Michele Cossa (Riformatori sardi): «La chiusura delle sedi del Banco di Sardegna rappresentano un nuovo colpo ai territori più disagiati».
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«La Giunta regionale non può rimanere inerte di fronte a questo ulteriore colpo assestato ai territori, soprattutto quelli a maggior rischio di spopolamento, com’è il caso di Olzai.» Lo dichiara il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa a seguito dell’annunciata chiusura da parte del Banco di Sardegna di dodici sedi nel territorio regionale. «Quella che era la banca dei sardi, che per decenni ha sfruttato egregiamente la posizione di tesoriere di un gran numero di comuni della Sardegna per incrementare il proprio portafoglio clienti, oggi decide di abbandonare quegli stessi comuni, piantando un altro tassello nel processo di abbandono del territorio in termini di servizi pubblici e privati», aggiunge Michele Cossa, che si aspetta «una presa di posizione netta nei confronti del Banco da parte del presidente della Regione Pigliaru e dell’assessore della programmazione Paci».
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