La Giunta regionale ha adottato gli atti necessari per garantire l’attuazione del ruolo unico per il personale (di qualifica dirigenziale e non) appartenente al comparto regionale di contrattazione.
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La Giunta, su proposta dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, ha adottato gli atti necessari per garantire l’attuazione del ruolo unico per il personale (di qualifica dirigenziale e non) appartenente al comparto regionale di contrattazione.
Nella delibera approvata dall’esecutivo, viene chiarito che l’istituzione del ruolo unico riguarda l’Amministrazione regionale, le Agenzie agricole Agris, Argea e Laore, gli Ersu di Cagliari e di Sassari, Enas, Area, Isre,- Agenzia sarda entrate, Sardegna Ricerche (per il solo personale a cui si applica il contratto del comparto regionale), Forestas (una volta completato l’iter previsto dall’articolo 2 della legge regionale 14 novembre 2018), Agenzia della Conservatoria delle Coste e Aspal.
«Con il nuovo sistema – spiega l’assessore Filippo Spanu – superiamo le difficoltà registrate nelle procedure di mobilità tra le amministrazioni del Sistema Regione per migliorare l’efficienza di tutto l’apparato e apriamo la strada a una migliore fase di contrattazione. Il modello di gestione unitaria del personale, a regime, dovrà prevedere un’unica struttura gestionale, incardinata a livello centrale presso l’assessorato del Personale, con il compito di assegnare le unità necessarie per dare attuazione agli indirizzi stabiliti dalla Giunta e definiti nella programmazione del fabbisogno triennale. E’ chiaro che dovrà essere garantito al personale il mantenimento del trattamento economico e previdenziale in godimento indipendentemente dalla specifica amministrazione di assegnazione.»
Verrà effettuata una dettagliata ricognizione delle disposizioni in vigore e di quelle abrogate in vista di un adeguamento normativo necessario per garantire la piena operatività del nuovo modello. Le leggi istitutive delle amministrazioni del comparto di contrattazione regionale infatti prevedono sfere di autonomia nella gestione del personale che devono essere coordinate per l’attuazione del ruolo unico.
Viene inoltre chiarito che l’istituzione del ruolo unico comporta, anche nella fase di prima applicazione e nelle more dei necessari adeguamenti normativi, che tutte le procedure di assegnazione e di mobilità interna del personale tra le strutture del comparto rientrino nella competenza del direttore generale del personale dell’amministrazione centrale, senza la necessità quindi di autorizzazioni, pareri o nulla osta da parte delle amministrazioni di provenienza o assegnazione.
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