Grande partecipazione, ieri a Carbonia, all’incontro pubblico sulla storia di pozzo Baccarini.
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La sala conferenze della provincia del Sud Sardegna, in via Mazzini, a Carbonia, ha ospitato ieri l’incontro pubblico dal titolo “Il pozzo Baccarini costituisce un esempio di archeologia industriale presente nel territorio, segno di un passato glorioso dell’attività mineraria”, promosso da Unisulky S’Ischiglia Network – Università Popolare del Sulcis e curato da Renato Tocco. Il relatore ha acquisito alcuni anni fa la proprietà del pozzo Baccarini, quando questo si trovava in condizioni di completo abbandono, ed ha investito risorse proprie per il suo completo recupero e la sua valorizzazione a fini turistici. L’incontro ha registrato una grande partecipazione di appassionati di storia del territorio.
Il 3 luglio 1880, durante una visita del ministro delle infrastrutture Alfredo Baccarini, cominciarono i lavori del cantiere per la realizzazione del pozzo. Si trattava di un’opera faraonica per quei tempi che nel 1889 raggiungeva la miniere di Monteponi. Successivamente negli anni precedenti la seconda guerra mondiale il sito fu utilizzato come presidio militare. Al suo interno sono oggi ancora presenti i resti di vari immobili del cantiere.
Oggi, grazie all’iniziativa di Renato Tocco, il pozzo Baccarini rientra nel circuito di Monumenti aperti, la più importante festa della Sardegna dedicata alla promozione e valorizzazione dei beni culturali.
Lunedì 30 ottobre, alle 16.30, presso la stessa sala conferenze della provincia del Sud Sardegna (in via Mazzini a fianco ex scuola media Pascoli), si svolgerà un altro incontro pubblico dal titolo “Il magazzino frumentario nelle fonti archivistiche comunali e statali ( XVIII-XX)”, a cura di Marta Pau. Anche questo evento è promosso da Unisulky S’Ischiglia Network – Università Popolare del Sulcis.
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