I Riformatori sardi hanno presentato una proposta di legge sulle agevolazioni per gli autoveicoli ad alimentazione ibrida ed elettrica.
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«La nostra proposta di esentare dal bollo le auto ibride ed elettriche risponde ad alcune domande molto presenti nella società sarda: rispettare l’ambiente, combattere l’inquinamento, realizzazione azioni innovative, promuovere l’economia sostenibile, fare qualcosa di concreto per i cittadini.»
Lo ha dichiarato il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni, presentando una proposta di legge del partito con la quale si prevede, per 3 anni, di esentare dal pagamento delle tasse di circolazione i veicoli con alimentazione ibrida ed elettrica immatricolati in Sardegna.
Si tratta di una proposta, ha spiegato il consigliere comunale di Cagliari Raffaele Onnis, «che parte dalle migliori esperienze sulla mobilità urbana per dare un segnale coerente con l’impostazione delle più avanzate politiche europee, come del resto hanno già fatto ben 13 Regioni. In Sardegna – ha aggiunto – circola oltre 1 milione di autoveicoli e nel 2017 ci sono state 28.000 nuove immatricolazioni ma solo 344 per veicoli ibridi ed appena 13 per gli elettrici, significa che c’è un mercato da spingere ed è giusto farlo utilizzando anche incentivi fiscali».
Il consigliere Luigi Crisponi, dopo aver definito la proposta particolarmente innovativa, ne ha auspicato la rapida approvazione da parte del Consiglio annunciando inoltre che il partito si riserva comunque di presentare un emendamento specifico alla prossima legge di stabilità, per un importo stimato (nel triennio) di circa 200.000 euro.
Per il consigliere Michele Cossa, infine, «è significativo che la proposta nasca dagli Enti locali che sentono in modo particolare i problemi della mobilità e della qualità della vita nei centri urbani».
«E’ un primo segnale – ha aggiunto – che va incoraggiato, soprattutto per consolidare la tendenza all’eliminazione progressiva dei combustibili fossili in un Paese come il nostro dove registriamo l’intollerabile aumento dei carburanti: anche per il peso delle accise abbiamo il gasolio più caro d’Europa ed un prezzo della benzina verde praticamente uguale a quello della benzina tradizionale.»
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