22 November, 2024
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Centro termale Coquaddus: mentre l’imprenditore attende il primo confronto in Regione, Italia Nostra Sardegna si oppone ancora al progetto.

Coquaddus copia Cristiano Erriu Ninetto Deriu Centro termale 1 Convegno Centro termale 2

Sul Centro termale di Coquaddus, mentre l’imprenditore Ninetto Deriu attende il primo confronto in Regione, il presidente di Italia Nostra Sardegna si oppone ancora al progetto.

L’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, il 17 aprile, come si ricorderà, aveva fatto una significativa “apertura” al progetto, nel corso del convegno svoltosi nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, e proprio le parole dell’ex sindaco di Santadi hanno provocato una nuova presa di posizione del presidente di Italia Nostra Sardegna, Graziano Bullegas, contrario alla sua realizzazione nel sito di Coquaddus, che ha scritto una lettera aperta al responsabile regionale del settore Urbanistica.

«La Giunta regionale sta lavorando alla revisione del Piano Paesaggistico regionale e allo stesso tempo sta lavorando ad una nuova legge urbanistica – aveva detto Cristiano Erriu nel corso del suo intervento – non vogliamo perdere tempo, perché il tempo non è più una variabile indipendente, con i tempi che corrono, la semplificazione edilizia, la semplificazione amministrativa, costituisce uno degli obiettivi del programma di governo del presidente Pigliaru. Le esigenze di risposte celeri e immediate che il mondo dell’impresa giustamente pretende da una pubblica amministrazione, per molti versi nel passato disattenta e distante, sono due piste di lavoro sulle quali la Giunta si è spesa e vuole spendersi in futuro. Questo non significa trascurare le esigenze dell’ambiente e l’opinione di chi, portatore di interessi diffusi e le associazioni ambientaliste, deve partecipare al processo partecipativo che abbiano avviato, ma ecco perché vogliano ricostruire le basi dello sviluppo della Sardegna, fondandole non più su una spesa pubblica ormai inesistente, ma solo sugli investimenti dei privati che devono essere messi nella condizione di poterlo fare».

«L’impressione immediata, la risposta immediata che mi sento di dire all’imprenditore Deriu e a tutti voi – ha aggiunto Cristiano Erriu -, è che all’assessorato dell’Urbanistica troverà risposte, orecchie disponibili ad ascoltare, tempo da dedicare per affrontare i nodi che devono essere sciolti, problemi che devono essere approfonditi, risposte che possono essere date, facendoci carico anche del lavoro di regia e di coinvolgimento di altre autorità, quelle ambientali in primo luogo, ma anche le varie soprintendenze, per cercare di costruire le condizioni perché su questo progetto, magari modificato, aggiornato e rivisto ma in linea con le aspettative di un territorio che mi pare di capire su questo progetto crede molto, è nostro dovere occuparcene con serietà e tentare di dare risposte.

Graziano Bullegas nella sua lettera ribadisce le motivazioni della contrarietà al progetto che, se venisse approvato – sostiene – «violerebbe numerose leggi e norme urbanistiche e paesaggistiche, in quanto si tratta di aree tutelate dal PPR, dal Codice dei Beni paesaggistici, dal PUC di Sant’Antioco, dalla Rete Natura 2000 della Comunità Europea e dall’attenzione, la cura e il rispetto che gli antiochensi hanno sempre dedicato alla bellissima spiaggia di Coa ‘e Cuaddus e all’area circostante» e propone la realizzazione del progetto in altre aree che meriterebbero di trasformazione e di recupero urbanistico del territorio. E, infine, propone all’assessore Erriu un incontro per illustrare i motivi per i quali si oppone alla realizzazione del progetto.

Sono aperte le selez
Il Sant'Antioco si g

giampaolo.cirronis@gmail.com

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