In diversi territori del Nord Ogliastra, sono stati abbattuti 215 maiali allo stato brado illegale, di proprietà ignora, non registrati all’anagrafe animale.
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In diversi territori del Nord Ogliastra, sono stati abbattuti 215 maiali allo stato brado illegale, di proprietà ignora, non registrati all’anagrafe animale e mai sottoposti agli obbligatori controlli sanitari. Ne dà comunicazione l’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana (PSA).
A Villagrande Strisaili, in più aree delle terre pubbliche, sono stati abbattuti 167 capi, mentre in agro di Talana il bilancio finale è di 48 animali depopolati. Le squadre regionali, coordinate dall’UdP in collaborazione con Prefettura e Questura di Nuoro, hanno operato fino al primo pomeriggio in territori particolarmente difficili e impervi. In campo gli uomini del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, il personale dell’Agenzia Forestas, i veterinari dell’ATS e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) e le forze dell’ordine nazionali che hanno assicurato il regolare svolgimento delle attività.
L’Unità di Progetto ha riscontrato, soprattutto in territorio di Villagrande, una situazione alquanto critica per la presenza di diversi branchi ancora allo stato brado illegale. Questa situazione di promiscuità tra suini irregolari e cinghiali non fa altro che alimentare la circolazione del virus a discapito soprattutto delle numerose realtà allevatoriali operanti nel rispetto delle norme, non solo a Villagrande ma anche nelle campagne dei comuni limitrofi. Si tratta di un pericolo costante, lo dimostrano i focolai segnalati nel recente passato ed estinti grazie al rapido intervento dei veterinari, che vede quelle aree fra le più a rischio della Sardegna. Un contesto di tale criticità epidemiologica potrebbe favorire quindi la riesplosione di nuovi focolai. Ecco perché bonificare questi luoghi dai maggiori vettori della malattia, i maiali allo stato brado, è passaggio indispensabile per garantire sia la buona riuscita del programma di eradicazione della PSA sia la sicurezza delle centinaia di imprenditori agricoli che hanno il diritto di allevare i maiali in una delle aree fra le più vocate dell’Isola per la produzione dei salumi. Questo territorio infatti senza la PSA potrebbe raggiungere livelli di eccellenza ancora maggiori sulle produzioni e l’intera Ogliastra, una volta superato l’embargo che impedisce le vendite fuori Sardegna, potrebbe avere nuovi sviluppi economici e occupazionali.
Oltre alle attività di abbattimento di queste popolazioni animali intruse (i maiali bradi), l’UdP sta continuando a garantire, con la preziosa collaborazione delle compagnie di caccia, l’azione di sorveglianza sulla presenza e l’evoluzione della malattia fra i cinghiali.
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