Consiglio regionale, Mario Floris (Uds): «Apriamo insieme una grande stagione di riforme».
La convocazione urgente del Consiglio regionale e un termine di tre mesi alla giunta per presentare la proposta del nuovo Statuto di Autonomia: sono queste le richieste contenute nella mozione presentata dai consiglieri dell’opposizione (primo firmatario il leader dell’Uds, Mario Floris) in materia di Statuto e riforma del titolo V della Costiuzione.
«La Sardegna non può attendere oltre e il Consiglio non può più perdere di tempo – ha dichiarato Mario Floris – la riscrittura della Carta costituzionale dei sardi è la “madre di tutte le riforme” e rappresenta lo strumento che può consentire la crescita politica, sociale e economica della Sardegna».
«Le dinamiche in atto nel Parlamento – ha concluso il il consigliere del gruppo “Sardegna” – rischiano infatti di affossare la nostra specialità, peraltro già fortemente ridimensionata e una grande stagione di riforme deve essere l’obiettivo condiviso della politica sarda.»
Nel documento presentato in Consiglio e sottoscritto da tutti i capigruppo e da tutti i consiglieri della minoranza, si evidenzia «la drastica limitazione delle competenze del sistema delle autonomie locali» prevista nel disegno di legge presentato dal governo per la modifica del titolo V e si denuncia «l’intendimento del governo di aggredire le competenze delle Regioni a Statuto speciale».
La mozione, insieme con l’impegno per la Giunta a presentare entro 90 giorni in Consiglio la proposta di nuovo Statuto, prevede anche l’apertura di un “confronto serio e determinato” con il governo e il Parlamento, e la richiesta di incontro da inoltrare al presidente della Repubblica e ai presidenti di Camera e Senato, con la costituzione di un’apposita delegazione formata da rappresentanti della giunta e del Consiglio.
Un ulteriore impegno è rivolto alla Prima commissione consiliare (Autonomia e ordinamento regionale) perché avvii un immediato confronto con «tutte le componenti attive della società sarda per acquisire necessarie indicazioni e proposte da portare successivamente ad arricchire il dibattito politico, tecnico e giuridico nell’assemblea legislativa del popolo sardo».
La mozione propone l’approvazione, in Consiglio, del nuovo Statuto, nel corso di un’apposita sessione di lavori da tenersi nel prossimo autunno, per procedere poi nel necessario confronto con il Parlamento, in vista della approvazione definitiva.
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