E’ stato chiuso oggi, a Domus De Maria, il 15° progetto di programmazione territoriale della Regione.
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E’ stato chiuso oggi, a Domus De Maria, il 15° progetto di programmazione territoriale della Regione. L’ultimo a tagliare il traguardo è “Nora e Bithia: l’accoglienza tra storia, mare e natura”, 5 milioni di nuova finanza che si intrecciano con i finanziamenti del Patto per lo sviluppo della città metropolitana di Cagliari per un totale di 27 milioni di euro. La particolarità di questa Unione è che, dei 5 Comuni coinvolti (Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Teulada e, appunto, Domus de Maria), 3 sono dentro la città metropolitana e, dunque, usufruiscono dei finanziamenti dedicati, gli altri 2 sono fuori. «Quindi stiamo intervenendo per completare gli interventi previsti dal Patto per la città metropolitana. Abbiamo accolto la manifestazione d’interesse di questa Unione di Comuni per portare a termine una serie di interventi previsti e mettere in rete i sentieri degli attrattori turistici, degli attrattori culturali e archeologici di cui questa area è molto ricca: in questo modo è possibile costruire subito la rete», spiega l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci.
Alla base del Progetto, articolato in 3 azioni, c’è un’idea ben precisa: concepire il paesaggio dell’Unione di comuni di Nora e Bithia come l’insieme unitario di elementi storico-archeologici e ambientali, ottimizzando le relazioni con i territori vicini per valorizzare le peculiarità e le eccellenze del territorio, potenziare l’accesso a ulteriori servizi e l’attrazione di flussi turistici, sia in termini di mobilità che sul fronte dell’offerta turistico-culturale (per esempio il Cammino di Sant’Efisio) e ambientale (la connessione con il Parco del Gutturu Mannu). L’obiettivo è chiaro: favorire il consolidamento del ruolo come destinazione turistica “marino-balnerare” ed il progressivo potenziamento di specifici segmenti di offerta legati alla componente storico-culturale e ambientale. Allo stesso tempo si punta a migliorare la qualità della vita degli abitanti migliorando i servizi, la qualità dei trasporti e l’offerta scolastica.
«Questo è un territorio dalle grandi potenzialità, di grandi bellezze naturalistiche e ricchezze culturali e attraverso questo progetto si può creare un notevole, ulteriore sviluppo economico – dice l’assessore Raffaele Paci -. Potenziare l’offerta turistica, migliorare la fruibilità degli attrattori naturali e culturali con la rete museale e il parco archeologico a rete e i servizi al turista, incrementare la ricettività, il marketing territoriale e i servizi alla persona, migliorare la viabilità, l’infrastrutturazione tecnologica e la diportistica sono gli interventi giusti per valorizzare tutto il territorio. Si parte dalle innegabili ricchezze che ci sono per trasformarle in opportunità di sviluppo, e questo è il vero obiettivo della nostra politica: riuscire a valorizzare quelle che sono le caratteristiche uniche ed esclusive dei singoli territori e farli diventare il perno intorno a cui costruire sviluppo e ricchezza. In questi anni la nostra attenzione nei confronti dei paesi, in ogni zona della Sardegna, è stata massima, proprio perché crediamo che dalla valorizzazione delle caratteristiche di ognuno ci possa essere sviluppo e benessere per l’intero territorio.»
Dal 2016 ad oggi sono 15 i progetti firmati, 11 in corso (da qui alla fine della legislatura ne verranno chiusi altri 5), per un totale di 26 progetti in campo. Per quelli che non si riuscirà a firmare entro febbraio è comunque garantita la copertura grazie ai 75 milioni appena stanziati con la Finanziaria approvata qualche giorno fa. Sono oltre 500 milioni le risorse messe in campo dalla Regione per la programmazione territoriale che coinvolge il 100% del territorio ammissibile, 37 Unioni e 295 Comuni. Il quadro delle politiche di sviluppo locale in Sardegna è completato dai 3 Iti da 15 milioni ciascuno (oltre Sassari, anche Cagliari e Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne) alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai, dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro.
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