La Conferenza permanente Regione-Enti locali ha dato il via libera al riordino territoriale ed alla ripartizione risorse per Province ed Unioni dei Comuni.
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Intesa raggiunta tra la Regione, rappresentata dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, e l’unanimità dei rappresentanti delle Autonomie locali nella Conferenza permanente Regione-Enti locali, sulla proposta di Piano di riordino territoriale già oggetto di numerose interlocuzioni con tutti i territori della Sardegna. Vengono istituiti 16 ambiti territoriali ottimali che, di fatto, accorpano più Unioni di Comuni o Comunità montane contigui nell’ottica del miglioramento qualitativo dei servizi erogati ai cittadini, come la gestione dei servizi socio-assistenziali territoriali, gli Sportelli unici per le attività produttive e per l’edilizia (SUAPE), il trasporto pubblico locale e i GAL, tanto per citare alcuni esempi. Ora il Piano verrà portato in Giunta per l’adozione e poi trasmesso per il parere alla competente Commissione consiliare, prima della pubblicazione sul Buras.
Nella seduta di ieri, la Conferenza permanente ha approvato il criterio di ripartizione dei due contributi di 10 milioni ciascuno che il Governo ha destinato alle quattro Province sarde e alla Città metropolitana di Cagliari per l’anno in corso: il 90% sarà distribuito in proporzione alla popolazione residente e il 10% sulla base dell’estensione dei singoli territori. «Si tratta – sottolinea l’assessore Cristiano Erriu – non di risorse reali, bensì di un contributo per la riduzione del concorso di contenimento della spesa pubblica cui sono obbligati, tra gli altri, tutti gli enti di area vasta, a seguito dei provvedimenti statali della spending review».
È stato affrontato anche il tema relativo ai criteri di finanziamento delle gestioni associate, stabilendo l’utilizzo dell’Indice di svantaggio economico e quello delle funzioni e dei servizi effettivamente svolti dalle Unioni di Comuni. In particolare, sarà premiata l’attivazione del SUAPE e della Centrale unica di committenza (CUC). «Riteniamo di aver raggiunto una condizione corretta di equilibrio tra l’esigenza di sostegno delle Unioni con condizioni di svantaggio socio-economico e l’incentivo alla virtuosità delle Unioni che mettono insieme il maggior numero di funzioni gestite in forma associata – spiega Cristiano Erriu -. Ancor più importante è la piena concertazione con le Associazioni dei Comuni: vogliamo proporre un provvedimento condiviso con le nostre comunità».
La Conferenza, infine, ha approvato la programmazione delle risorse per il funzionamento dei Plus e il programma di inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità ‘Includis’.
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