Continua la battaglia del Comitato Spontaneo Volontario “No alla chiusura della Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’Ospedale G. Brotzu di Cagliari”.
[bing_translator]
Hanno avuto ragione loro… Purtroppo… I pazienti del Comitato Spontaneo Volontario “No alla chiusura della Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’Ospedale G. Brotzu di Cagliari”, da mesi denunciavano la gravità della situazione che avrebbe provocato la chiusura della Struttura Complessa di Chirurgia Plastica Ricostruttiva – Centro Ustioni dell’Azienda Ospedaliera Brotzu. Dopo soli due giorni – la Struttura è stata ufficialmente soppressa il 1° agosto – sono già drammatiche le conseguenze per i malati oncologici che venivano assistiti presso il Reparto: ufficialmente non hanno avuto alcuna indicazione sugli interventi già programmati, per i quali hanno addirittura effettuato il pre-ricovero… Non sanno né dove né se verranno operati né da quale personale medico! Una situazione caotica determinata dalle scelte di Arru e della Direzione dell’Azienda Brotzu, che di fatto ha demansionato il personale medico della Chirurgia Plastica, affidando la gestione dell’assistenza sanitaria in detta specialità ai medici della Chirurgia Generale.
Ma questa schizofrenica situazione, umiliante per i pazienti oncologici è, purtroppo, anche riferibile ai pazienti ustionati che transiteranno presso l’Ospedale Brotzu ma che, a causa del suddetto demansionamento del Personale della Chirurgia Plastica – Centro Ustioni, non potranno essere assistiti dal personale qualificato, venendo preclusa la loro presa in carico. E’ ciò che è avvenuto ieri: 2 pazienti ustionati sono stati ricoverati il 2 agosto presso il Reparto di Chirurgia Generale dell’Azienda Brotzu ma non si è potuto garantire loro né locali idonei – né una qualificata assistenza (è necessario il personale specializzato anche per un semplice bendaggio dell’ustionato), stante il ruolo ormai marginale attribuito al personale medico ed Infermieristico del Centro Ustioni.
I due ustionati, dopo un giorno di inutile degenza, sono stati trasportati presso il Centro di Sassari con 2 distinti viaggi, uno tramite Elisoccorso dell’Areus, l’ altro con un’ambulanza. Durante quest’ultimo trasporto è stata imposta la presenza del Personale dell’ex Struttura Complessa di Chirurgia Plastica Ricostruttiva – Centro Ustioni, nonostante il Protocollo dell’Azienda Brotzu, dal 1° agosto, abbia affidato l’assistenza del trasporto dell’Ustionato al Personale della Chirurgia Generale o d’Urgenza. A Sassari verranno sottoposti ai medesimi interventi chirurgici che venivano effettuati nel Centro Ustioni di cui si è decisa la chiusura.
Quindi, in futuro, anche per la trattazione delle ustioni finora curate presso l’Azienda Brotzu si predisporrà il trasferimento, con un notevole quanto incalcolabile aggravio di spesa, che non si traduce in un miglior servizio.
Anzi, per i familiari dei pazienti si profilerà il disagio di doversi trasferire a Sassari per prestare la necessaria assistenza al congiunto, allontanandosi centinaia di km dal luogo di residenza e dovendo sopportare i costi del soggiorno.
Ancora una volta, sono palesi le sue drammatiche conseguenze della cancellazione della Struttura Complessa di Chirurgia Plastica Ricostruttiva – Centro Ustioni dell’Azienda Ospedaliera Brotzu per i pazienti ed i cittadini sardi.
Comitato Spontaneo Volontario “No alla chiusura della Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’Ospedale G. Brotzu di Cagliari”
NO COMMENTS