Peppino La Rosa (Riformatori sardi): «Il Sulcis Iglesiente non ha rappresentanti nel nuovo Parlamento».
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Il voto del 4 marzo nel nostro territorio è stato in linea col resto della nostra Regione e ha prodotto un ricambio degli eletti al Parlamento.
Premetto che quando i cittadini si esprimono col voto ci si inchina alle scelte e si rispettano sempre. Aggiungo ancora, in premessa, che non conosco i parlamentari eletti in rappresentanza dei nostri collegi per Camera e Senato e che non è in nessun modo mia intenzione di esprimere un qualche giudizio di merito.
La riflessione che intendo sviluppare e sottoporre alla considerazione di quanti ne hanno voglia, è semplicemente la seguente: il Sulcis Iglesiente non ha rappresentanti nel nuovo Parlamento; più precisamente, intendo, rappresentanti che hai visto crescere per le strade e i luoghi dei nostri comuni, che hanno vissuto le loro esperienze e maturato conoscenze e competenze nelle nostre scuole, nei nostri oratori, nei nostri luoghi di lavoro, nelle nostre piazze.
Questo territorio ha una situazione sociale ed economica che è ben nota a chi la vive, la subisce, la combatte.
Numerose vertenze sono aperte, tante scelte attendono di essere fatte e condivise per dare alcune risposte concrete all’emergenza lavoro e indicare le vie per uno sviluppo integrato.
Conosciamo le difficoltà di far arrivare alle sedi istituzionali le nostre aspettative, rivendicazioni, proposte e progetti quando ci sono.
Non è un mistero per nessuno, credo, che i riferimenti istituzionali nel Parlamento, figli naturali o adottivi del nostro territorio, chi più, chi meno, hanno costituito nel tempo una possibilità e una condizione sia di rappresentanza sia ancor più di accompagnamento del cammino sempre tortuoso e difficile delle risposte attese a sostegno delle iniziative del nostro territorio.
Oggi dovremmo guardare allora con più attenzione al ruolo della Regione, la cui debolezza però è lampante, e tutto fa pensare che lo sarà ancora di più col passare dei mesi, avvicinandoci alle elezioni previste fra un anno.
Ci resta quindi da guardare ai nostri sindaci; ci resta da chiederci se le forze politiche di questo territorio, quelle vincenti e quelle perdenti, siano in grado di occuparsi in modo risolutivo dei tanti affanni che affliggono le nostre comunità e se ancora, le organizzazioni sociali, le associazioni delle categorie, possano rappresentare compiutamente i bisogni, le scelte, le risposte.
Poiché in questo momento rappresento una formazione politica regionale, mi rivolgo in particolare alle forze politiche per sollevare una questione che può essere vitale per il Sulcis Iglesiente: riprendiamo a fare politica, recuperiamo organizzazione, partecipazione, studio, scelte, progettazione; convinciamoci che possiamo svolgere un ruolo che in questa fase non può essere svolto da altri.
Peppino La Rosa
Dirigente regionale dei Riformatori Sardi
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