22 November, 2024
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Il ministero per i Beni e le attività culturali ha dichiarato la chiesa campestre di Santa Maria di Flumentepido bene di interesse culturale.

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Nuovo importante riconoscimento per un’opera visitabile a Carbonia. Il ministero per i Beni e le attività culturali (Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna), ha dichiarato bene di interesse culturale, storico e artistico la “Chiesa campestre di Santa Maria di Flumentepido”. Attraverso questo provvedimento l’opera sarà sottoposta alle dovute azioni di tutela previste dal decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004.

La chiesetta di Santa Maria di Flumentepido, edificata nell’XI secolo e proprietà dei monaci di Montecassino dal 1066, sorge su una piccola altura in prossimità dell’attuale strada che da Carbonia conduce a Portoscuso. Interessante esempio di edificio religioso, mostra un impianto molto semplice, a navata unica senza abside, copertura lignea a capriate e con una facciata con campanile a vela.

Nel XVII secolo la piccola chiesa fu arricchita con un portico che ha conservato, fra le sue colonne, ben quattro miliari romani relativi all’antica Via Sulcitana, ossia l’asse viario che collegava in età romana le due città di Karales (Cagliari) e Sulci (Sant’Antioco). Del complesso faceva parte anche un monastero di cui si conservano soltanto alcune piccole tracce ad est dell’edificio.

«Il riconoscimento ottenuto dall’opera – ha commentato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia – è motivo d’orgoglio per tutta la città e contribuisce a far crescere Carbonia come luogo d’arte e di cultura.»

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