Francesco Loi (Riformatori sardi): «La procedura per il licenziamento collettivo di trenta dipendenti che sarebbero in esubero alla Rosa del Marganai è un fatto gravissimo».
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«La procedura per il licenziamento collettivo di trenta dipendenti che sarebbero in esubero è un fatto gravissimo che non può essere lasciato semplicemente ad una trattativa tra azienda ed organizzazioni sindacali. La RSA “Rosa del Marganai” è un’azienda importante nel nostro territorio e svolge un servizio particolarmente delicato e sensibile nei confronti di pazienti per lo più non autosufficienti. Queste considerazioni portano a ritenere quanto mai sbagliata la scelta dell’azienda di avviare la procedura di licenziamento collettivo senza che siano stati affrontati con le controparti ed anche con le istituzioni le difficoltà tecniche, organizzative, finanziarie che deriverebbero dalle scelte politiche della giunta regionale.»
Lo scrive, in una nota, Francesco Loi, coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente.
«Sicuramente ci sono i tagli indiscriminati che colpiscono tutta la sanità sia pubblica che privata e che colpiscono più pesantemente i servizi maggiormente sensibili e i pazienti più deboli e più bisognosi di cure e di assistenza – aggiunge Francesco Loi -. Contro questa scellerata politica sanitaria non c’è stata nel territorio la mobilitazione politica sindacale e istituzionale adeguata alla gravità delle scelte di questa giunta regionale. Non si può, tuttavia, non esprimere la sgradevole sensazione che l’iniziativa inconsulta e grave dell’azienda abbia lo scopo di aggiustare una situazione che non può dipendere esclusivamente dal taglio sugli accreditamenti da parte della Regione.»
«La decisione della “Rosa del Marganai”, a questo punto, potrebbe non restare isolata e vedere una dopo l’altra tutte le strutture convenzionale procedere al taglio del personale e delle prestazioni. E’ urgente che istituzioni locali, forze politiche e sociali, associazioni prendano in mano una situazione che è detonata con l’iniziativa della “Rosa” ma che potrebbe scoppiare nelle prossime settimane. Come Riformatori sardi – conclude Francesco Loi – siamo pronti e decisi nel respingere la scelta dell’azienda di licenziamento collettivo e nel considerare tutte le iniziative tese ad affrontare e risolvere questa difficile e grave situazione per i lavoratori, per i pazienti e loro familiari, per il territorio.»
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