Via libera della Giunta regionale a 1,4 milioni di euro per la filiera del grano duro e 500mila euro per i cereali minori.
[bing_translator]
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato due distinte delibere sul cerealicolo che premiano nel primo caso le coltivazioni del grano duro con 1,5 milioni di euro e nel secondo quelle dei cereali minori, grani antichi e leguminose da granella con uno stanziamento da 500mila euro. Il premio è assegnabile, in regime de minimis, agli agricoltori che aderiscono ad accordi di filiera. L’aiuto in de minimis, normato dall’Unione europea sulla gestione degli aiuti di Stato, prevede che un’impresa agricola riceva al massimo 15mila euro di erogazioni nell’arco di tre esercizi finanziari.
«Quasi due milioni di euro stanziati per favorire la coltivazione e la valorizzazione di quei cereali che più di altri raccontano la tradizione agricola sarda e le sue numerose varietà produttive. Risorse importanti che arrivano in un momento difficile con le materie prime pagate ai produttori primari in forte calo rispetto al passato – ha detto l’assessore Caria –. Il nostro intervento giunge anche in piena emergenza siccità, con una riduzione delle produzioni dovute alla mancanza di piogge che hanno fortemente compromesso la resa dei raccolti.»
Agli agricoltori che coltivano il grano duro sarà corrisposto un premio di 150 euro a ettaro ed un’integrazione di altri 50 euro se nella semina verranno utilizzate sementi certificate. La superficie minima per partecipare alla riscossione del premio è di 5 ettari anche non accorpati.
Un’altra delibera licenziata oggi dalla Giunta prevede lo stanziamento di 500mila euro per gli agricoltori che, sempre inseriti in accordi di filiera, coltivino varietà di cereali a rischio di abbandono, così da favorire la diversificazione produttiva nel comparto. Ogni ettaro coltivato con cereali minori, grani antichi e leguminose da granella destinati all’alimentazione umana e alla produzione di semente certificata potrà ricevere un premio di 200 euro.
«Quasi due milioni di euro stanziati per favorire la coltivazione e la valorizzazione di quei cereali che più di altri raccontano la tradizione agricola sarda e le sue numerose varietà produttive. Risorse importanti che arrivano in un momento difficile con le materie prime pagate ai produttori primari in forte calo rispetto al passato – ha detto l’assessore Caria –. Il nostro intervento giunge anche in piena emergenza siccità, con una riduzione delle produzioni dovute alla mancanza di piogge che hanno fortemente compromesso la resa dei raccolti.»
Agli agricoltori che coltivano il grano duro sarà corrisposto un premio di 150 euro a ettaro ed un’integrazione di altri 50 euro se nella semina verranno utilizzate sementi certificate. La superficie minima per partecipare alla riscossione del premio è di 5 ettari anche non accorpati.
Un’altra delibera licenziata oggi dalla Giunta prevede lo stanziamento di 500mila euro per gli agricoltori che, sempre inseriti in accordi di filiera, coltivino varietà di cereali a rischio di abbandono, così da favorire la diversificazione produttiva nel comparto. Ogni ettaro coltivato con cereali minori, grani antichi e leguminose da granella destinati all’alimentazione umana e alla produzione di semente certificata potrà ricevere un premio di 200 euro.
NO COMMENTS