L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha incrementato di 12milioni 698mila e 156 euro i fondi per migliorare le condizioni della viabilità rurale e forestale.
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Gli originari 20 milioni di euro destinati lo scorso anno ai Comuni per migliorare le condizioni della viabilità rurale e forestale sono stati incrementati con altri 12milioni 698mila e 156 euro per un totale, quindi, di quasi 32,7 milioni. L’aumento delle risorse è stato firmato dall’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, con apposito decreto dedicato alla sottomisura 4.3.1 del Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020. I nuovi fondi faranno scorrere la graduatoria delle domande presentate dalle amministrazioni locali permettendo di finanziare altri 63 Comuni che si vanno a sommare ai 100 già beneficiari della prima tranche.
Nel bando pubblicato nell’agosto 2017 infatti, l’importo massimo finanziabile per domanda di sostegno era stato fissato in 200mila euro, Iva inclusa. Nel caso di domande presentate da Comuni associati, l’importo poteva essere moltiplicato per il numero dei Comuni interessati dall’intervento fino a 600mila euro, ugualmente comprensivo dell’Iva. Sempre nel bando, erano considerati interventi ammissibili quelli che puntavano a migliorare le condizioni di viabilità rurale e forestale, ricadenti in modo prevalente in zona agricola (strade rurali) o di salvaguardia con riferimento in questo caso alle zone boschive (strade forestali) al fine di ripristinare, ove compromessa, la percorribilità. Nel provvedimento erano stati inoltre inclusi gli investimenti riguardanti la realizzazione di opere di difesa del corpo stradale, di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di regimazione delle acque superficiali.
«Con la spendita di tutte le risorse presenti nella Misura PSR diamo risposta positiva e particolarmente attesa alle richieste di numerose aziende agricole e delle amministrazioni comunali in cui queste operano – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. Migliorare la viabilità nelle nostre campagne favorisce da un lato la crescita del tessuto imprenditoriale agricolo sardo e dall’altro assicura una gestione più efficiente del territorio nel caso di interventi urgenti legati a incendi o ad altri particolari fenomeni calamitosi.»
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