Siglato un protocollo d’intesa tra Regione Sardegna e Guardia di Finanza sul controllo della spesa sanitaria.
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Questa mattina l’assessore della Sanità Luigi Arru ed il generale Bruno Bartoloni, hanno firmato un Protocollo d’Intesa tra Regione Sardegna e Guardia di Finanza che prevede – tra le altre cose – un rafforzamento dello scambio di informazioni e la costituzione di un Tavolo di coordinamento operativo di cui faranno parte i direttori generali della Sanità e delle Politiche sociali, Giuseppe Sechi e Stefania Manca, e due ufficiali della Guardia di Finanza.
«Non abbiamo uno scopo repressivo o punitivo – ha premesso l’assessore Arru – ma vogliamo che ci sia un uso corretto delle risorse, considerato che siamo tra le Regioni in Italia a spendere di più per il Welfare. Questo Protocollo sancisce e rafforza una collaborazione che già esiste e si aggiunge a quelli che abbiamo attivato con l’Ispettorato del Lavoro e con l’Anac, per la correttezza e trasparenza delle procedure di gara rilevanti, come ad esempio quella per il servizio di elisoccorso.»
Il generale Bartoloni ha sottolineato i rinnovati compiti assegnati alla Guardia di Finanza dal Decreto Legislativo 68/2001: «Non ci occupiamo più soltanto di evasione fiscale, ma anche dei bilanci e della spesa delle Regioni e degli enti locali in generale. Per parte nostra, forniremo le informazioni rilevanti, desumibili dai controlli eseguiti, nel rispetto delle norme che regolano la riservatezza delle indagini. La collaborazione ci consentirà di disporre di un quadro informativo più completo, nella prospettiva di un complessivo miglioramento della qualità e della garanzia di legalità dei processi di spesa».
La Sardegna ha il 70% della popolazione esente dal pagamento delle prestazioni di specialistica ambulatoriale per lo più a causa della condizione economica e sociale (terza causa di esenzione è quella per patologia).
L’azione della Guardia di Finanza andrà dal controllo dei requisiti per le esenzioni, ai permessi per l’assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità, all’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli Enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, mentre sul versante degli interventi per il sociale, saranno verificati i requisiti per l’accesso al Reis e ai sussidi delle leggi di settore.
«Non abbiamo uno scopo repressivo o punitivo – ha premesso l’assessore Arru – ma vogliamo che ci sia un uso corretto delle risorse, considerato che siamo tra le Regioni in Italia a spendere di più per il Welfare. Questo Protocollo sancisce e rafforza una collaborazione che già esiste e si aggiunge a quelli che abbiamo attivato con l’Ispettorato del Lavoro e con l’Anac, per la correttezza e trasparenza delle procedure di gara rilevanti, come ad esempio quella per il servizio di elisoccorso.»
Il generale Bartoloni ha sottolineato i rinnovati compiti assegnati alla Guardia di Finanza dal Decreto Legislativo 68/2001: «Non ci occupiamo più soltanto di evasione fiscale, ma anche dei bilanci e della spesa delle Regioni e degli enti locali in generale. Per parte nostra, forniremo le informazioni rilevanti, desumibili dai controlli eseguiti, nel rispetto delle norme che regolano la riservatezza delle indagini. La collaborazione ci consentirà di disporre di un quadro informativo più completo, nella prospettiva di un complessivo miglioramento della qualità e della garanzia di legalità dei processi di spesa».
La Sardegna ha il 70% della popolazione esente dal pagamento delle prestazioni di specialistica ambulatoriale per lo più a causa della condizione economica e sociale (terza causa di esenzione è quella per patologia).
L’azione della Guardia di Finanza andrà dal controllo dei requisiti per le esenzioni, ai permessi per l’assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità, all’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli Enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, mentre sul versante degli interventi per il sociale, saranno verificati i requisiti per l’accesso al Reis e ai sussidi delle leggi di settore.
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