Piero Comandini (Pd): «Siamo preoccupati per la funzionalità del Centro per le Malattie Dismetaboliche e l’Arteriosclerosi (CMDA) dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari».
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Piero Comandini, consigliere regionale del gruppo del Partito democratico, è primo firmatario di un’interrogazione, rivolta al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore della Sanità Luigi Arru, con la quale chiede di verificare la situazione che grava su una struttura così importante qual è il Centro per le Malattie Dismetaboliche e l’Arteriosclerosi (CMDA) dell’Azienda Ospedaliera Brotzu, al fine di trovare una concreta e definitiva soluzione per ripristinare l’attività del CMDA dell’Azienda Ospedaliera Brotzu che, nella propria autonomia organizzativa, è diventata, nel tempo, un’eccellenza ed un importante riferimento a livello nazionale.
Il Centro per le Malattie Dismetaboliche e l’Arteriosclerosi (CMDA) dell’Azienda Ospedaliera Brotzu, è una struttura semplice dipartimentale che, fino a circa un anno e mezzo fa, aveva un organico costituito da quattro medici, un biologo nutrizionista, una dietista, quattro infermieri ed un ausiliario; attualmente, in seguito a pensionamenti e trasferimenti, vi lavorano due medici e due infermieri (formalmente appartenenti al Centro Trasfusionale), oltre a tre infermieri ed un ausiliario part-time. Le principali attività del Centro comprendono la valutazione del rischio cardiovascolare, la diagnosi clinico-laboratoristica delle malattie rare relative al metabolismo delle lipoproteine e la successiva terapia salvavita di LDL-Aferesi.
Il CMDA è individuato come un importante Centro di Riferimento Regionale (L.R. n. 16 del 06/05/1991) e la sua sezione di LDL-Aferesi rappresenta un’eccellenza riconosciuta in campo nazionale, infatti, nessun altro centro italiano può vantare un’attività quantitativa e qualitativa simile, grazie all’esperienza venticinquennale ed ai circa 12.500 trattamenti effettuati. Da anni partecipa a diversi studi e sperimentazioni scientifiche internazionali, ed è uno dei pochi centri italiani autorizzati alla prescrizione della Lomitapide (Lojuxta) (innovativo e costosissimo farmaco per il trattamento di alcune forme di ipercolesterolemia) e, per ultimo ma non per questo di minor importanza, dal 2012 ha partecipato a studi multicentrici internazionali sui nuovi farmaci per il trattamento dell’ipercolesterolemia (gli anticorpi monoclonali anti PCSK9: evolocumab ed alirocumab), due dei quali studi sono ancora in essere e un terzo, che riguarderà il trattamento delle donne in gravidanza, sta per iniziare.
Piero Comandini ricorda inoltre che, dal febbraio 2017, questi farmaci sono diventati rimborsabili ma la loro prescrizione è sottoposta a monitoraggio da parte dell’AIFA; tale prescrizione è riservata ai centri individuati dalle regioni. L’Assessorato alla Sanità, in una prima determina ha negato al CMDA l’autorizzazione alla prescrizione dei suddetti anticorpi monoclonali e, in una seconda lo ha autorizzato ma solo per un particolarissimo tipo di paziente e per un solo farmaco (nome commerciale Repatha); in pratica ha escluso il Centro dalla possibilità di prescrivere un farmaco usato per anni e che trova la sua principale indicazione proprio in quei pazienti che ad esso fanno riferimento (per la gravità della loro ipercolesterolemia o per fenomeni di intolleranza ai farmaci o perché praticano LDL-Aferesi).
Piero Comandini auspica che, con il coinvolgimento di tutte le parti interessate, si trovi presto una soluzione risolutiva e definitiva ai gravi problemi che attualmente generano disservizi per il personale medico, per gli operatori sanitari ed inevitabilmente per i pazienti, restituendo al Centro per le Malattie Dismetaboliche e l’Arteriosclerosi (CMDA) dell’Azienda Ospedaliera Brotzu quell’immagine di efficienza che dovrebbe caratterizzare ogni struttura ospedaliera.
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