigilanza nei canili e sul territorio.

«L’implementazione dell’anagrafe canina è un passaggio molto importante – dice l’assessore Luigi Arru – perché oltre a consentire di risalire al proprietario in modo rapido e certo in caso smarrimento del cane, è un forte deterrente per contrastare il fenomeno dell’abbandono». «L’assessorato sta attivando un nuovo sistema per la gestione locale della banca dati degli animali d’affezione – prosegue il titolare della Sanità – ideato al fine di ridurre al massimo gli errori di inserimento e per fornire quante più informazioni utili relativamente all’animale e al proprietario. Il sistema consentirà di ottenere una banca dati informatizzata pienamente operativa e permetterà di conoscere la tipologia e la distribuzione della popolazione canina sul territorio, per poter adottare i provvedimenti sanitari più opportuni e le iniziative tese a favorire la convivenza tra cittadini e cani».

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