L’assessore regionale Cristiano Erriu all’Assemblea Confcooperative: «La politica abbia più coraggio nel proporre riforme di sviluppo».
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«La globalizzazione ha dei pregi ma sta mostrando grandi limiti, perché l’economia digitale e l’intelligenza artificiale riducono gli spazi di lavoro tradizionali. Si sta andando verso una nuova rilocalizzazione, all’interno di un sistema che si sta trasformando e che che valorizza i territori. Ma esistono alternative che possono dare slancio alla nostra economia: una di queste è la forma giuridica cooperativa. La cooperazione è in grado di liberare energie e creatività capaci di generare nuovo lavoro.»
Lo ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, all’Assemblea regionale della Federlavoro e Servizi di Confcooperative, che si è tenuta questa mattina a Sestu. Il tema dei lavori era “Stare insieme costruendo: strategie e opportunità per nuovi servizi alle imprese”.
«Abbiamo diverse leggi, anche regionali, dedicate al mondo della cooperazione – ha aggiunto l’assessore Cristiano Erriu -. Ma si prefigurano nuovi spazi di miglioramento e di crescita: penso, per esempio, al nuovo Codice degli appalti che è una grande legge di riforma economica e sociale. Tra le modalità di gestione degli appalti, per esempio, sarà utile prevedere una premialità per la territorialità dei fornitori. La valorizzazione di questo elemento non è escluso dalle normative europee e nazionali, così come non sono esclusi i valori sociali e ambientali. La politica, su questa materia, dovrebbe avere più coraggio nel contrastare una certa tendenza dello Stato ad accentrare ed omogeneizzare gli istituti giuridici che rischiano di rafforzare la cooperazione spuria. Non dobbiamo avere paura di fare le cose giuste.»
«C’è la possibilità concreta di attivare un tavolo di concertazione che poggia su tre gambe: Comuni, Regione e privati concessionari. Su tutto ciò – ha concluso Cristiano Erriu – si gioca molto della capacità di dare risposte ai cittadini, sia quando si utilizzano risorse pubbliche, sia quando si svolgono attività interamente private.»
«Abbiamo diverse leggi, anche regionali, dedicate al mondo della cooperazione – ha aggiunto l’assessore Cristiano Erriu -. Ma si prefigurano nuovi spazi di miglioramento e di crescita: penso, per esempio, al nuovo Codice degli appalti che è una grande legge di riforma economica e sociale. Tra le modalità di gestione degli appalti, per esempio, sarà utile prevedere una premialità per la territorialità dei fornitori. La valorizzazione di questo elemento non è escluso dalle normative europee e nazionali, così come non sono esclusi i valori sociali e ambientali. La politica, su questa materia, dovrebbe avere più coraggio nel contrastare una certa tendenza dello Stato ad accentrare ed omogeneizzare gli istituti giuridici che rischiano di rafforzare la cooperazione spuria. Non dobbiamo avere paura di fare le cose giuste.»
«C’è la possibilità concreta di attivare un tavolo di concertazione che poggia su tre gambe: Comuni, Regione e privati concessionari. Su tutto ciò – ha concluso Cristiano Erriu – si gioca molto della capacità di dare risposte ai cittadini, sia quando si utilizzano risorse pubbliche, sia quando si svolgono attività interamente private.»
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