L’Aou di Sassari ha aperto un’inchiesta sulla morte di un paziente operato d’urgenza dai chirurghi vascolari e deceduto alcuni giorni dopo l’intervento.
[bing_translator]
Si trattava di un paziente già operato in passato per la stessa patologia vascolare che è stato prontamente assunto in carico dall’equipe di Chirurgia vascolare dell’Azienda ospedaliera universitaria. I chirurghi quindi lo hanno ricoverato in via precauzionale in ambiente protetto, in attesa dell’intervento di elezione.
È quanto emerge dal primo esame istruttorio avviato dalla direzione sanitaria dell’Aou di Sassari dopo la morte di un paziente operato d’urgenza domenica scorsa dai chirurghi vascolari.
I medici curanti – si evince ancora dall’esame istruttorio – in considerazione delle condizioni cliniche del paziente, hanno deciso di utilizzare per il trattamento chirurgico una protesi vascolare “su misura” e che, dovendo essere realizzata ad hoc in funzione delle caratteristiche del paziente, è stata richiesta al fornitore.
Un intervento mininvasivo programmato quindi che, nelle valutazioni dei chirurghi, avrebbe esposto il paziente a un minore rischio operatorio. L’intervento era stato fissato per il 13 marzo.
«Negli interventi programmati di questo tipo, infatti, – viene spiegato – la protesi viene ordinata “su misura” in quanto deve essere realizzata in base alle caratteristiche anatomiche del vaso da sostituire e del paziente.»
Purtroppo le condizioni del paziente si sono aggravate, il paziente è stato sottoposto ad un accertamento diagnostico (Angio TC) e a un intervento chirurgico ad “addome aperto” per via tradizionale, con la protesi disponibile utilizzata di solito per questo tipo di interventi.
Il paziente è stato quindi ricoverato in Rianimazione in considerazione delle condizioni cliniche assai gravi. Mercoledì, purtroppo, è deceduto.
La Direzione aziendale esprime ai familiari del paziente il cordoglio per la scomparsa del loro caro e resta a disposizione delle autorità competenti per fare la massima chiarezza su quanto avvenuto.
L’indagine interna prosegue per fare chiarezza sull’accaduto.
NO COMMENTS