24 November, 2024
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Va avanti il percorso verso l’istituzione della Zona economica speciale in Sardegna.

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Il percorso verso l’istituzione della Zona economica speciale in Sardegna prosegue rapido. L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha avviato le consultazioni con le amministrazioni locali nei territori interessati, insieme all’Autorità del sistema portuale della Sardegna, agli assessorati dell’Industria, degli Enti locali e dei Trasporti, ai Consorzi Industriali (Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia e Tortolì). Le Zes sono previste dal decreto Sud voluto dal governo: interessano aree collegate a zone portuali, destinatarie di semplificazioni amministrative e fiscali per consentire lo sviluppo di imprese già insediate o che si insedieranno, con l’obiettivo di rilanciare la competitività dei porti delle regioni meridionali anche alla luce dell’aumento del traffico marittimo nel Mediterraneo. Quando nel 2017 era stato annunciato il decreto dal Governo, la Regione si era immediatamente mossa per chiedere, ottenendolo, che anche la Sardegna fosse compresa, sottolineando la necessità che tutte le zone portuali fossero coinvolte in un sistema a rete per favorire la massima diffusione territoriale delle Zes.
La serie di incontri è iniziata oggi a Portovesme e a Cagliari. Domani appuntamento in Gallura nella sede del Consorzio. «Siamo nella fase di formulazione del Piano di sviluppo strategico, necessario per l’istituzione della Zes – spiega l’assessore Raffaele Paci -. Prima dell’approvazione del piano da parte della Giunta, abbiamo avviato una fase di consultazione con le amministrazioni locali coinvolte per condividere il percorso fin qui realizzato e per lavorare insieme sulla perimetrazione della Zes della Sardegna, proposta come sistema a rete nelle aree retroportuali dei Consorzi. Stiamo cercando di accorciare al massimo i tempi perché le Zes sono un’ottima occasione per la Sardegna, e il contributo delle amministrazioni locali è fondamentale: lo sviluppo economico della nostra isola non può prescindere dal mare e rafforzare la rete portuale può avere un ruolo importante nella ripresa economica dell’isola», sottolinea il vicepresidente della Regione.
Ciascuna ZES sarà istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze. La proposta deve arrivare dalla regione interessata che, attraverso un piano di sviluppo strategico, dovrà formulare la proposta di istituzione della ZES, indicando le caratteristiche dell’area identificata. Per ottenere i benefici previsti, le imprese devono mantenere le attività nella Zes per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento interessato delle agevolazioni e non devono essere in liquidazione o in fase di scioglimento. «Il nostro progetto, che prevede un sistema a rete, punterà sulla vocazione specifica di ciascun porto e allo stesso tempo avrà una forte valenza strategica regionale», conclude Raffaele Paci.
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