Il governatore Pigliaru ha chiesto un incontro al ministro degli Affari Regionali sulla Finanziaria della Regione Sardegna impugnata dal Governo.
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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha chiesto un incontro al ministro degli Affari Regionali Enrico Costa. Il tema è la Finanziaria della Regione Sardegna impugnata dal Governo su richiesta dello stesso Ministro, relativamente a due norme formali.
Il presidente Pigliaru, che ha ricevuto martedì comunicazione delle motivazioni alla base dell’impugnazione, scrive di dover prendere atto «di un mutato atteggiamento che, nella seppur doverosa e necessaria verifica della legislazione regionale, appare oggi estremamente formale e poco incline a porre in essere l’auspicata collaborazione istituzionale volta a contenere nei limiti strettamente fisiologici il ricorso al contenzioso istituzionale».Assicurando un impegno per la modifica della norma regionale, così da evitare «una impugnativa che, aldilà degli aspetti formali assume un chiaro significato politico», Francesco Pigliaru auspica, in chiusura della lettera, che l’incontro permetta di «riannodare i fili di una positiva e fattiva collaborazione volta a integrare e rendere sinergiche le azioni dei rispettivi livelli istituzionali».
Il presidente Pigliaru, che ha ricevuto martedì comunicazione delle motivazioni alla base dell’impugnazione, scrive di dover prendere atto «di un mutato atteggiamento che, nella seppur doverosa e necessaria verifica della legislazione regionale, appare oggi estremamente formale e poco incline a porre in essere l’auspicata collaborazione istituzionale volta a contenere nei limiti strettamente fisiologici il ricorso al contenzioso istituzionale».Assicurando un impegno per la modifica della norma regionale, così da evitare «una impugnativa che, aldilà degli aspetti formali assume un chiaro significato politico», Francesco Pigliaru auspica, in chiusura della lettera, che l’incontro permetta di «riannodare i fili di una positiva e fattiva collaborazione volta a integrare e rendere sinergiche le azioni dei rispettivi livelli istituzionali».
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