Il consigliere regionale del PdL Giorgio Locci propone l’esenzione dal ticket sanitario per i portatori di pacemaker e per i portatori di defibrillatore impiantabile.
Il consigliere regionale del PdL Giorgio Locci ha presentato un’interrogazione all’assessore della Sanità, Simona De Francisci, per l’esenzione dal ticket sanitario per i portatori di pacemaker e per i portatori di defibrillatore impiantabile.
«I portatori di defibrillatore impiantabile, come anche i portatori di pacemaker – spiega Giorgio Locci – risultano soggetti al pagamento del ticket per una prestazione chiaramente connessa alla patologia cronica invalidante. Pertanto appare necessario correggere e adeguare il Nomenclatore Tariffario Regionale.»
Giorgio Locci, primario cardiologo in aspettativa, riferisce come ai pazienti a cui è stato installato il defibrillatore impiantabile, per il pagamento del ticket per la visita di controllo viene inserito il codice 89.48.1 relativo, invece, alla prestazione “Controllo e Programmazione del pacemaker”. Ciò accade per il mancato adeguamento, da parte del ministero della Sanità, di questa nuova prestazione da inserire nell’ambito del codice A02 (002) vale a dire “Malattie Cardiache e del Circolo polmonare”.
Giorgio Locci, nell’interrogazione, rimarca come, sia la Lombardia sia la Toscana, adottando una delibera di Giunta, hanno potuto correggere questa palese ingiustizia nei confronti di persone affette da gravi patologie cardiache.
«Il defibrillatore automatico impiantabile – precisa il consigliere regionale originario di Sant’Antioco – è, infatti, un dispositivo salvavita per pazienti a elevato rischio di arresto cardiaco e questi devono, necessariamente, sottoporsi a controllo almeno tre volte l’anno. La prestazione tecnologica è relativamente recente, perciò il controllo medico non è ancora inserito nel Nomenclatore tariffario nazionale, la stessa visita ambulatoriale, pur in presenza di una patologia cronica invalidante, non è esente dal pagamento del ticket anche perché, come detto, la prestazione è codificata fra i pazienti dotati di pacemaker.»
«Queste due patologie, quindi, dovrebbero essere esenti dal pagamento del ticket – spiega ancora Giorgio Locci – ma per quanto riguarda i portatori di pacemaker, la problematica non è emersa in quanto la larga maggioranza dei pazienti è in età geriatria, pertanto già esenti per limiti d’età. I portatori di defibrillatore, invece, sono prevalentemente persone di età adulta o giovane.»
Per questi motivi, Giorgio Locci chiede all’assessore della Sanità di adeguare la Sardegna, come la Lombardia e la Toscana, al fine di correggere questa grave ingiustizia prevedendo, nella delibera di giunta ad hoc, l’esenzione dal ticket sia per i portatori di pacemaker sia per i portatori di defibrillatore impiantabile, inserendo queste tra le prestazioni del codice A02(002).
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