Si terrà sabato 12 maggio, a Parigi, un Convegno internazionale di studi sulla ricezione delle opere e del pensiero di Antonio Gramsci in Francia.
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Si terrà sabato prossimo 12 maggio, a Parigi, Auditorium de la Cité Internationale des Arts, 18 Rue de l’Hôtel de ville, 75004, un Convegno internazionale di studi sulla ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia.
Alle 10.30, dopo i saluti istituzionali, la relazione introduttiva verrà svolta da Paolo Pulina.
Seguiranno le relazioni, secondo il seguente programma.
- Jean-Yves Frétigné (Université de Rouen), La ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia, dal 1976 ad oggi / La réception des oeuvres et de la pensée de Gramsci en France, de 1976 à nos jours
- Anthony Crézégut (Paris, Centre d’histoire de Sciences Po, doctorant), Les prisons imaginaires de Gramsci. Généalogie d’une première édition française (1947-1959) / Le prigioni immaginarie di Gramsci. Genealogia di una prima edizione francese (1947-1959)
- Anna Chiara Mezzasalma (Université de Vienne), Le fasi di diffusione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia confrontate con quelle nelle due Germanie / Les phases de la diffusion des oeuvres et de la pensée de Gramsci en France comparées avec celles des deux Allemagnes
- Marco Di Maggio (Sapienza-Université de Rome), Gramsci e i comunisti francesi: malintesi, distorsioni, interpretazioni / Gramsci et les communistes français: malentendus, distorsions, interprétations
- Sébastien Madau, Gli studi su Gramsci del figlio di un emigrato sardo a La Ciotat (Marsiglia) / Les études sur Gramsci d’un fils d’un émigré sarde à La Ciotat (Marseille).
Dopo il buffet, alle ore 15.30 è previsto un incontro con i giovani e i rappresentanti dei circoli sardi in Francia. Alle 17.00 Récital poétique et musical: “Lettre à Gramsci” de Marc Porcu et une lettre de Gramsci interprétées par l’acteur Bruno Putzulu. Mélodies de Lao Silesu. Exécution: au piano: le professeur de musique Giulio Biddau; soprano: Vittoria Lai.
Il convegno si propone di ricostruire le tappe attraverso le quali è avvenuta la penetrazione in Francia degli scritti di Gramsci in traduzione e si è consolidata la diffusione del suo pensiero, in particolare a partire dagli inizi degli anni Settanta, quando – a conclusione di un quinquennio in cui intenso era stato l’interesse a Gramsci da parte di singoli studiosi – si verifica in Francia una vera e propria “Gramsci-Renaissance”, cioè la scoperta “entusiastica” del pensatore sardo da parte di vasti strati di intellettuali.
Questa “esplosione” di studi su Gramsci non è importante soltanto perché ha come risultato una diffusione a livello di massa del dibattito sulla figura e sull’opera del teorico sardo, ma anche e soprattutto perché impone una salutare riconsiderazione di Gramsci anche in Italia.
Analizzare le tappe attraverso le quali è avvenuta la conoscenza di Gramsci può essere utile per istituire un confronto con le fasi attraverso le quali è passata l’interpretazione di Gramsci in Italia.
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