22 November, 2024
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Il 21 luglio prendono il via le anteprime estive del “Cabudanne de sos poetas”.

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Il 21 luglio prende il via il consueto appuntamento con le anteprime estive del “Cabudanne de sos poetas” realizzate in collaborazione con Tocoele Associazione culturale e con la Biblioteca comunale di San Vero Milis. Sette incontri dal 21 luglio al 18 agosto che anticipano la tredicesima edizione del festival di poesia, musica, letteratura, tra i più importanti della Sardegna e promuovono la cultura e la poesia nei comuni vicini, valorizzando il territorio. L’intrattenimento si sposa al messaggio culturale. Tutti gli incontri si terranno nei comuni di Milis, Bonarcado, Narbolia, San Vero Milis, Seneghe, Cuglieri/S’Archittu, Scano Montiferro, all’interno di chiese, nuraghi e case antiche, la cui storia e il significato territoriale vengono illustrati da esperti dell’associazione Tocoele. Presentazioni di autori, novità editoriali, ma anche film, documentari, e intrattenimento musicale.

«Il tema riprende quello centrale della tredicesima edizione del Cabudanne, ovvero quello delle “Rivoluzioni”, dedicato all’anniversario che cade quest’anno di grandi momenti di svolta nella storia europea, dalla Riforma luterana alla Rivoluzione russa», spiega Mario Cubeddu, presidente dell’associazione Perda Sonadora – «Da vent’anni circa si parla di rivoluzione nella produzione sarda in questo campo, con la comparsa di autori nuovi che hanno conquistato rilevanza nazionale, a partire dal compianto Sergio Atzeni, morto prematuramente nel 1995. Qual è la situazione attuale?». Un salto, dunque, nel campo della narrativa in queste anteprime d’estate per proporre alcune delle voci più interessanti della narrativa sarda di questi anni. «Si parte dai giovani Alberto Capitta e Alessandro De Roma, già affermati in campo nazionale, ad autori di valore legati a temi ed esperienze a noi più vicine, come Nicolò Migheli, autore di romanzi storici che riprendono vicende passate della Sardegna, e Bachisio Bandinu che ha sperimentato una narrativa in due lingue con la doppia edizione, in sardo e in italiano, del suo romanzo “Sa manu de s’umbra”. Particolare è poi l’opera di Luciano Marrocu “Deledda, una vita come un romanzo”, in cui il noto storico/narratore propone un’operazione di reinvenzione e narrazione di un’esistenza raccontata appunto come se si trattasse di una vicenda romanzesca».

E' stato firmato ier
Il Consiglio comunal

giampaolo.cirronis@gmail.com

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