È stato pubblicato sul sito del Piano Sulcis il rapporto sullo stato di attuazione al 20 giugno di quest’anno.
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È stato pubblicato sul sito del Piano Sulcis il rapporto sullo stato di attuazione al 20 giugno di quest’anno. Nel rapporto sono elencati, in sintesi, i progressi più importanti e le criticità nell’attuazione. Il Piano comprende 5 programmi (imprese, scuola, ricerca tecnologica, bonifiche, infrastrutture) articolati in 73 interventi. I soggetti attuatori sono Amministrazioni e soggetti statali (Ministero Sviluppo Economico, Invitalia, ANAS, ENEA), la Regione, la Provincia, i Comuni e altri soggetti. Gli enti locali sono responsabili dell’attuazione di 46 interventi. Il Coordinamento del Piano agisce su questo insieme di soggetti. La dotazione finanziaria pubblica contabilizzata e monitorata, per effetto di ulteriori apporti all’attuazione del Piano, registrati negli ultimi sei mesi, ammonta ora a 806,4 milioni di euro, ripartiti fra Imprese (circa il 45%), Infrastrutture (oltre il 26%), Bonifiche (circa il 20%), Scuola e Ricerca tecnologica (oltre il 7%).
L’aumento notevole della dotazione, rispetto a quanto riportato nel precedente rapporto, è la conseguenza dell’Accordo di programma tra MISE, Invitalia e Regione per la riattivazione del complesso industriale ex Alcoa, a opera di Syder Alloys, finanziato dal MISE con circa 86 milioni di euro da rimborsare in otto anni. Le risorse pubbliche agiscono da leva per rilevanti investimenti privati nel programma Imprese e, in taluni casi, anche nel programma Ricerca tecnologica. Le imprese, inoltre, investono notevoli risorse proprie nella messa in sicurezza e nella bonifica dell’Area industriale di Portovesme. Alcuni impegni importanti del Piano (per esempio: la riforma del Parco Geominerario che ha portato alla cessazione del commissariamento, le vertenze e le bonifiche industriali) sebbene non assorbano risorse del Piano, richiedono un notevole impegno del Coordinamento. In estrema sintesi, le risorse disponibili sono state impegnate con obbligazioni giuridiche perfezionate nella misura dell’86%, pari a oltre 690 milioni di euro. Le restanti risorse programmate ma non ancora impegnate con obbligazioni giuridicamente vincolanti, ammontano a circa 100 milioni di euro e riguardano i porti e l’interconnessione delle dighe con il Cixerri. Per queste opere è in corso la progettazione definitiva ed esecutiva.
Nel mese di luglio sarà pubblicato un rapporto sui pagamenti effettuati al 30 giugno 2018 e sugli impatti occupazionali. Nel programma imprese (362 milioni di euro) sono stati deliberati tre Contratti di Sviluppo di cui due stipulati (Sider Alloys e Eurallumina) e uno da stipulare (Renovo Bioedilizia). È a regime la Zona Franca Urbana di cui beneficiano oltre 4.300 micro e piccole imprese. I bandi conclusi di incentivazione di nuove iniziative e di piccole imprese esistenti, hanno registrato 205 proposte di cui 72 hanno superato positivamente l’istruttoria di merito. Su un precedente bando, 12 proposte sono state finanziate e i contributi sono in erogazione. Anche nell’anno in corso sono stati emessi nuovi bandi. Di particolare importanza l’attivazione del Contratto d’Investimento per progetti di maggiore dimensione (sino a 20 milioni di euro) che registra 16 manifestazioni di interesse per complessivi 80,7 milioni di euro di investimenti.
La principale criticità riguarda i ritardi nell’istruttoria delle domande e nell’erogazione dei finanziamenti e dei contributi. I programmi Scuola, Sviluppo Competenze e Ricerca Tecnologica (per complessivi 60 milioni di euro) sono a regime. Quello relativo alla scuola è prossimo alla conclusione. I programmi di bonifica delle aree minerarie ed ex Sardamag (oltre 166 milioni di euro) hanno cumulato forti ritardi in passato, soprattutto a causa della situazione di IGEA. La rimessa in bonis della società e l’affidamento di alcuni progetti di bonifica ai Comuni, hanno consentito lo sblocco del programma. Si registrano significativi progressi negli interventi a Iglesias, Guspini e Sant’Antioco. Nell’area industriale di Portovesme sono in corso, o sono stati deliberati, interventi di messa in sicurezza e risanamento ambientale per oltre 240 milioni di euro a totale carico delle aziende con avanzamenti rilevanti anche nell’ultimo semestre.
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