Sono 721 le richieste arrivate alla Regione per Iscol@, il piano straordinario triennale di edilizia scolastica.
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Sono 721 le richieste di edilizia scolastica da attuare su tutto il territorio regionale grazie al nuovo Piano di edilizia scolastica Iscol@ per il triennio 2018-2020. Li fissa una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta del presidente della Regione Francesco Pigliaru, di concerto con l’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, con la quale si prende atto delle richieste giunte dagli enti locali.
«Il progetto Iscol@ – dice Francesco Pigliaru – continua con grande operatività perché la scuola rimane al centro della nostra strategia: per avere studenti migliori e più preparati e per combattere la dispersione scolastica, dobbiamo garantire anche edifici sicuri, vivibili, dove sia bello fare lezione. In questi primi tre anni abbiamo già programmato 1.300 interventi con un investimento di circa 300 milioni di euro, oggi lanciamo il programma per il prossimo triennio con particolare attenzione per le scuole di proprietà degli enti locali. In questi mesi l’Unità di progetto Iscol@ ha tenuto una fitta serie di incontri sul territorio con gli amministratori locali per condividere il metodo, monitorare l’attuazione del progetto e arrivare a una programmazione di Iscol@ ritagliata sui fabbisogni reali.»
Sono, dunque, 721 le istanze presentate da Comuni, Province, Città Metropolitana di Cagliari e Unioni dei Comuni, ripartite tra i due Assi di azione del programma straordinario di edilizia scolastica: di questi 93 per l’asse 1, finalizzati alla realizzazione di altrettante “scuole del nuovo millennio”, e 628 interventi di Asse II, per il rinnovo e la messa in sicurezza delle scuole sarde. Inoltre, oltre 400 scuole hanno richiesto anche un intervento di rinnovo di arredi e attrezzature.
Gli interventi previsti dal Piano triennale verranno finanziati per lo più con gli stanziamenti della legge nazionale di Bilancio 2016, che ha destinato 1,7 miliardi di euro per gli interventi di edilizia scolastica. Il riparto di tale cifra tra le Regioni verrà reso noto dal ministero dell’Istruzione entro il prossimo dicembre. Come già avvenuto per il precedente Piano 2015-2017, alle risorse nazionali verranno affiancate le ulteriori risorse regionali, nazionali e comunitarie che si dovessero rendere disponibili per l’edilizia scolastica.
Passaggio fondamentale per accedere ai finanziamenti nazionali, secondo quanto prescritto dal Decreto interministeriale MIUR-MIT-MEF n. 47 del 3 gennaio 2018 e recepito dalla delibera approvata oggi (se ne occuperà l’Unità di progetto), è la trasmissione entro il prossimo 2 agosto al ministero dell’Istruzione e, per conoscenza a quelli delle Finanze e delle infrastrutture, dei Piani regionali triennali di edilizia scolastica, che potranno comunque essere oggetto di aggiornamento annuale per il 2019 e il 2020. Infatti, la programmazione triennale verrà attuata a “slittamento”, ossia da aggiornare ogni anno con l’indicazione delle risorse finanziarie. Il Programma, pertanto, ha da un lato un’impostazione strategica estesa in termini temporali fino al 2020 ed una parte variabile, da aggiornare, cioè, su base annuale con indicazione puntuale degli interventi e delle risorse in modo da riportare in un’unica cornice programmatica i fondi disponibili.
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